Una rete di sorveglianza virtuale: questa l’idea di JustWatch, l’app disponibile per Iphone e Android con cui segnalare situazioni di pericolo nella vostra città.
Le notizie di cronaca sono piene di racconti di crimini e reati in cui potrebbe capitare a chiunque di rimanere coinvolto. Come si può evitare di trovarsi in situazioni spiacevoli che minacciano la sicurezza personale? Facendo rete, ci suggeriscono gli sviluppatori dell’app JustWatch. Nelle nostre tasche portiamo uno strumento in grado di connetterci con tutti: il nostro smartphone. Perché allora non usarlo per avvisare i nostri concittadini, segnalando le zone potenzialmente pericolose?
L’interfaccia dell’applicazione, che è gratuita e completamente libera da inserzioni pubblicitarie, permette due tipi di azione. L’utente può partecipare in forma attiva, inviando segnalazioni geolocalizzate per avvertire di situazioni di pericolo, malcostume o per inviare richieste di aiuto. Inoltre si può partecipare in forma passiva, grazie alla possibilità di indicare le zone di interesse per le quali riceverà una notifica ogni volta che verrà effettuata lì una segnalazione. Tutte le segnalazioni riportano la posizione di invio, la data e l’ora, il nickname dell’utente che le ha generate, il carattere di urgenza della segnalazione (identificato dai colori giallo/arancione e rosso) e infine la descrizione dell’evento che l’utente stesso può personalizzare a suo piacimento.
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Abbiamo intervistato gli ideatori dell’app:
Com’è nata l’idea dell’app ?
L’idea nasce da quello che si legge sui giornali . Ci sono sempre più fatti criminosi e informazioni che mancano alla cittadinanza per difendersi dagli stessi; per esempio se parliamo di truffe agli anziani , è noto come l’inventiva dei malviventi tragga in inganno con metodiche simili un gran numero di persone , nello stesso luogo e in breve tempo. L’app vuole essere uno strumento di informazione rapida ed efficace che consenta agli utenti di informarsi vicendevolmente all’interno di un ambiente dedicato (l’app) , che non confonda le notifiche di sicurezza con altre, magari legati ad altri social o a gruppi di messaggistica, che spesso parlano di un po’ di tutto.
La fase di test ha coinvolto il quartiere Campidoglio di Torino: come è andata?
La fase di test in Campidoglio è in fase di continuo sviluppo, la Città di Torino ci ha concesso la possibilità di sperimentare in un luogo geograficamente contiguo. Prossimamente, sempre con la collaborazione di Torino Living Lab ( il progetto di Città di Torino, Fondazione Torino Smart City e Circoscrizione 4 per promuovere, sviluppare e testare nuove soluzioni innovative in un contesto reale) ci saranno iniziative per sensibilizzare ancor di più il download e l’utilizzo dell’app come strumento per “fare comunità” , creando una rete di cittadini virtuosi che si aiutano vicendevolmente.
Avete valutato la possibilità che alcuni utenti possano utilizzare l’applicazione in modo sbagliato, magari segnalando false situazioni per scherzo?
Il tema della veridicità delle informazioni scambiate è stato uno dei primi che abbiamo trattato, per evitare l’utilizzo improprio dell’app. Saranno gli utenti , con un meccanismo immediato di autovalutazione , a escludere quegli utenti ritenuti “fake”. Un algoritmo escluderà automaticamente coloro che saranno valutati negativamente dagli altri.
Nel complesso, in base ai feedback degli utenti, questa rete di segnalazione fa sentire i cittadini più tranquilli o più spaventati rispetto alla quantità di situazioni pericolose in cui potrebbero trovarsi?
Allo stato attuale non abbiamo ancora questo tipo di informazione, crediamo però che la massiccia diffusione dell’app la possa farla diventare lo strumento più adatto per diventare tutti più consapevoli delle aree a noi care e dei pericoli che possibilmente corriamo. Crediamo fortemente che le informazioni debbano correre velocemente per sentirci più a nostro agio nel luogo in cui viviamo, in cui lavoriamo o in cui gravitano i nostri cari. Speriamo che aumentando le informazioni i cittadini si sentano più “protetti” dagli altri e che i malviventi si sentano più controllati e quindi meno invogliati a compiere azioni criminose.
Pensate di rendere disponibile l’app su tutto il territorio italiano?
Già oggi JustWatch può essere scaricata da qualunque utente sul territorio Italiano, è chiaro che risulti molto più efficace dove è maggiormente presente , visto che inviare una segnalazione che non riceverà nessuno non ha alcuna valenza. Per questo siamo alla ricerca di nuclei , gruppi, associazioni che raggruppino un certo numero di persone che inizino ad utilizzare l’app, per girarci dei feedback sulla facilità di utilizzo e sulle sue funzionalità.
Un futuro aggiornamento potrebbe comprendere la possibilità di segnalazione di situazioni potenzialmente pericolose alle forze dell’ordine?
JustWatch nasce come app libera, per la comunicazione tra cittadini ; ad oggi qualsiasi agente di Forze dell’Ordine può iscriversi per ricevere le stesse segnalazioni che ricevono tutti gli altri. Non è esclusa nel futuro un’integrazione di qualche tipo, magari con una scala di utenza preferenziale. L’APP non vuole assolutamente sostituirsi alle Forze dell’Ordine , ma aiutarle nello svolgimento della propria attività semmai , come detto, interfacciandosi con loro.
Quali sono i vostri obiettivi futuri?
L’obiettivo della nostra startup è quello di diffondersi il più possibile in Italia, per poi trovare risorse per affacciarsi al mercato estero. Crediamo che il format sia applicabile a tutto il mondo avendo la tecnologia, le idee e la passione per far diventare JustWatch uno strumento necessario e per tutti.
Fonte: App JWatch