L’insufficienza cardiaca è una delle più diffuse cause di morte tra gli uomini. Estremamente alto è il numero di soggetti a rischio, tra anziani, obesi e persone affette da disturbi renali. La tecnologia delle telecomunicazioni viene incontro a tutti loro e lo fa grazie ad Alessandro Faragli, ideatore di Impendance App, applicazione che permette di monitorare le condizioni di salute del paziente in qualunque luogo del pianeta si trovi.
Incontriamo Alessandro e conosciamo insieme il progetto Impendance App.
1) Ciao Alessandro, Innanzitutto raccontaci un po’ di te: dove vivi, quanti anni hai, che percorso di studi hai eseguito e di che cosa ti occupi?
Vivo a Pavia, momentaneamente, in attesa del risultato del test nazionale di specialità mediche, ho 26 anni e ho studiato Medicina e Chirurgia all’Università di Pavia. Da circa tre anni, ancora prima di terminare il percorso di studi, mi sono appassionato di Cardiologia e ho iniziato un percorso di ricerca nell’ambito della Cardiologia Molecolare alla Fondazione Maugeri di Pavia. Da circa un anno invece sto seguendo dei progetti di Telemedicina, prima con il team D-Heart, start-up biomedicale anch’essa, di cui sono collaboratore clinico, e poi con Impendance App, una start-up di cui sono fondatore ed ideatore.
2) Com’è nata l’idea della app salva cuore ed in che cosa consiste?
Impedance App è un progetto partito un anno fa e nato dal bisogno pratico di monitoraggio remoto e domiciliare di pazienti cronici cardiologici, nefrologici, anziani e/o obesi che, purtroppo, stanno rappresentando sempre di più una grande fetta della popolazione mondiale.
La problematica principale di questi pazienti è la loro instabilità e la loro difficoltà di monitoraggio al di fuori dell’ambiente ospedaliero. Infatti, più della metà degli stessi, in particolare i pazienti cardiologici, a distanza di sei mesi dopo una prima ospedalizzazione necessitano una successiva ospedalizzazione per un episodio di re-acutizzazione dei sintomi dovuti ad eccessiva ritenzione idrica, che, se non trattata, può portare ad edema polmonare rivelandosi fatale.
Il nostro progetto prevede la fornitura di un dispositivo che permetta la misurazione autonoma da parte del paziente del suo stato di idratazione, misurando inoltre la massa grassa, la massa magra ed il metabolismo dello stesso. Ad il dispositivo è connessa un’App su smartphone che permette al paziente di tenere traccia delle sue misurazione e notifica se sono presenti valori fuori soglia i quali necessitano un rapido contatto medico. Per questo motivo, il dispositivo potrebbe risolvere condizioni di potenziale emergenza. I grafici delle misurazioni effettuate vengono inviati via e-mail al medico o alla struttura curante.
Il nostro obiettivo tramite Impedance App è migliorare decisamente la qualità di vita dei pazienti cronici a rischio di accumulo di liquidi e ridurre le loro ospedalizzazioni non necessarie. Questo significa, inoltre, una riduzione dei costi per le strutture ospedaliere ed uno snellimento del carico di lavoro. A lungo termine ci auspichiamo, tramite questo metodo, una diminuzione della mortalità dei pazienti.
3) Come si esegue il test su Impendance App?
Il test si esegue posizionando due paia di elettrodi, uno ad un polso ed uno alla caviglia del paziente. Il paziente premerà solamente il pulsante di avvio del dispositivo e la misurazione verrà salvata automaticamente sull’App.
Inoltre, forniamo una cintura addominale che integra opzionalmente il dispositivo e permette di identificare la posizione del paziente. In tal modo, il medico potrà sapere se il paziente ha effettuato l’esame in modo corretto, cioè in posizione orizzontale, rendendo la misurazione più “ospedaliera” possibile.
4) Quali sono i tuoi obiettivi futuri e cosa ti senti di dire ai ragazzi che vorrebbero sviluppare qualche idea innovativa nel campo della medicina e trasformarla in start-up?
I nostri obiettivi principali sono due. Il primo è far diventare Impedance App un dispositivo medico, ottenere le certificazioni CE per l’Europa e 510 K per gli Stati Uniti. Questo è possibile pubblicando degli studi clinici che dimostrino che Impedance App è uno strumento utile, che può migliorare la qualità della vita dei pazienti e diminuire le re-ospedalizzazioni non necessarie, creando un circolo virtuoso di diminuzione dei costi per le strutture ospedaliere. Il secondo obiettivo è portare questo strumento, a costo veramente ridotto, nelle popolazioni Africane che mancano di facili accessi alle prime cure. Infatti Impedance App può essere utilizzato nella prevenzione dell’Insufficienza Renale Acuta, una causa molto comune ma prevenibile da uno strumento come il nostro, il quale permetterebbe di identificare i pazienti a rischio ed intervenire principalmente sugli stessi.
Ai ragazzi che intendono sviluppare delle idee nel campo della medicina consiglio due cose: appoggiarsi a dei Mentors fidati, che possano sempre consigliare e che possano supportare le idee con la loro esperienza, e coinvolgere più persone possibili sia all’interno che all’esterno del team per confronto, collaborazione e scambio di idee. Da soli, senza confronto alcuno, è molto più difficile ottenere dei risultati significativi.