Un uomo d’affari a cui è diagnosticata una malattia degenerativa ripensa la propria vita e si improvvisa uomo delle caverne. Ecco la storia di Angelo Mastropietro e della sua casa scavata nella roccia.
IN BREVE
È stato amore a prima vista, un colpo di fulmine. Si sono incontrati in un cupo giorno di pioggia, e dopo cinque anni le loro strade si sono finalmente unite. Quella che vi raccontiamo non è una storia d’amore, ma la storia di Angelo Mastropietro, l’uomo delle caverne moderno, e della sua casa dei sogni. Un sogno che poi è diventato realtà. Non è una casa normale ma ha una particolarità: è stata ricavata in una grotta di più di 250 milioni di anni fa situata nella Wyre Forest, nel Worcestershine, in Inghilterra.
Anche Angelo, ex imprenditore, ha una storia particolare. Affermato capo di una società di selezione del personale in Australia, nel 2007 gli venne diagnosticata una sclerosi multipla che lo costrinse ad una temporanea paralisi. Questa esperienza lo segnò, e dopo le cure, decise di ripensare alle priorità della sua vita. Il suo obiettivo era cercare un equilibrio che lo rendesse più felice, e sembra esserci riuscito.
L’incontro con quella che poi è diventata la sua casa avviene nel 1999, durante una escursione in bici con amici. Sorpresi dalla pioggia, decidono di ripararsi proprio in quella grotta. L’ex imprenditore se ne innamora. Anni dopo, per caso, sfogliando un dépliant di proprietà in vendita, ritrova su quelle pagine proprio la grotta in questione. Decide di acquistare il terreno su cui trova e dopo 5 anni di lavori, 80 tonnellate di pietra spostate, 62 sterline per acquistarla e altre 100mila per ristrutturarla, finalmente vi si insedia. Nasce una casa unica nel suo genere, battezzata Rockhouse Retreat.
“Mi ci sono voluti 18 mesi per cercare la grotta e altri otto per scavare una vera casa, estraendo circa 80 tonnellate di macerie a mano”, racconta Angelo Mastropietro. “La mia caverna ora ha elettricità e wi-fi, e ho scavato un pozzo di 60 metri per attingere alla riserva naturale di acqua”.
Eh già: anche se scherzosamente la si può definire “la casa dei Flintstones”, la creazione del nostro uomo delle caverne non si fa mancare alcun comfort. L’abitazione dispone di cucina, dispensa, soggiorno con camino, wc (con doccia a pioggia degna di una suite), ufficio e anche di un patio.
Per l’arredamento sono stati utilizzati materiali naturali. Pareti (bianche) e pavimenti sono in arenaria. L’acqua corrente proviene dal sottosuolo, grazie al pozzo creato dallo stesso Mastropietro. La tecnologia non manca. I riscaldamenti sono sotto il pavimento, ed è stata installata una rete wi-fi. L’illuminazione naturale all’abitazione è garantita da enormi porte e finestre vetrate, con cornice in rovere. La casa risulta essere confortevole, funzionale e rispettosa dell’ambiente.
Da quando vi si è insediato, Angelo ha migliorato la sua vita. Tiene sotto controllo la sua malattia, lavora come consulente e, cosa molto importante, vive lontano dallo stress cittadino. Finalmente in tranquillità. Oppure no?
Forse per nostalgia o semplicemente per spirito imprenditoriale, giunge come notizia dell’ultima ora, infatti, la decisione dell’ex imprenditore di aprire la sua casa al pubblico – e a un pubbico pagante. In un repentino cambio di idea di inizio 2016, Mastropietro ha dichiarato che è ora possibile affittare la stanza per un “unico e romantico rifugio di lusso“, in cui è possibile provare in prima persona con il proprio partner la vita immersa nella natura di un uomo del paleolitico, ma senza giungere a compromessi sulle comodità. Il tutto per circa 250 euro a notte.
Un’operazione di business che ha lasciato interdetti molti ma ha fatto la felicità di altri. L’uomo d’affari non parla volentieri alla stampa dei suoi progetti, nonostante la sua impresa sia diventata un caso mediatico: a scopo di lucro o meno, la casa scavata nella roccia ha solcato le pagine dei giornali come il sogno dell’uomo moderno che riesce a isolarsi dalla città e plasma la natura per sé.
Cercando il suo nome su Google appaiono titoli che sottolineano quanto lo spirito imprenditoriale di quest’uomo lo abbia accompagnato per tutta la sua vita e come esso sia ancora parte integrante della sua esistenza come uomo delle caverne. Ha deciso di fare della sua idea una fonte di guadagno e, questo, non ha sempre una connotazione negativa dal momento che è ora possibile vivere un’esperienza a contatto con la natura incontaminata nel contemporaneo comfort più assoluto. Forse è un po’ troppo poetico, ma possiamo concederlo a chi ha usato la creatività per costruire questa casa unica nel suo genere. Un uomo delle caverne del terzo millennio. Voi cosa ne pensate?
Fonte
- The Rockhouse Retreat
Britain’s first 21st century romantic cave house retreat