La rosa nera è un fiore che esiste davvero in natura e nasce solo ad Halfeti, un paesino della Turchia, ma oggi è a rischio di estinzione.
Siamo abituati a vedere rose dei più svariati colori, prodotte da fioristi o da chi si diletta con il fai-da-te, dal momento che il web abbonda di tutorial su come tingerle. Per questo possiamo essere indotti a credere che anche la rosa nera sia realizzata in modo sintetico, tramite una procedura che ne alteri la tonalità originaria. Ci troviamo invece di fronte ad una delle meravigliose eccezioni che la natura genera senza alcun intervento umano.
Questo affascinante fiore cresce soltanto ad Halfeti, un piccolo paesino della Turchia situato nella regione di Urfa. Questa zona ha una storia molto speciale, in quanto viene considerata una terra sacra da parte delle tre grandi religioni monoteistiche. Anche per la tradizione armena questo luogo è importante, in quanto si dice che il primo alfabeto armeno fu creato qui. Halfeti si trova precisamente lungo le sponde dell’ Eufrate ed è proprio la presenza del fiume a rendere il terreno adatto ad ospitare quest’unica varietà di rosa. In particolare, è il pH dell’acqua ad influenzare la pigmentazione dei petali.
Queste piante di germogliano, anche se in piccole quantità e soltanto per un breve periodo di tempo durante l’anno. La fioritura inizia in primavera e la colorazione dei petali non è costante, ma muta in contemporanea alla crescita del fiore, raggiungendo alla fine una tonalità estremamente vicina al nero. Quando la rosa nera sboccia infatti, i suoi petali sono in realtà di un color cremisi molto intenso, che si scurisce progressivamente fino alla completa maturazione del fiore, che si verifica in estate. La sua unica bellezza è il motivo per cui è anche conosciuto con il nome di Sposa Araba o Bellezza Araba.
In un primo momento si credeva che ad influenzare la crescita di questa specie particolare fosse semplicemente il clima. Così, quando nel 1990 la costruzione di dighe ordinata dal governo turco causò l’allagamento della vecchia città di Halfeti, gli abitanti costretti a trasferirsi a circa 10 chilometri di distanza portarono con sé parte delle coltivazioni di rose, con l’intento di ripiantarle nel nuovo villaggio. Ma il terreno, seppure non così lontano da quello originale, non era adatto. Le rose fiorivano ugualmente ma apparivano come semplici rose rosse, perdendo la capacità di scurire i loro petali durante la crescita. Per cercare di non perdere questa varietà unica, i coltivatori hanno perciò tentato di piantarle in serre più vicine al loro suolo di origine. La situazione però non è ancora risolta e il fiore della rosa nera si trova ora a serio rischio di estinzione.