Una volta all’anno, gli astronauti della NASA sono costretti a fare un grande cambiamento, ovvero quello di indurre la loro vocazione di seguire esperimenti scientifici nello spazio per una delle ricerche sottomarine. Per le prossime due settimane e mezzo, un team internazionale di “Aquanauts” vivrà sul fondo dell’oceano in un Acquario della NASA al largo della costa della Florida. Come sempre, il NEEMO ( NASA Extreme Environment Mission Operations ) si occuperà di una spedizione in grado di avere la possibilità di testare le nuove attrezzature. Quest’anno, questo team avrà anche un assaggio di ciò che gli aspetterebbe in una futura missione su Marte.
La spedizione durerà 16 giorni ed è già partita dal 21 luglio, al fine di testare questo gruppo di scienziati ed ingegneri alla vita ed al lavoro in ambienti di microgravità come accade già alla stazione spaziale internazionale o in occasione di viaggi interplanetari come sarà il caso della missione su Marte. All’interno dell’equipaggio vi sono comunque componenti che hanno già esperienze nello spazio, come Megan McArthur e Reid Wiseman che hanno partecipato a recenti missioni negli ultimi anni.
La vera difficoltà per gli acquanauti non è tanto il vivere sott’acqua ma le modalità con cui la NASA vuole che essi lavorino in questo progetto. Mentre il team è impegnato con gli studi riguardanti la biologia marina, test del software ed il lavoro su un progetto di restauro del corallo, essi saranno sottoposti ad un rallentamento simulato delle comunicazioni radio , replicando il tipo di difficoltà di comunicazione che si potrebbe sperimentare su una missione spaziale marziana o ancora più lontana. In realtà, il progetto NEEMO diretto da Bill Todd dice molto sulla simulazione di un’esperienza molto simile a quella che ci si aspetterebbe su Marte. “L’apparecchiatura può fallire, la comunicazione può essere difficile ed i compiti possono richiedere più tempo del previsto”, dice.”Tutti i casi sono ugualmente vantaggiosi. E’ il modo con cui impariamo e gestiamo il modo di operare quando avremo la reale occasione di solcare la superficie del pianeta rosso.”
Oltre a questa missione, l’equipaggio sott’acqua testerà anche un mini sequenziatore di DNA per l’uso nella Stazione Spaziale Internazionale, così come un dispositivo di telemedicina per le missioni future. Per i più curiosi, si possono seguire le novità dell’equipaggio su Twitter proprio qui.
Fonte: NASA