Non è la forza di gravità, non sono in discesa e ne tantomeno sono state lanciate da qualcuno. Eppure si muovono e lasciano una scia per terra . Nessuno riusciva a darne una spiegazione fino a qualche anno fa. Ora, finalmente è stata fatta chiarezza. Di cosa si tratta? Rimarrete stupiti quando scoprirete che stiamo parlando di pietre.
Non hanno nulla in comune l’una con l’altra. Hanno forme e dimensioni diverse e alcune possono arrivare a pesare più di 300 kg. Si tratta delle pietre mobili (sailing stones, o sliding rocks, in inglese). Sono caratteristiche dell’ambiente di Racetrack Playa, un lago asciutto (che si estende per 4.5 km, a 1100 metri sopra il livello del mare) della Valle della Morte, in California.
Cos’hanno di particolare? Si muovono, sebbene non vi venga applicata alcuna forza. Al cune pietre compiono tragitti piuttosto lunghi, altre brevissimi. Qualcuna si muove in linea retta, qualcun’altra si diverte ad andare a zig-zag. Lasciano una vera e propria scia dietro di se, come se fossero delle lumache.

Questa situazione ha lasciato perplessi gli studiosi dell’ambiente per molto tempo. Ma la tecnologia è venuta in loro soccorso. Il rompicapo sembrerebbe essere stato finalmente svelato e i risultati dello studio sono stati pubblicati recentemente su PLOS ONE. L’utilizzo di “pietre-spia” equipaggiate con unità GPS e monitorate costantemente per mezzo di telecamere ha permesso di capire meglio le dinamiche del fenomeno. Dopo anni di attesa e di registrazioni gli scienziati hanno scoperto quanto segue.

Affinchè le pietre si muovano occorre la simultaneità di diversi fattori. In primis la Playa deve essere ricoperta da uno strato di acqua piovana, la quale trovandosi in un ambiente a circa 1100 mt s.l.m. di notte, spesso e volentieri ghiaccia. Lo strato di ghiaccio che si forma deve essere allo stesso tempo sottile (per rompersi), ma abbastanza spesso da spingere una roccia. Il calore del sole (quando presente) provoca la frammentazione dello strato di ghiaccio. I pannelli singoli che si creano, sospinti dal vento, vagano su quella poltiglia di acqua e fango che rimane, spingendo le pietre lungo la Playa. A contatto con la terra, i massi ne incidono la superficie, lasciando dietro di se le famose scie.
Un po’ di numeri. La velocità media delle pietre è di circa 5 metri al minuto con un vento da 16 chilometri orari. Sono stato documentati nell’ambiente spostamenti fino a più di 200 metri e una “passeggiata” contemporanea di circa 60 pietre. Agli amanti del mistero, però, farà piacere sicuramente sapere che l’arcano non sia stato svelato del tutto. Si hanno testimonianze di come si siano potute muovere le pietre più grandi? Ad oggi no.
Fonte
- Sailing stones, risolto il mistero delle pietre che camminano