Fubles è la dimostrazione di come la tecnologia sia sempre più a disposizione delle esigenze dell’umanità, infatti ora organizzare le proprie partite di calcetto è diventato semplicissimo e non comporterà più perdite di tempo.
IN BREVE
Dopo una settimana stressante passata a svolgere mansioni piene di responsabilità o a studiare a testa bassa sui libri, non c’è nulla di meglio che sfogarsi con del sanissimo sport. Meglio ancora se si è in compagnia, ad esempio facendo dello joking, lunghe passeggiate di gruppo oppure praticando il re degli sport di svago, ossia il calcetto (o calcio a cinque).
Non resta altro da fare che chiamare i propri amici, prenotare il campo, presentarsi ad un orario e in una data accessibili a tutti e giocare, ma puntualmente si ripete sempre la stessa storia, si arriva ad un’ora dalla partita e qualcuno non può partecipare per i più disparati motivi e perciò o si gioca in nove o si rimanda il tremendo supplizio alla settimana successiva. Per fortuna queste scene del terrore sono finite e non si presenteranno più, dato che ci corre in aiuto Fubles, ovvero il social network adatto ad organizzare al meglio le proprie partitelle.
Il calcio a cinque ha avuto origine in Uruguay nel 1930, quando il professore Juan Carlos Ceriani spinto dall’esigenza di far giocare a pallone i ragazzi in una palestra ne ideò la formula. L’obiettivo era dunque quello di ideare un gioco di squadra che potesse essere praticato anche al chiuso (magari sfruttando i diffusi campi da pallacanestro) e che ricordasse il calcio tradizionale. Col passare degli anni il gioco ebbe un prodigioso sviluppo e diffusione in Sud America, sopratutto in Brasile. Nel 1965 nacque ad Asuncion (Paraguay) il primo organismo internazionale per il governo di questo sport, cioè la Confederaciòn Sudamericana de Fùtbol de Salon. Quest’ultima, nello stesso anno, indisse il primo torneo continentale di calcio a cinque per squadre nazionali e non. Nel 1971 venne creata invece la FIFUSA (Federaçao Internacional de Futebol) a San Paolo (Brasile). A capo c’era Januàro D’Alèssio Neto, il quale traghettò lo sport verso la fama mondiale organizzandone il primo campionato del mondo, la cui finale venne disputata nel 1982 in Brasile davanti a 11000 spettatori, inoltre D’Alèssio lavorò per portare il grande evento del calcetto in Europa e nel 1985 la finale di un nuovo mondiale venne disputata in Spagna.
Nel frattempo la FIFA (Fédération Internationale de Football Association) si interessò molto a questo sempre più famoso sport, tanto da volerlo inglobare tra le proprie attività. Così nel 1989 a Rio de Janeiro si tenne la riunione della FIFUSA con l’intenzione di votare lo scioglimento della federazione e il confluire nella FIFA, ma la maggioranza votò contro dato che per quest’ultima il calcio a cinque doveva somigliare al gioco del calcio tradizionale, mentre per la seconda no.
Ad oggi esistono due organismi, la classica FIFA con la sua versione del calcetto e la PANAFUTSAL (Confederacion Panamericana de Futbol de Salon) che invece promuove il calcio a cinque originale, cioè quello nato in Sud America.
Cos’è Fubles?
Fubles è stato concepito e sviluppato da Giuseppe de Giorgi (che si trova alla guida del progetto) insieme ai suoi amici appunto per bypassare la faticosa organizzazione delle partite di calcetto. “Se compi un’azione per più di tre volte, è meglio creare un qualcosa che lo faccia al posto tuo”, è questa la motivazione che ha spinto questo team di ingegneri Italiani a creare un sito che presto avrebbe raggiunto un grande successo a livello anche internazionale. Infatti dopo aver spopolato in Italia arrivando attualmente a quasi 700000 utenti iscritti, circa 250000 partite realmente giocate e intorno ai 17500 centri sportivi coinvolti, la società ha deciso di esportare il loro metodo organizzativo anche in paesi esteri come Francia, Germania, Olanda, Spagna, Australia e altri ancora, ma nonostante il sempre più alto tasso di crescita in queste nazioni, l’Italia rappresenta ancora ben l’80% delle partite giocate tramite Fubles.
Fubles è molto semplice, innanzitutto, come in un qualsiasi altro social network, bisogna iscriversi aggiungendo le proprie informazioni (molto basilari, dunque non serve barare con delle notizie false su di se) e volendo anche un’immagine del profilo stile calciatori Panini. A questo punto si è pronti per iniziare, è possibile creare una nuova partita in un campo convenzionato inserendo data, luogo e costo della prenotazione della struttura, oppure partecipare ad una già esistente nel sito, iscrivendosi anche un’ora prima. In questo modo vengono accontentati sia chi non dispone del famigerato “decimo”, sia chi, viceversa, ha voglia di giocare, ma non dispone della giusta compagnia.
Le potenzialità di Fubles non sono però ancora terminate, infatti dopo il “fischio finale” è possibile stilare delle vere e proprie pagelle per ogni giocatore in modo da creare delle statistiche sulla partita appena giocata. Quest’ ultime finiranno sulla scheda tecnica degli utenti del social in questione, in modo che ognuno abbia un proprio voto di bravura. Questo sistema serve per dare la possibilità (non è obbligatorio) a tutti di giocare con persone del proprio livello, così che ogni partitella risulti avvincente e mai sbilanciata. Inoltre se qualcuno non si presenta al campo e non avvisa della propria assenza almeno quattro ore prima dell’inizio, può essere segnalato come “bidonaro“. Questo marchio identificativo ha l’obiettivo di escludere dal social tutti coloro che hanno la tendenza a non presentarsi agli appuntamenti presi, i quali vengono visti appunto come appestati e perciò evitati dagli altri giocatori. De Giorgi ha dichiarato che così facendo il sistema Fubles si auto-sostenta e permette agli utenti di non avere la fobia del “decimo mancante”.
Fonte
- Fubles
Sito Ufficiale