Che siate dei naturalisti accaniti o meno, vi farà piacere sapere che qualcuno nel mondo sta cercando, almeno in piccola parte, di porre rimedio alla deforestazione selvaggia causata dall’arcaica, ma pur sempre diffusissima, carta.
E non ha nulla a che vedere con strumentazioni hi-tech o simili, come magari ci si potrebbe aspettare visto il continuo progresso tecnologico. Si tratta invece di un’originalissima idea ecosostenibile che potrebbe ripopolare la flora mondiale. Il suo nome è Green Newspaper, il giornale ecosostenibile. La particolarità di questa invenzione consiste nel fatto che il giornale può essere piantato, dopo il suo normale utilizzo, permettendo il proliferare di nuove specie vegetali. A lanciare questa novità tutta naturale è stata la testata giornalistica nipponica The Mainichi.
La carta utilizzata per la realizzazione del Green Newspaper è interamente costituita da rifiuti riciclati e compostati al cui interno sono stati mischiati semi di ogni tipo di specie vegetale. Il giornale può essere considerato “green” non solo per il modo i cui viene realizzato ma anche per l’aspetto riguardante le notizie affrontate (principalmente legate al giardinaggio) e per l’inchiostro utilizzato nella scrittura delle informazioni, realizzato interamente con sostanze naturali. Quest’idea eco-friendly, oltre ad aver aiutato notevolmente l’ambiente, ha permesso l’incremento delle vendite del giornale, che ha portato la testata giapponese ad un guadagno di più di 80 milioni di yen (più di 600 mila euro) in tempi brevissimi. The Mainichi ha inoltre guadagnato milioni di nuovi lettori incuriositi dall’idea originale.
Quella del rispetto dell’ambiente è una tematica molto importante per il Giappone che, essendo un territorio molto vasto, può essere considerato uno dei capofila dell’inquinamento mondiale. E’ per questo motivo che la realizzazione di un progetto simile ha incuriosito molti e ha portato anche ad opere di sensibilizzazione tra i ragazzi nelle scuole circa l’importanza dell’ambiente e della sua tutela. Questa non è però la prima volta che qualcuno affronta l’ecososteniblità in questo modo. Prima del The Mainichi è stata infatti la casa editrice argentina Pequeno Editor a realizzare dei libri per bambini interamente con materiali ecologici tra le cui pagine vi sono incastonati semi di jacaranda, tipico arbusto di queste località.
Ci sembra di capire che queste per il momento rimarranno idee limitate ai loro paesi di origine. Nutriamo comunque la speranza che in futuro progetti del genere potrebbero almeno in parte permettere al mondo di riprendersi dalle cicatrici lasciate dall’intenso inquinamento atmosferico causato dall’uomo.