Vi siete mai chiesti come fanno gli attualmente tanto richiesti pannelli solari a produrre energia elettrica anche di notte? Semplice, non possono.
Tralasciando alcuni progetti di pannelli solari ibridi che avrebbero cercato di mescolare tecnologia fotovoltaica e termoelettrica per garantire una fornitura di energia 24 ore su 24 e che non sono riusciti a prendere piede, al momento non esiste uno strumento che risolva questo problema. Ma NextPV, un team di ricerca franco-giapponese, è al lavoro per render concreta una soluzione. Il gruppo, che comprende rappresentanti di alte istituzioni come l’Università di Tokyo e il Centro Nazionale di Ricerca Scientifica d’Oltralpe (CNRS) ha infatti realizzato il primo concept dei “palloni fotovoltaici“. Qual è l’aspetto rivoluzionario dietro il loro progetto?
L’idea consiste nell’apporre le celle fotovoltaiche (le unità di conversione della radiazione solare in energia elettrica) sulla superficie esterna di palloni che fluttueranno ad oltre 6 chilometri di altitudine. A questa altezza si troveranno in una posizione in cui le formazioni nuvolose potranno filtrare i raggi solari con intensità nulla o comunque molto scarsa, ricevendo così, secondo le stime, una quantità di energia solare tre volte superiore a quella catturata dai classici pannelli solari.
L’altro aspetto innovativo di questi palloni fotovoltaici è rappresentano dalla loro potenzialità di produrre energia elettrica durante tutto l’arco della giornata, notte compresa. Questo sarebbe reso possibile da una cella a combustibile situata sul fondo del dispositivo. La cella utilizza parte dell’energia elettrica prodotta per scindere tramite elettrolisi una quantità di acqua in ossigeno e idrogeno. L’idrogeno, raccolto dentro il pallone, verrà poi riutilizzato durante le ore notturne per unirsi all’ossigeno atmosferico e formare così nuovamente acqua, liberando perciò cariche elettriche.
Il team del progetto, supervisionato da François Guillemoles, è attualmente al lavoro sulla risoluzione di alcune problematiche strutturali della costruzione. Si prevede la presentazione dei primi prototipi operativi entro i prossimi due anni.