Non appena qualcuno nomina “Piazza dei Miracoli”, cosa vi viene in mente? Sicuramente la torre di Pisa, uno degli elementi del patrimonio d’arte italiano. Almeno una volta, immaginiamo, presi dalla curiosità, vi sarete chiesti se la torre sia mai stata perfettamente dritta. Volete sapere la risposta? La riposta è no. La famosissima torre non è mai stata dritta. Cominciò fin dall’inizio dei lavori ad inclinarsi verso nord a causa delle condizioni instabili del terreno. Strano ma vero, il verso di inclinazione poi cambiò e la torre iniziò a pendere verso sud e continua a farlo tuttora.
La storia della torre di Pisa è stata travagliata sin dall’inizio. La sua costruzione iniziò nel 1174 da Bonanno Pisano e si concluse quasi 200 anni dopo, tra il 1360 e il 1370. In mezzo ci fu un periodo di sospensione di circa 98 anni, a causa delle guerre che dilaniavano la città. Alla ripresa dei lavori si cercò di ovviare all’iniziale pendenza verso sud, costruendo la pozione mancante con una pendenza verso nord. Il tentativo fu vano, infatti la torre continuò ad inclinarsi sempre di più verso sud. L’interruzione dei lavori, però, è stata benevola. Ha permesso il consolidamento del terreno al di sotto della costruzione. Diversamente, la torre sarebbe crollata. Vi immaginate Pisa senza la sua torre? Impossibile. Ma allora perchè non cade? Il motivo è che la verticale che percorre il suo baricentro finisce all’ interno della base di sostegno.
La torre è alta circa 60 metri ed è formata da un cilindro esterno di pesanti blocchi di pietra, uno interno di pietra porosa più leggera con un riempimento di frammenti lapidei e malta. La sommità della torre è raggiungibile per mezzo di una scala che sale in senso orario. L’esterno della struttura è diviso in otto segmenti: un solido basamento, sei balconate ornate con aperture ad arco ed una cella campanaria che serviva come posizione di vedetta.
La torre poggia su un terreno molto stratificato. Fino a 10 metri di profondità troviamo stratificazioni miste di argilla comprimibile e sabbia. Tra i 10 e 21 metri di profondità abbiamo in successione argilla comprimibile, argilla dura, sabbia e di nuovo argilla. L’ultimo strato, di 20 metri, è di sabbia satura d’acqua.
Dal 1990 ad oggi, si può riscontrare un progressivo raddrizzamento della torre che non intende fermarsi. Sono diverse le opere attuate per fare “guarire” la torre da questa pendenza. Si va da un sistema di contrappesi e microgallerie realizzate sotto il prato di piazza dei Miracoli fino alla strallatura, ovvero la creazione di un lavoro meccanico in contrapposizione a quello provocato dalla pendenza. Per monitorare lo stato della torre, nel 2001, si è deciso di eliminare i contrappesi, riempire i microcanali e installare una rete di sensori capaci di percepire ogni minimo movimento.
Il pericolo di crollo, sebbene non imminente è sempre presente. La situazione però è monitorata dagli esperti che stanno programmando una serie di nuovi interventi di prevenzione e manutenzione. Chissà se in un futuro molto lontano dovremmo rinunciare alle storiche pose nelle foto “appoggiati” alla tanto amata torre inclinata.
Fonte: torrredipisa.com