Il Salto Angel, anche conosciuto con il nome di Angel Falls, è la cascata più alta del mondo, al punto tale che sembra si origini direttamente dalle nuvole del cielo.
IN BREVE
Le cascate più famose del mondo, ossia il Salto Angel, conosciute anche come Angel Falls, si trovano in Venezuela, più precisamente nel Parque Nacional de Canaima. Il tratto di acqua in caduta libera raggiunge la bellezza di 807 metri, per un totale di 979 metri, facendo entrare le Angel Falls nel Guinness, superando di ben 15 volte le cascate del Niagara. L’altitudine ufficiale venne determinata da un’indagine eseguita nel 1949 dalla National Geographic pubblicata poi nell’articolo: Jungle Journey to the World’s Highest Waterfall di Ruth Robertson.
Le cascate paradiso risiedono sotto il promontorio denominato “Ayuantepui” (letteralmente “montagna del diavolo”), sono la prosecuzione del fiume Churum, mentre il tratto d’acqua che si trova sulla base della cascata è il fiume Kerepakupay. Il nome indigeno del Salto Angel è proprio Kerepakupai-merú letteralmente “cade dal luogo profondo”, dal momento che sembra che origini proprio dal cielo.
Nonostante siano state scoperte già nel XX secolo da Ernesto de Santa Cruz rendono il nome dall’aviatore Jimmy Crawford Angel (Missouri,Stati Uniti) che vide la cascata per la prima volta nel 1933 con la sua compagna durante la ricerca del leggendario fiume McCracken ( la Città d’Ora) e i suoi giacimenti minerari di valore. Ritornò successivamente nel 1937 con la moglie e il suo amico Gustavo Henry Gardener, riuscì ad atterrare con il suo idrovolante sulla cima della cascata mentre tentarono un atterraggio di emergenza sulla parte superiore dell’Auyantepuy. Angel e i suoi riuscirono a tornare nella civiltà soltanto scendendo dall’altopiano a piedi attraversando la giungla per 11 giorni.
L’idrovolante dello scopritore delle cascate paradiso rimase impantanato sulla cascata per ben 33 anni prima id essere rimosso da un elicottero e si trova attualmente nel Museo dell’Aviazione di Maracay, e oggi in cima all’Auyantepuy potete trovare riposta una sua replica.
Al Salto Angel è legato un primato tutto italiano: nel 1985 Franco Perlotto fu il primo alpinista in grado di scalare la parete delle cascate più alte del mondo, dopo che Walter Bonatti, autore del libro In Terre lontane, aveva tentato la discesa in calata a doppia corda nel 1975. Il suo progetto però fallì. Oggi le Angel Falls sono meta di tanti turisti che vogliono fare un’esperienza indimenticabile visitando i villaggi indigeni, la flora e la fauna d’eccezione venezuelana o semplicemente che vogliono andare alla ricerca dell’avventura in un angolo di mondo incontaminato in cui ritrovare se stessi e scoprire un altro concetto di civiltà.
La posizione remota e nascosta in cui si trova il Salto Angel contribuisce enormemente a creare un senso di mistero e avventura intorno a queste cascate. Persino gli abitanti autoctoni si sono sempre tenuti a distanza dalle Angel Falls poiché erano convinti che esse fossero abitate da spiriti maligni capaci di condizionare negativamente la vita umana. Inoltre, la posizione della cascata nell’Altopiano del Diavolo sembra un paradosso dal momento che l’immenso quantitativo di acqua che scorre e definisce le cascate più alte del mondo non dipende né dallo scioglimento dei ghiacciai né da laghi o da un sistema fluviale importante: le Angel Falls sono il risultato di tutta la pioggia che cade dalle nuvole equatoriali venezuelane, che si condensano nell’altopiano.
La zona in cui si trovano le Angel Falls è stata dichiarata parco nazionale il 12 giugno 1962 dal governo venezuelano, al fine di far rimanere intatto lo stato dei luoghi e la fauna presente. Il parco dispone di 3 milioni di ettari, diventando così la seconda area protetta più grande del Venezuela e la sesta nel mondo. È suddiviso in due parti: Occidente e Oriente. La parte occidentale è semplicemente chiamata Canaima ed è raggiungibile per via aerea da Caracas, Margarita, Puerto Ordaz, Ciudad Bolivar e Santa Elena. Ad est si trova la zona detta Gran Sabana, che può essere raggiunta anche per via terrestre. La parola d’ordine in questo angolo di mondo rimane comunque ecoturismo, e in questo molto del mondo occidentale dovrebbe imparare dal Venezuela: le cascate più alte del mondo sono sicuramente una meta indimenticabile in cui l’acqua scrosciante può anche dare vita ad un grande arcobaleno, in cui è possibile vivere la natura in maniera diretta e indiretta ma a tutto questo deve associarsi il rispetto per ciò che la natura ci regala, indipendentemente dal quantitativo di persone che raggiungono giornalmente questa zona. Bisogna imparare ad essere turisti consapevoli perché, chi lo sa, magari un giorno si vorrà tornare nei luoghi visitati con i propri figli o nipoti e anche loro meritano di apprezzare la bellezza della natura incontaminata.
Fonte
- Canaima National Park
UNESCO