Grazie alla moltiplicazione giapponese i figli che non eccellono in matematica alla scuola elementare, da oggi non avranno di sicuro più problemi a imparare le tabelline e a risolvere gli enigmi che prevedono le operazioni in colonna.
Si tratta di un metodo grafico proveniente dalla terra del Sol Levante. La sua peculiarità è che non ha bisogno di avere specifiche basi ed è soprattutto molto rapido e per niente faticoso per la mente. Si tratta semplicemente di disegnare delle intersezioni tra linee e contarle. Infatti la moltiplicazione giapponese funziona così: facciamo finta di svolgere la moltiplicazione “21×13“. Per ogni fattore dell’operazione matematica si tracciano gruppi di linee parallele, un gruppo riguarda le decine e l’altro per le unità. Per il primo fattore si disegnerà un segmento di linee inclinato a destra, per il secondo invece uno inclinato a sinistra. Ovviamente il numero di linee di ciascun gruppo è pari alla cifra che si vuole rappresentare.

Pertanto il 21 verrà scomposto in // / (2 linee per le decine e 1 per l’unità). Mentre il 13 diventerà \ \\\ (1 per la decina e 3 per le unità). Mentre le disegnate, le linee si intersecheranno tra di loro: i crocevia che si formeranno sono essenziali per il nostro risultato. Infatti, partite dal punto di intersezione a destra e contate quanti punti vi escono fuori. Dopo il conteggio scrivete il numero. Eseguite la stessa procedura nella parte centrale, sommando però i punti intersecati di sopra con quelli di sotto. Se vi esce fuori un numero a doppia cifra, prendete il decimale e spostatelo sulla colonna di sinistra. Per concludere, eseguite lo stesso procedimento per il punto di intersezione a sinistra, aggiungendo l’eventuale decimale della colonna centrale. A questo punto basta contare il numero delle intersezioni e sommare i due centrali ed il gioco è fatto. La soluzione che troverete è 273 ed arrivarci è stato davvero rapido vero?. Inoltre questa tecnica può essere applicata anche ad moltiplicazioni più complesse, contenendo ad esempio le centinaia e in tal caso basterà aumentare il numero di linee parallele per ciascun gruppo.
La moltiplicazione giapponese è il derivato di una logica che riguarda la scrittura nipponica, infatti i numeri 1, 2 e 3 si indicano rispettivamente mediante ideogrammi (kanji) come 一: ichi (uno), 二 : ni (due), 三 : san (tre). Questa particolare scrittura è alla base del calcolo delle moltiplicazioni di 2 numeri composti da quei soli 3 caratteri. Il trucco sta nel generare una matrice dai due numeri esplicitando serialmente ciascun carattere nel corrispettivo kanji e poi apprestarsi a fare delle semplici somme.