Torniamo al nostro telefono senza fili: immaginiamo di essere una persona del porto, non militare, che vede strani cavi e apparati elettrici attorno alle navi.
Le vediamo avvolgersi di anomale nuvole verdi, sentiamo gli equipaggi parlare di navi invisibili, ignorando del tipo di invisibilità in questione.
Manca un ingrediente? Nessun problema.
Siamo magari abituati ad osservare il viavai di navi, che nel porto di Philadelphia è piuttosto macchinoso: protetto da linee di difesa, quali reti antisommergibili e passaggi snodati, è lento da abbandonare.
Siamo all’oscuro dell’esistenza di un canale, dedicato alle navi militari, che permetterebbe alla Eldridge di uscire dal porto rapidamente e rientrare in poco tempo, magari per rifornirsi di armamento su una base in mare aperto.
Alla sera vediamo la nave ormeggiata, la notte è sparita, alla mattina è rientrata: questo ci sembra davvero troppo strano.
Che la marina stia veramente compiendo sperimenti con la Eldridge? Che abbiano avuto successo, che quello che abbiamo notato sia stato un esperimento riuscito?
Così iniziarono le voci, i sospetti, la psicosi generale.

Questo accade di frequente, nella mente umana: quando non siamo in grado di spiegarci quello che abbiamo davanti, spesso e volentieri ci buttiamo in improbabili teorie e folli deduzioni.
In quel momento della storia, inoltre, fu un momento d’oro per le teorie complottiste e il fascino del paranormale: UFO, esperimenti di tecnologie aliene, scoperte scientifiche da parte dei grandi cervelloni (Telsa ed Einstein furono –e sono tutt’ora– i più gettonati) mai divulgate alle masse, da parte dei militari.
Il terreno era davvero fertile per una storia del genere, che difatti divenne leggenda.
Persino ai giorni nostri, già abbondantemente smentita e sbugiardata, il Philadelphia Experiment resta una delle più gettonate ipotesi di complotto.
Fenomeni di questo tipo, infatti, sono difficili da eradicare: generalmente, chi crede in una teoria di cospirazione, è talmente devoto ad essa da perdere qualsiasi contatto con il raziocinio.
Tutte le spiegazioni scientifiche e le prove diventano, ovviamente, anch’esse parte integrande della conspirany stessa.
Si conclude così il nostro gioco del telefono.
Il primo partecipante ha detto “smagnetizzazione di navi a scopo bellico, affinché risultino invisibili alle mine magnetiche”.
Il secondo partecipante ha estrapolato solo le parole “navi invisibili”.
Il terzo partecipante, che ha letto su un giornale di strane teorie segrete di Einstein, prova a inserire una sua spiegazione: “Gli esperimenti segreti di Einstein, per conto della US Navy, con cui si teletrasportano le navi”.
Il quarto è sicuro che sia una tecnologia extraterrestre, mentre il quinto si sogna addirittura di averlo visto (probabilmente per cercare popolarità e guadagno)… così fino all’ultimo partecipante, che si sente bisbigliare all’orecchio questa cosa:
“Gli alieni sono in contatto con la NASA, ci stanno insegnando a smaterializzare le navi, come accade nel triangolo delle Bermuda. Questo perché vogliono realizzare, assieme alla CIA e alla NATO, un nuovo tipo di governo globale”.
Se non altro, il gioco del telefono non si è smentito, nemmeno questa volta: il risultato è stato davvero stravagante!
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