È stato recentemente pubblicato un rapporto Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità), titolato “Projections of mortality and causes of death, 2015 and 2030” (Proiezioni di mortalità e cause di morte, 2015 e 2030) in cui si scopre come la medicina continui ad andare avanti, ma ci vuole una presa di coscienza da parte di tutti su come rapportarsi con l’ambiente in futuro.
Il rapporto analizza e suddivide tutte le tipologie di decessi avvenuti a livello mondiale nel 2015 per causa e in base ad essi si è in grado di fare delle previsioni sulle principali cause di morte per i prossimi 14 anni, mostrandoci come la salute a livello globale si svilupperà da qui fino al 2030.

Ogni percentuale calcolata è stata fatta in proporzione alle variazioni demografiche e ai relativi cambiamenti della popolazione in tutti i continenti. Dai risultati del rapporto Oms si può vedere come in campo medico si sono fatti passi da gigante in alcuni settori, ma i dati destano anche alcuni motivi di preoccupazione. Infatti vedendo quali sono state le prime 10 cause di morte nel 2015, scopriamo che 7 di queste molto probabilmente saranno la causa di ancora molti più morti nel 2030.Questa drammatica top-ten, che riguarda ben 50 milioni di decessi avvenuti l’anno scorso, vede al primo posto problemi cardiocircolatori, come la Coronaropatia, seguita dall’infarto del miocardio, polmonite, Bpco, Aids, diarrea, cancro ai polmoni, diabete, insufficienza cardiaca e cirrosi al fegato.

Ciò che crescerà da qui fino al 2030 non poteva che essere ciò che viene definito “il male del secolo”, ossia il tumore, insieme al diabete che aumenterà il numero dei decessi del 34%. Parliamo di quattro diverse tipologie di cancro, ma che presentano tutte gli stessi fattori di rischio, stiamo parlando di tumori orali, alla gola, alla vescica e alla prostata. Le cinque malattie invece che vedranno diminuire esponenzialmente i decessi, sono quelle che attaccano principalmente le zone in via di sviluppo per il fatto che in quei paesi l’accesso alle strutture sanitarie e mediche è molto più difficile rispetto ai paesi industrializzati e più forti economicamente, si tratta principalmente di diarrea, AIDS e cirrosi, ma anche tubercolosi, morbillo e malaria.
Guardando il rapporto Oms relativo al continente africano, possiamo vedere come purtroppo L’AIDS, seguita dalla polmonite, sarà ancora la prima causa di morte in Africa nel 2030 nonostante la diminuzione esponenziale dei morti dovuta al lento sviluppo di alcune regioni del continente. Queste due malattie insieme causeranno 2.4 milioni di decessi. Per quanto riguarda il cancro ai polmoni, a percentuale più alta si avrà nell’area del Pacifico, che causerà ben 1.2 milioni di morti, seguita dall’Europa con 440.000 decessi.
Fonte: WHO