La mantide orchidea è una mantide originaria delle foreste tropicali del sud-est asiatico. Si tratta di una delle specie conosciute come mantidi floreali per il loro aspetto e comportamento.
IN BREVE
Indice
MANTOIDEI: INSETTI PTERIGOTI MIMETICI
I mantoidei sono un ordine di insetti pterigoti, per lo più tropicali e quindi più diffusi nelle regioni a clima caldo. Le dimensioni di questi insetti possono variare anche se non sono mai troppo piccoli. In genere possiedono un corpo allungato e dal colore sgargiante. I maschi sono visibilmente più piccoli delle femmine. L’esoscheletro mostra spesso singolari sculture sul capo e sul pronoto, che si rivelano poi utili a livello sistematico. Il capo è mobile, frontalmente triangolare, dotato di grandi occhi e tre ocelli. Le antenne sono filiformi e pluriarticolate mentre l’apparato boccale è masticatore e si presenta provvisto di palpi mascellari e labiali rispettivamente composti da 5 e 3 articoli. Le zampe anteriori sono di tipo raptatorio con coxe molto lunghe e mobili e trocanteri brevi. In posizione di riposo le coxe sono portate in avanti, le articolazioni coxo-troncatere-femorali sono chiuse dorsalmente e quella femoro-tibiale ventralmente: in questo modo le zampe anteriori assumono una posizione caratteristica che ricorda la postura di una persona in preghiera, da cui il nome di mantidi religiose con cui vengono ricordati gli insetti di questo ordine. Le zampe medie e posteriori sono di tipo cursorio, sottili e allungate. Le ali possono essere assenti o presenti e se presenti risultano leggermente sclerificate e, in posizione di riposo, ripiegate orizzontalmente sull’addome. I mantoidei sono insetti predatori aggressivi e voraci. La loro abitudine maggiore è quella di rimanere immobili mimetizzati fra la vegetazione: aspettano che sopraggiunga la preda e al momento giusto sferrano il loro attacco fulmineo catturandola con le zampe anteriori. La riproduzione delle mantidi è spesso anfigonica, dunque sessuata, e solo raramente partenogenetica. Le femmine sono poligame e la copula si svolge con l’emissione dello sperma in un involucro, chiamato spermatoforo, che viene deposto dal maschio in corrispondenza dell’ovopositore femminile. Oltre alla loro arte mimetica, un’altra nota caratteristica dei Mantoidei è il cannibalismo in fase di riproduzione: nella maggior parte dei casi, infatti, durante o subito dopo l’accoppiamento, la femmina divora il maschio, potendo così disporre subito di un notevole quantitativo di proteine per la produzione delle uova.
HYMENOPUS CORONATUS: LA MANTIDE ORCHIDEA
Come precedentemente accennato, ogni specie di mantide basa la sua intera sopravvivenza sulla mimetizzazione ma nessuna vi riesce bene come la mantide orchidea. Il nome scientifico è Hymenopus coronatus. Questa specie viene comunemente ricordata mantide orchidea dal nome del fiore sui cui petali usa posarsi sfruttando il suo affascinante mimetismo in fase di predazione.
Biologia e distribuzione
La mantide orchidea vive generalmente nelle foreste pluviali tropicali del Sud-Est Asiatico, tra Malesia, Myanmar, Tailandia e Indonesia. La difficile convivenza con le altre specie animali la spinge a correre ai ripari fin dai suoi primissimi stadi vitali: appena nata, la piccola mantide riesce a sopravvivere grazie al suo aspetto morfologico che in questa fase la fa apparire molto simile a una cimice velenosa dal suo colorito nero con striature arancioni. È solo dopo la sua prima muta che acquista il suo regale aspetto esageratamente simile ai petali di un fiore di orchidea. Acquista così il suo tipico colore bianco con ombreggiature rosee, le sue zampe assumono l’aspetto di petali e sulla parte superiore del suo addome si sviluppano delle striature marroni. Il capo assume, infine, la forma dell’apparato riproduttivo del fiore, mentre al centro del suo torace compare una sottile linea verde. La sua vita in queste condizioni non appare molto difficile, dato che le sue prede sono affascinate e attratte dai colori dell’orchidea e, non riuscendo a distinguere la mantide, finiscono ingenuamente tra le sue “fauci”. La specie è carnivora e si nutre principalmente di altri insetti, tra cui grilli, mosche, moscerini della frutta, scarafaggi e insetti dotati di pungiglione come le api. Unico onere a cui la mantide deve far fronte è il non potersi spostare su un fiore diverso da un’orchidea, poiché passerebbe dall’essere predatore all’essere preda. L’enorme dote mimetica di questi animali non viene sfruttata solo a livello trofico ma incide anche sulla riproduzione nella fase post-accoppiamento. Nel caso delle mantidi orchidee, infatti, il maschio riesce a mimetizzarsi sul fiore di modo che anche alla femmina risulti difficile distinguerlo: in questo modo riesce a volare via prima di essere divorato da quest’ultima.
La mantide orchidea nella cultura umana
Alfred Russel Wallace nel suo libro del 1889, Darwinismo, definisce così la mantide orchidea:
“Un bel disegno di quest’insetto, Hymenopus bicornis, mi è stato generosamente inviato dal signor Wood-Mason, Curatore del Museo Indiano a Calcutta. Una specie molto simile vive sull’isola di Giava, dove si dice che sia simile ad un’orchidea rosa. Altre mantidi, del genere Gongylus, hanno la parte anteriore del torace dilatata e colorata di bianco, rosa, o viola; sono così simili ai fiori che, secondo il signor Wood-Mason, una di esse con uno scudo protoracico blu-viola, era stata trovata a Pegu da un botanico, e per un attimo era stata scambiata per un fiore.”
Circa il suo allevamento in cattività, la mantide dell’orchidea è amata dagli allevatori di insetti, ma è anche estremamente rara e estremamente costosa. Hymenopus coronatus, sotto il nome Orchid Mantis, appare nella serie di videogiochi Animal Crossing.
Fonte
- Coloration and Morphology of the Orchid Mantis Hymenopus coronatus (Mantodea: Hymenopodidae)
ResearchGate - Pollinator Deception in the Orchid Mantis
ResearchGate