I liparidae sono una famiglia di pesci dall’aspetto gelatinoso, noti, che vivono in tutti i mari del pianeta in diverse nicchie ecologiche, dalle piane degli abissi, alle pozze di marea. Benché la stragrande maggioranza di questi animali siano caratterizzati da una vita bentonica, ovvero strettamente legata al substrato, alcuni adottano uno stile di vita pelagico. Si tratta comunque di pesci abissali.
Recentemente, un team di ricercatori dell’Università di Aberdeen, della nuova Zelanda e del Giappone, hanno scoperto una nuova specie di liparidae nel sud-est dell’Oceano Pacifico, al largo della zona Cile-Peruviana, a 7000 metri di profondità. La spedizione in questione è stata la settima ad aver avuto luogo. Il team Hadeep – la collaborazione scientifica tra l’Oceanlab dell’Università di Aberdeen, l’istituto di ricerca Oceanografico di Tokio e dell’istituto nazionale delle acque e della ricerca atmosferica della Nuova Zelanda (NIWA), si è occupato di studiare le acque profonde dei mari del globo per ben tre anni.

Alan Jamieson, a capo della spedizione, ha affermato che, mediante un sistema di telecamere computerizzato capace di rilevare migliaia di immagini a profondità marine comprese tra 4500 e 6000 metri, è stato possibile scoprire l’abbondanza e la diversità delle specie marine che vivono negli abissi. Ripetendo l’esperimento a circa 6000 miglia dal punto della prima esplorazione, i ricercatori hanno visualizzato sulla telecamera l’immagine di un’anguilla appartenente al genere Genypterus, ma hanno affermato che dovranno fare nuove ricerche per scoprire se l’animale identificato è il primo ad essere trovato o se, al contrario, rappresenta un esemplare già noto ai tassonomi.

Oltre a queste due scoperte, i ricercatori del team Hadeep hanno rinvenuto anche l’insolita abbondanza di un crostaceo spazzino anfibioide, che raggruppa una classe di crostacei sprovvisti di carapace e dal corpo schiacciato lateralmente. Al momento della scoperta, i ricercatori si sono molto stupiti, in quanto non si aspettavano di trovare questa specie di malacostrace a simili profondità.
Niamh Kilgallen, esperto di anfiboidi del NIWA, ha affermato che sarebbe interessante comprendere come questi animali possano vivere a profondità così elevate solo in particolari regioni oceaniche e non in altre.
Fonte: Current Biology