L’HIV (virus dell’immunodeficienza umana) in Italia cresce, avanza e non si arresta. Il virus, che colpisce più gli uomini delle donne, sembra concentrarsi sui giovani tra i 25 e i 29 anni. Nel 2014 in Italia 3.695 persone hanno scoperto di essere Hiv-positive, un’incidenza pari a 6,1 nuovi casi di sieropositività ogni 100 mila abitanti. Questo è quanto emerge dalla fotografia scattata dal Centro operativo Aids (Coa) dell’Istituto superiore di sanità. L’epidemia ha avuto inizio nel 1982 e ad oggi sono stati segnalati in Italia oltre 67 mila casi di Aids, con circa 43 mila pazienti ormai deceduti.
Come si trasmette ?
Il virus trova nei rapporti sessuali senza preservativo il velivolo perfetto per la sua trasmissione (84%); rapporti sessuali sia tra eterosessuali sia tra omosessuali. La maggior parte dei pazienti è sottoposta a terapia antiretrovirale. Quanto a incidenza, il nostro Paese è al 12esimo posto nell’Unione europea. Le regioni più toccate sono state il Lazio, la Lombardia e l’Emilia-Romagna. Il virus colpisce prevalentemente gli uomini, con il 79,6% dei casi nel 2014, mentre continua a diminuire l’incidenza delle nuove diagnosi nelle donne. L’età media per i primi è 39 anni, per le seconde 36 anni. La fascia d’età maggiormente colpita è quella dei giovani tra i 25 e 29 anni .La crescita esponenziale dei casi è conseguenza di rapporti sessuali senza l’utilizzo del preservativo.
Come avanza l’HIV?
Nel 2014 l’incidenza è stata di 4,7 nuovi casi ogni 100 mila tra italiani residenti e di 19,2 nuovi casi ogni 100 mila tra stranieri residenti. Le incidenze più elevate tra stranieri sono state osservate nel Lazio, in Campania, in Sicilia e in Molise. Tra gli stranieri però la quota maggiore di casi è costituita da eterosessuali femmine (36%), seguita dal 27% di eterosessuali maschi, mentre tra gli italiani la proporzione maggiore è quella dei maschi che fanno sesso con maschi (49%), seguita dal 26% di eterosessuali maschi. Sempre nel 2014, il 53,4% delle persone con una nuova diagnosi di infezione da Hiv aveva un numero di linfociti Cd4 inferiore a 350cell/μL, quindi un’infezione ‘antica’ nel tempo. Rispetto al 2013, comunque, questa percentuale sembra essere in diminuzione (era del 57,6%). In Umbria e nella Provincia autonoma di Trento l’esecuzione del test di avidità anticorpale, che permette di identificare le infezioni recenti, ha evidenziato che il 17,5% delle persone con una nuova diagnosi ha verosimilmente acquisito l’infezione nei 6 mesi precedenti. Infine, il 26,4% delle persone ha eseguito il test per la presenza di sintomi, il 21,6% in seguito a un comportamento a rischio non specificato e il 10% nel corso di accertamenti per un’altra patologia.Nel 2014 sono stati diagnosticati 858 nuovi casi di Aids, pari a un’incidenza di 1,4 nuovi casi per 100 mila residenti. Anche in questo caso, l’incidenza risulta stabile negli ultimi 3 anni. Diminuiscono i decessi delle persone malate.
Il dato più preoccupante risulta essere la reticenza delle persone diagnosticate con Aids nell’eseguire una terapia antiretrovirale prima della diagnosi, reticenza “legata al fatto che una quota crescente di persone Hiv positive è ignara della propria sieropositività” – spiegano gli esperti -. Nell’ultimo decennio ,dal 20,5% al 71,5% è aumentato proporzionalmente il tasso degli individui che arrivano allo stadio di Aids conclamato ignorando la propria sieropositività, passando dal 20,5% al 71,5%”.
Il piano, presentato da UNAIDS, ha l’obiettivo di porre fine alla diffusione del virus HIV entro il 2020, ed eliminare la malattia del tutto entro il 2030. Si va sotto il 90-90-90.
Ciò significa, in pratica:
• Garantire che il 90% degli infetti siano testati e diagnosticati; attualmente la soglia è del 55%;
• Ottenere che il 90% di coloro che sono diagnosticati abbiano un trattamento a base di farmaci antiretrovirali;attualmente la soglia è del 37%;
• Con l’obiettivo che almeno il 90% delle persone infette raggiunga un livello non rilevabile di virus nel corpo (essenzialmente una cura funzionale); attualmente questi ‘range’ vanno dal 40%-80% in diversi paesi.