Proprio grazie a questi sistemi, Charles Ellington creò un’ala robotica capace di mimare con precisione i movimenti dell’ala di una falena falco. All’Università di Berkeley, in California, Michael Dickinson ne costruì una simile a quella di Drosophila melanogaster (il comune moscerino della frutta). Queste ali vennero quindi sottoposte a esperimenti atti a valutarne il comportamento in presenza di fluidi, come aria o liquidi, caratterizzandone la aerodinamicità specifica con precisioni mai raggiunte in precedenza.
Nel 1998 Dickinson e Ron Fearing, un ingegnere elettronico, hanno vinto un finanziamento di ricerca DARPA per applicare questi principi ad un robot della taglia di una mosca. I due diedero il compito ad uno studente già laureato, Rob Wood, di sviluppare una tecnica per fabbricare le parti più piccole del robot e di assemblarle mediante una pinzetta. Più tardi, nel 2004, grazie alle scoperte di Dickinson riguardo le complesse traiettorie di volo degli insetti, fu possibile per Wood mettere a punto parti di robot, le cui modalità di volo promettevano di essere molto simili a quelle degli insetti studiati. Avvalendosi di giroscopi capaci di mimare i sensori che gli insetti utilizzavano per rilevare la rotazione del proprio corpo, Wood mise a punto dei metodi capaci di miniaturizzare sistemi complicati in piccola scala. Ma restava ancora il compito più difficile: assemblare il tutto per creare insetti-droni capaci di volare efficientemente.
Due anni dopo, in una fredda giornata del 2006, Wood arrivò nel suo laboratorio di Harvard con il suo primo microrobot di insetto assemblato. Restava da testarne le capacità di volo da sistema remoto. Era un drone con un’apertura alare di circa tre centimetri e un peso complessivo di sessanta milligrammi. Dopo aver opportunatamente controllato i segnali di acquisizione dei dati e di amplificazione del voltaggio, Wood controllò la connessione e avviò il sistema. Le ali della sua piccola creazione cominciarono a vibrare, sollevando il robot a mezz’aria per diversi secondi. Fu un successo straordinario, che fu celebrato il giorno dopo con champagne da tutti i membri del team di ricerca.
In questa maniera, Wood divenne il pioniere del volo robotico in microscala, facendo degli insetti-droni e di questa branca della meccanica una nuova disciplina.
Fonte: Nature