Negli ultimi tempi sta andando di moda tra gli uomini farsi crescere la barba lunga. Da “hipster”, così viene definita. Può essere bionda, castana, più lunga o meno lunga.
Ce ne possono essere di diversi tipi, insomma, ma tutte hanno in comune qualcosa che potremmo quasi definire inquietante: i batteri. Per quanto possa essere curata e pulita, sono decine di migliaia i batteri che si annidano in lei e che possono potenzialmente mettere a rischio la salute della pelle. In quanto a sporcizia potremmo quasi paragonarla ad oggetti come il sedile del water (secondo un team di ricercatori americani con base ad Albuquerqu), smartphone e telecomandi. La barba è un vero e proprio ricettacolo di germi, che rischia di divenire uno strumento di contagio tra le persone, diffondendo le infezioni. Non bisogna però considerarla un pericolo per la salute, anche perchè la barba contiene “solamente” gli stessi microbi che troviamo sulla nostra pelle del viso normalmente, ma in numero maggiore. La notizia è stata ripresa da vari organi di stampa e merita un po’ di chiarimenti.
Per approfondire l’argomento è stata condotta un’indagine dai microbiologi di Quest Diagnostics, sotto la guida di John Golobic. Sebbene manchi un gruppo di controllo e si parli genericamente di batteri senza fare alcuna specifica, il loro lavoro offre risultati comparabili con quelli ottenuti da ricerche condotte in passato da altri scienziati ed è quindi indicativo del microscopico ecosistema che si può nascondere dentro una folta barba da hipster.

I ricercatori hanno selezionato come “cavie”, una serie di individui in modo casuale. Per mezzo di un tampone, sono state setacciate le loro barbe. Una volta in laboratorio, le colture microbiologiche fiorite su piastra hanno portato alla conclusione che all’interno di baffi e pizzetti si annidano svariati tipi di batteri, compresi quelli che potremmo trovare nelle feci. La proliferazione dei batteri nelle barbe lunghe è testimoniata anche da uno studio pubblicato sulla rivista di settore “Anesthesia”. Oggetto di questa ricerca è stato il contenuto delle mascherine indossate dal personale delle sale operatorie. Mettendo a confronto quello delle persone glabre e il contenuto di quelle con la barba e ci si è resi conto che nel primo caso il numero di batteri presente era meno alto.
Non bisogna comunque preoccuparsi. Come conferma Golobic non esiste alcun rischio di contrarre malattie. Il nostro sistema immunitario è sufficientemente attrezzato per resistere agli attacchi batterici. In più tutto il nostro corpo, dall’intestino ai capelli, dalle dita dei piedi a quelle delle mani, è un’enorme coltura di batteri: sono milioni i batteri per centimetro quadrato che vivono sulla nostra pelle. Ciononostante, con un pizzico di ironia, il microbiologo sottolinea che tutta questa “sporcizia” risulta «inquietante».
Difficilmente la scoperta spingerà gli amanti della barba a sfoderare la lametta o a togliere le ragnatele dal proprio rasoio. Per una migliore igiene, gli scienziati suggeriscono comunque di lavarsi con frequenza volto e mani e di evitare di lisciarsi continuamente “il pelo” come un santone, sebbene il richiamo per le dita sia spesso irresistibile.
Fonte: