La nostra umanità è destinata ad una catastrofica estinzione di massa.
Il pianeta Terra ormai non può più considerarsi un posto sicuro per ospitarci. A presagire il fatale avvenimento sarebbe stato il fisico teorico Stephen Hawking il quale, durante un dibattito all’Oxford Union, avrebbe esposto la sua oscura rivelazione che prevede la fine dell’umanità tra 1000 anni. Le paure del famoso cosmologo e fisico teorico britannico sarebbero alimentate dall’evolversi delle condizioni ambientali terrestri, che si avvicinano sempre di più all’apice della degenerazione. Ma il degenerare delle condizioni ambientali non sarebbe l’unica possibile causa dell’estinzione di massa alla quale l’umanità sembrerebbe essere destinata, perché, come lo stesso Hawking ha affermato, anche il progredire eccessivo dell’intelligenza artificiale e il rischio di eventuali guerre nucleari potrebbero costituirne un elemento decisivo.
Vi è dunque una vaga possibilità di salvarsi dal presunto fenomeno apocalittico? A questo proposito Hawking dà non poca importanza alla possibilità per la razza umana di migrare verso un nuovo pianeta più sicuro, ipotesi pienamente appoggiata anche dal magnate americano Elon Musk il quale, ricordiamo, in svariate occasioni ha proposto il suo “piano di fuga” dalla Terra verso Marte. Tuttavia, nel corso degli anni, non sono mancate le spedizioni mirate proprio alla ricerca di una nuova “casa” per la popolazione terrestre, in vista della fatidica estinzione di massa: nel 2009 la NASA ha inviato la navicella spaziale Kepler nello spazio proprio per perseguire questo scopo, ricercare un pianeta delle stesse dimensioni del pianeta Terra, orbitante in una zona abitabile attorno a una stella simile al Sole. Per “zona abitabile” (detta anche zona Goldilocks o Cintura verde) si intende una regione dello spazio la cui temperatura e la cui pressione offrono le condizioni necessarie per rendere possibile l’eventuale presenza di insediamenti umani.
Ma è di quest’anno la straordinaria notizia astronomica che in qualche modo ci lascia intravedere una luce di speranza per il nostro presunto futuro condannato: la scoperta di Proxima B, un pianeta extrasolare in orbita nella zona abitabile della stella Proxima Centaury. Il pianeta si trova a circa 4,2 anni luce dalla Terra, distanza che in termini “spaziali” indica un qualcosa di abbastanza vicino a noi, l’unica chance per assicurarci un futuro sicuro, sfuggendo così da quella catastrofica estinzione di massa dalla quale Hawking ha voluto metterci in guardia. Ma le ricerche non si fermano, secondo quanto detto da Stephen Hawking abbiamo 1000 anni per preparaci ad affrontare la presunta estinzione di massa alla quale andremo in contro. Non sprechiamo del tempo prezioso e seguiamo il consiglio da lui stesso datoci: “Guardate in alto, alle stelle, e non in basso ai vostri piedi”.