L’acne adolescenziale è ad oggi uno degli incubi a cui quasi ogni ragazzo deve far fronte nel corso di questo periodo della sua vita. Ma una ricerca condotta dal King’s College di Londra, potrebbe cambiare il modo in cui gli adolescenti vedono la tanto temuta e detestata acne. Secondo questa ricerca, riportata dal “Telegraph”, chi nel corso della sua adolescenza ha dovuto sperimentare sulla propria pelle questa fastidiosa malattia cronica, potrà beneficiarne da adulto, quando avrà meno rughe sul proprio viso rispetto ad un proprio “collega dalla pelle liscia”.
La causa principale dell’acne adolescenziale è da ricercarsi nell’eccessiva produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee, che vengono, a loro volta, stimolate dagli ormoni. Il sebo ostruisce l’apertura del follicolo generando il tipico e fastidioso foruncolo, danneggiando così la cute. Ma, tornando ai particolari studi condotti al riguardo, non è la prima volta che gli esperti avanzano un’ipotesi simile. Nel corso degli anni molti dermatologi, in qualche modo, avevano già notato come l’acne portasse a un ritardo nell’invecchiamento della pelle di chi l’aveva dovuta subire. Forse, per la prima volta, si ha una spiegazione per tale fenomeno.

I ricercatori hanno esaminato il DNA di circa 1205 gemelli di sesso femminile. Circa un quarto dei gemelli ha affermato di aver sofferto di acne durante la propria adolescenza. In seguito allo studio condotto sui globuli bianchi prelevati agli individui, i ricercatori sono riusciti a risalire al presunto motivo per cui l’acne sembrerebbe essere una sorta di “elisir della giovinezza”: la lunghezza dei telomeri (che, in questo caso, sembrerebbe essere più del normale). I telomeri consistono in piccole parti di DNA alla fine di ogni cromosoma. Hanno un ruolo particolarmente importante nel determinare la durata della vita di ciascuna cellula e si accorciano ogni qualvolta avviene la duplicazione di un cromosoma. Un loro accorciamento sarebbe associabile all’invecchiamento cellulare.

In sintesi i soggetti che non hanno mai sofferto di acne adolescenziale, presentano telomeri più brevi che li portano al verificarsi dell’apoptosi, ai più nota come “morte cellulare programmata”, In pratica non è altro che il contrario di ciò che avviene per un organismo la cui cute ha sofferto di questa particolare ma comune patologia. Forse d’ora in poi ci penseremo due volte prima di manifestare una reazione esagerata alla vista di un piccolo foruncolo sulla nostra pelle. Quindi, adolescenti del mondo, non temete, le vostre sofferenze verranno un giorno ripagate e potrete riavere indietro i vostri giorni di gloria.