La Luna, la vecchia signora che illumina le nostre notti, è molto più antica di quel che pensassimo. Ce lo dice un nuovo studio che ha analizzato campioni trasportati dalla missione Apollo 14 con una tecnica mai prima utilizzata su materiale lunare.
IN BREVE
No, non stiamo parlando della Juventus, bensì del nostro amato satellite. Però la Luna ha da sempre affascinato gli uomini, che le hanno dedicato poesie e storie. E sebbene sapessimo quanto essa fosse antica e duratura rispetto all’effimera vita umana, nessuno avrebbe mai pensato di definirla una vecchia signora. Eppure ora ce ne troviamo costretti, in quanto un nuovo studio pubblicato su Science Advances ci mostra come la formazione lunare sia avvenuta circa 100 milioni di anni prima di quello che le nostre misurazioni suggerissero. Questo porta la formazione della Luna a circa 60 milioni dopo la nascita del Sistema Solare. Insomma, il nostro satellite parrebbe essere molto vecchio, una vecchia signora che ha quasi l’età del Sole.
Questo fatto potrebbe sembrare inutile. Dopotutto, cosa cambia nel grande schema delle cose? A dir la verità, però, questo fatto cambia un po’ tutto. Misurare con esattezza l’età della Luna ci aiuta a porre limiti migliori (e quindi, di conseguenza, creare modelli migliori) sulla formazione del Sistema Solare. Proseguendo da questo, potremmo ricavare informazioni circa l’influenza della Luna sulla Terra, e come essa abbia giocato un ruolo importante (quanto importante è ancora da stabilire) nelle meccaniche che hanno portato alla nascita della vita su questo fazzoletto di Universo che chiamiamo casa.
In un altro articolo vi ho parlato della fascia di Kuiper, e di come la sua scoperta ci abbia aiutato a modellare meglio il nostro Sistema Solare. In quel caso ci siamo concentrati sulla visione d’insieme. Questa volta parleremo di qualcosa di più specifico, ovvero della teoria più accreditata riguardo la formazione del nostro satellite naturale.
Di naturale c’è, oltre al satellite, il disastro di proporzioni cosmiche che sembrerebbe aver portato alla genesi della nostra vecchia signora dei cieli. Si pensa (o meglio pensava, visti i nuovi sviluppi di cui stiamo parlando) che un proto-pianeta sia entrato in collisione con la proto-Terra, che a quei tempi era ancora una palla di magma colpita da decine di corpi minori. Pare che l’oggetto scontratosi con la Terra fosse di dimensioni comparabili a Marte. Potete immaginare da voi quanto l’impatto possa essere stato catastrofico. Le conseguenze non furono però affatto catastrofiche in quanto, dopo la collisione, dalla proto-Terra si staccarono dei detriti che, iniziando ad orbitare grazie alla forza di gravità, formarono la Luna, la vecchia signora regolatrice di maree. Senza quell’urto, le condizioni terrestri sarebbero state molto differenti, e probabilmente la vita come la conosciamo non si sarebbe formata.
Ora che sappiamo come si è formata, possiamo parlare della sua età.
Prima di questo nuovo studio, si pensava che la Luna si fosse formata circa 4,4 miliardi di anni fa.
Melanie Barboni e i suoi colleghi hanno utilizzato la molto accurata misurazione del decadimento dell’uranio presente negli zirconi lunari portati sulla Terra dalla missione Apollo 14 nel 1971, e i loro risultati sono diversi: ciò che hanno scoperto è che la Luna è tra i 40 e i 140 milioni di anni più vecchia, portando la sua età a 4,51 miliardi di anni. La sua formazione risalirebbe perciò a soli 60 milioni di anni dopo la formazione della Terra e del Sistema Solare.
Come detto in precedenza, questo dato è fondamentale per schiudere le meccaniche coinvolte nel Sistema Solare che hanno portato alla presenza della vita sulla Terra. Grazie a Melanie Barboni e colleghi, siamo un passo più vicini a spiegare come tutto è nato, e questo è esattamente ciò che rende la scienza un meraviglioso viaggio di scoperta.
Fonte
- Early formation of the Moon 4.51 billion years ago
Science Advances