Betelgeuse è una supergigante rossa ormai al termine del suo ciclo vitale. Secondo il direttore dell’INAF Massimo Turatto non c’è da preoccuparsi in merito ad una sua possibile esplosione.
IN BREVE
Betelgeuse è una stella classificata come supergigante rossa, appartenente alla costellazione di Orione, nonché sua seconda stella più luminosa, dopo Rigel. Questo la rende addirittura visibile ad occhio nudo nel cielo notturno.
Betelgeuse appartiene alla classe spettrale M1-2lab, il che la colloca in uno stadio avanzato del suo ciclo vitale. Viste le sue caratteristiche fisiche, vale a dire un raggio pari a 4,6 UA (circa 1000 volte il raggio del nostro sole), una superficie pari 135000 volte quella della nostra stella ed una massa maggiore di circa 15 volte, Betelgeuse ha quindi tutte le carte in regola per terminare il suo ciclo vitale con un’esplosione in supernova.
Secondo il direttore dell’INAF Massimo Turatto Betelgeuse potrebbe dare luogo ad un’esplosione notevole come le stelle di questa categoria. Il materiale della stelle viene espulso ad una velocità di circa trentamila chilometri al secondo e viene liberata una quantità enorme di energia. Per questo motivo, verosimilmente, potremmo vedere anche in pieno giorno un puntino luminoso. Dell’enorme mole della supernova dopo l’esplosione rimarrebbe una stella di neutroni, che in gergo viene definita pulsar.
In questo video dimostrativo, la NASA spiega come avviene l’esplosione di una supernova.
Per supernova si intende infatti un’esplosione che in un arco di tempo che oscilla tra alcune settimane e qualche mese emette una quantità di energia paragonabile a quella emessa dal sole durante la sua intera esistenza. Una supernova può essere innescata in due modi differenti: o tramite la ripresa delle reazioni di fusione nucleare all’interno del nucleo di una stella degenere i tramite il collasso su se stesso del nucleo di una stella massiccia, come nel caso di Betelgeuse. Per fare ciò è necessario che la massa della stella sia almeno 8-9 volte superiore a quella del sole.
Dopo un periodo di tempo sufficientemente lungo, le stelle di questo tipo si ritrovano infatti a fondere elementi di numero atomico sempre più pesante fino al ferro. Nel momento in cui l’energia prodotta dalle reazioni di fusione nucleare non riesce a contrastare la forza di gravità, la stella e il nucleo collassano su loro stesse.
Per quanto riguarda la fine del ciclo vitale della stella, il direttore Massimo Turatto afferma che l’esplosione di Betelgeuse non dovrebbe rappresentare un problema per il pianeta e per i suoi equilibri, poiché l’atmosfera del pianeta dovrebbe assorbire i raggi X e ultravioletti liberati dalla stella. Tuttavia nelle prime ore dopo l’esplosione ci sarebbero rischi per i dispositivi elettronici sempre a causa dei raggi X e ultravioletti.
Ad ogni modo non è dell’esplosione di Betelgeuse di cui dovremmo preoccuparci secondo il direttore, perché ci altre stelle più vicine a noi, in uno stadio abbastanza avanzato della loro vita.
Fonte
- Betelgeuse Star Braces for Crash with Strange Bar
NASA