“Non è cane, non è lupo. Sa soltanto quello che non è”. L’avete riconosciuta, vero? Si tratta di una frase tratta dal celebre cartone “Balto” che, bene o male, tutti noi abbiamo visto almeno una volta nella vita. Il protagonista del famoso cartone ha una cosa in comune con il Protele (protagonista di questo articolo): il fatto di essere “a metà”. Balto metà cane e metà lupo; il protele metà volpe e metà iena.

Meglio conosciuto come Proteles cristatus oppure con il nome africano di aardwolf (lupo di terra) è un un piccolo mammifero originario dell’Africa Orientale e Meridionale. Questo raro animale ha una caratteristica molto particolare, ovvero quello di essere l’unico della sua specie.
Membro della famiglia degli Ienidi differisce dalla iena in quanto possiede zampe anteriori con cinque dita invece di quattro, orecchie più grandi, muso più stretto e mandibole e denti più deboli. Ha una struttura fisica poco più grande di quella di una volpe. Il protele è alto circa 50 cm ed il suo peso può oscillare tra i 9 e i 14 kg.

Il suffisso “cristatus” deriva dal fatto che questo animale possiede pelo più lungo in prossimità del collo il quale, rizzato, in situazioni di spavento, va a formare una vera e propria cresta. Il protele è un animale timoroso, notturno e che ama vivere in gruppo. Di giorno, principalmente, dorme. Di notte si trasforma in abile cacciatore. Classificato come insettivoro, si ciba principalmente di termiti. Le alternative alle termiti possono essere altri insetti, formiche, piccoli mammiferi, uccelli di nido o carogne, che però costituiscono una parte minima della sua dieta.

I proteli non sono abili corridori. Tuttavia sono abili lottatori e i combattimenti si verificano per lo più durante la stagione degli amori. Sebbene comunichino tra di loro con suoni simili a cinguettii, in caso di pericolo sono in grado di emettere un feroce ululato che tiene alla larga i predatori. Come rifugio sono soliti usare tane, disabitate, di altri animali, che vengono allargate se necessario. Questi animali cambiano dimora dopo un periodo che va da un mese a sei settimane. Forse molti di voi non sapevano dell’esistenza di questo rarissimo essere vivente. Questo ci fa capire quanto è vario il nostro pianeta e quanto poco lo conosciamo.