Si prevede che la transizione verso l’energia rinnovabile aprirà opportunità di business, promuoverà l’innovazione, creerà posti di lavoro, stimolerà la crescita e renderà i paesi meno dipendenti da combustibili fossili. Le misure di efficienza energetica svolte nel commercio, nell’industria e negli edifici hanno generato oltre 400.000 posti di lavoro, mentre gli investimenti sull’energia green hanno più che raddoppiato il numero di dipendenti nel settore in un decennio.
Un notevole sviluppo tecnologico negli ultimi anni ha visto le energie rinnovabili diventare l’opzione più economica e facile per un accumulo di capacità di generazione di energia elettrica. Ad oggi, la maggior parte dei nuovi investimenti nelle energie rinnovabili si verificano nelle economie in via di sviluppo. Numerosi paesi come la Cina hanno iniziato a produrre pannelli solari e altre tecnologie rinnovabili. Questa tendenza continuerà con la crescita del mercato delle energie rinnovabili.
Come è usata l’energia green nei vari stati?
L’Islanda è attualmente l’unico paese al mondo che ottiene il 100% della sua energia da fonti rinnovabili, con l’87% di energia idroelettrica e il 13% di energia geotermica. Il Costa Rica è tra i maggiori utilizzatori di energia rinnovabile, con il 99% del fabbisogno di elettricità proveniente da energia idroelettrica, geotermica ed eolica. Dietro c’è Norvegia, con il 98% dell’elettricità proveniente da fonti rinnovabili, principalmente l’energia idroelettrica. Ovviamente questi dati sono relativi alla popolazione e dalla richiesta energetica dello stato.
In Germania, ad esempio, prima del 2011 il governo della Merkel era favorevole all’utilizzo dell’energia nucleare, ma dopo il disastro avvenuto a Fukushima ci fu un cambio di rotta. L’esecutivo tedesco si pose come obiettivo quello di dismettere tutte le centrali nucleari presenti sul territorio entro il 2022. Pertanto in alternativa ai reattori atomici, c’è stata una forte politica energetica a favore dell’energia green. E i risultati non si sono fatti attendere: domenica 8 maggio 2016 sui 57.58 GW di consumo giornaliero, 54.83 GW proveniva dalle energie rinnovabili, cioè il 95%. La Germania prevede di passare completamente alle energie rinnovabili entro il 2050.
Molto probabilmente ciò è stato possibile perché il fabbisogno energetico di domenica è inferiore rispetto agli altri giorni della settimana, ma il dato non passa certo inosservato.
Le fonti energetiche rinnovabili su cui ha investito la Germania sono: l’eolico, l’energia solare, l’idroelettrico e la biomassa. Praticamente quasi tutto ciò che è disponibile in alternativa al nucleare e all’energia prodotta dai combustili fossili come il carbone.
Solo nel 2015, l’istituto di ricerca Fraunhofer ISE, ha dichiarato che nella giornata del 25 luglio, il fabbisogno energetico era stato soddisfatto dalle fonti rinnovabili per il 78%.
Questi sono dati analizzati nell’arco di una giornata, ma dalla German energy transition ci fanno sapere che (sempre nel 2015) il 30% dei 647 TWh di energia prodotti nell’arco dell’anno venivano da fonti rinnovabili, il 24% dall’utilizzo del carbone di lignite, il 18% dal carbone normale e il restante 14% dal nucleare. Anche se i combustibili fossili sono ancora la fonte energetica principale, l’obiettivo di far arrivare al 100% l’utilizzo delle energie rinnovabili entro il 2050 è molto vicino.
Ma come siamo messi in Italia?
Alla fine per quanto riguarda l’energia solare non ce la caviamo poi così male: il fabbisogno energetico soddisfatto dal fotovoltaico è pari alll’8%, siamo seguiti dalla Grecia ( 7.04%) e Germania(7.1%).
Il 22 aprile 2016, oltre a essere stato l’Earth Day, ossia la giornata mondiale della Terra, il premier Renzi ha dichiarato nella conferenza sul clima all’Onu che il piano energetico per l’Italia prevede un aumento del contributo energetico delle fonti rinnovabili pari al 50% del fabbisogno nazionale entro il 2050. Noi lo auspichiamo fortemente, ma per ora non possiamo far altro che toglierci il cappello e fare chapeau alla Germania che dopo il boom della scorsa domenica, ha acquisito un nuovo primato in Europa, soprattutto perché grazie alle energie rinnovabili i prezzi dell’energia elettrica in quella giornata sono andati in negativo per diverse ore, facendo sì che i clienti fossero pagati per consumare energia elettrica.