Argotec è un’azienda tutta Italiana che trae ispirazione dagli Argonauti, valorosi eroi della mitologia Greca alla ricerca del Vello d’Oro, affrontando le proprie attività di ricerca e sviluppo con la stessa motivazione e spirito di avventura.
IN BREVE
Nella zona industriale del Torinese, tra un capannone e l’altro, vi è situata un’azienda tutt’altro che normale, stiamo parlando di Argotec. A capo di questo promettente progetto c’è David Avino, il quale coordina un team di ingegneri e informatici molto preparato e molto giovane, l’età media all’interno della società è infatti di soli 29 anni, dato che l’amministratore delegato crede fortemente nella gioventù e nelle loro idee fresche e ricche di innovazione. Inoltre l’ambiente è decisamente moderno, non ci sono appunto cartellini da timbrare e la parola d’ordine è “buonsenso”, ognuno può entrare e uscire quando vuole, basta che vengano rispettate le scadenze. Dunque nello specifico di cosa si occupa questa italian engineering company? In generale all’interno di essa vengono pensati e sviluppati meccanismi utili alla “vita nello spazio“, da installare innanzitutto nella ISS (International Space Station) e in seguito nelle ipotetiche colonie Marziane del futuro o nelle navette per raggiungerle, si occupano inoltre di cibo spaziale e di altre importanti tecnologie come gli SSU (Small Satellite Unit), tra questi si distingue ArgoMoon un nano-satellite sviluppato insieme all’ Agenzia Spaziale Italiana (ASI), il quale verrà mandato nel profondo spazio per compiere analisi e esperimenti.
Uno dei settori più importanti e rivoluzionari a cui sta lavorando Argotec è sicuramente quello del cibo spaziale. Come tutti sanno oggi giorno gli astronauti che risiedono a bordo della Stazione Spaziale Internazionale non possono cucinare dato che una fiamma libera in assenza di gravità risulterebbe pericolosissima, sono dunque costretti a mangiare alimenti studiati e preparati negli Space Food System Laboratories della NASA. Quest’ultimi sono molto semplici, veloci da produrre, risultano estremamente nutrienti e sono studiati per essere consumati in assenza di gravità, ma il loro sapore non viene curato più di tanto visto che si pensa più all’aspetto tecnico dell’alimento. Argotec in realtà si occupa (insieme all’European Space Agency) anche dell’addestramento degli astronauti e proprio durante questi i futuri inquilini della ISS facevano domande riguardo cosa avrebbero mangiato nello spazio oppure se avrebbero potuto portare qualcosa di particolare con loro, ed è qui che Avino ha avuto l’intuizione ed ora è fermamente convinto che il menù spaziale è fondamentale quando si è a 400 km dalla superficie del proprio pianeta.
Proprio per l’importanza data all’alimentazione, Argotec ha allestito un food lab in cui vengono prodotte delle pietanze speciali per lo spazio, dunque sempre alimenti liofilizzati e sottovuoto per diminuirne il peso e trasportarli comodamente fino a destinazione dove verranno consumati, ma personalizzati per ogni astronauta, infatti ogni inquilino della ISS avrà un proprio menù realizzato appositamente in modo da aiutarli a sopportare meglio la distanza e a sentirsi un po’ più a casa loro. Questo progetto è piaciuto molto a livello internazionale, tanto che l’ESA, ha deciso di collaborare con Argotec per sviluppare risotti al pesto, lasagne, parmigiane, tiramisù e molte altre cibarie spaziali. I primi ad avere ottenuto lo speciale menù sono stati i due astronauti Italiani Samantha Cristoforetti e Luca Parmitano, i quali hanno collaborato per crearli consigliando anche delle proprie preferenze in ambito culinario, in seguito sono state elaborate pietanze anche per gli altri astronauti della Eupean Space Agency in base ai loro gusti.
Il food lab di Argotec non si è accontento di realizzare il cibo spaziale perfetto per ogni astronauta, ma si è voluto spingere oltre volendo portare anche il caffè (come fosse fatto in casa) all’interno della ISS. Per fare ciò la italian engineering company ha collaborato con Lavazza e nel giro di 18 mesi sono riusciti a realizzare la prima macchinetta per il caffè (funzionante a cialde) che riesce a lavorare in assenza di gravità. Le elevate pressioni che vengono sviluppate al suo interno (fino a 400 bar) insieme al sistema termico costituito da un riscaldatore elettrico permettono agli inquilini della Stazione Spaziale Internazionale di riprendere la concentrazione con della caffeina o di ristorarsi con delle bevande calde fatte sul momento che vengono dispensate in delle sacche apposite in modo da non far fluttuare via il tutto. La speciale tecnologia chiamata ISSpresso è in grado di erogare caffè espresso corto (30 ml) o lungo (60 ml), ma anche tè e infusi (120 ml), inoltre la macchinetta è anche dotata di un dispositivo che consente la pulizia della linea di erogazione del caffè.
L’italian engineering company Argotec guarda dritto verso un futuro sempre più prossimo, nel quale i viaggi spaziali all’interno della nostra galassia saranno all’ordine del giorno e, grazie alle loro attività di sviluppo e ricerca, forse andare da un pianeta all’altro non sarà un’esperienza troppo extraterrestre.
Fonte
- Argotec
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