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Degli spettri abitano nella città di Hiroshima, sono le ombre di Hiroshima, degli inquietanti spettri nucleari. Nel parlare di ombre di Hiroshima o spettri nucleari, non parliamo solo di quelli che affollano le menti martoriate degli individui che portano dentro di sé gli effetti devastanti di quello che è stato uno dei momenti più drammatici della storia dell’umanità. si tratta, infatti, di vere, concrete, ombre che non vogliono abbandonare il luogo.
Impossibile dimenticare la data che cambiò la storia per sempre: era il 6 agosto del 1945 quando avvenne la tragedia. Un bombardiere americano B-29 sganciò una bomba ad uranio che spazzò letteralmente via il centro della città ed inondò il territorio di radiazioni che in poche settimane distrussero il corpo dei rari superstiti. Il terricante attacco spazzò via la vita di oltre 70000 persone, per non parlare delle migliaia di persone (e più) che nelle settimane, nei mesi e nei giorni succcessivi al catastrofico evento, persero la vita a causa dell’avvelenamento da radiazioni. La potenza del colpo fu tale da lasciare anche un altro agghiacciante e indelebile segno, una sorta di macabro promemoria: le cosidette ombre di Hiroshima, delle ombre nucleari, si tratta di sagome stampate sulle superfici che tracciano la figura di ciò che si trovava lì al momento della catastrofica esplosione. Come si spiega questo triste fenomeno? Queste ombre di Hiroshima sono causate dalla sovrapposizione dei corpi all’irraggiamento scaturito dallo scoppio, schermando le radiazioni termiche e lasciando dunque una “zona d’ombra” sulla parete retrostante.
Ombre di ogni tipo infestano la città di Hiroshima, rimaste al posto di quei corpi spazzati via dal calore dell’esplosione: l’ombra di un uomo che corre via tenendosi il cappello, una bambina che salta la corda incurante di quello che sta per accaderle, un uomo che passeggia con il suo bastone, l’ombra di una bicicletta che giace abbandonata sull’asfalto. Uno degli edifici, di quella che ormai può definirsi una città fantasma, è orribilmente marchiato dall’impatto del calore generato dell’esplosione. Dilagano nella città immagini di questo tipo, un inquietante monito che necessariamente ricorderà ad oltranza come la crudeltà dell’essere umano in alcuni casi possa provocare segni indelebili nel corso della storia, sia personale sia dell’ambiente in cui viviamo.