Edmodo è una piattaforma e-learning ideata da due professori Statunitensi, in grado di modificare e migliorare il metodo di insegnamento tradizionale, puntando a spostare le classi delle scuole primarie e secondarie nella rete internet.
IN BREVE
La scuola è una parte fondamentale della società moderna, luogo in cui fin da piccoli si viene abituati a ragionare e ad imparare insieme ad un maestro e poi ad un professore, in modo da arricchire il proprio bagaglio culturale ed arrivare all’età adulta essendo in grado di avere una capacità di pensiero adatta al mondo che ci circonda. I metodi di insegnamento utilizzati fino a dieci anni fa (o anche fino ad oggi in alcune scuole) iniziano però ad andare stretti nel nostro presente sempre più smart e veloce ed è per questo che anche l’istruzione si sta evolvendo, puntando dritta verso l’infinito pozzo di conoscenza che è internet. L’uso di smartphone, tablet, pc, lavagne elettroniche , accompagnate dalla rete wi-fi degli istituti e delle proprie abitazioni permettono agli studenti di andare oltre al proprio libro di testo consigliato dal docente e di espandere il loro orizzonte attingendo materiale online. Come tutti ben sanno però l’assoluto protagonista dell’era dell’informazione (che attualmente stiamo vivendo) è proprio la disinformazione, è capitato a tutti infatti di leggere in rete articoli derivanti da fonti non verificate o addirittura senza di esse e/o di imbattersi nelle celeberrime notizie false. Per sconfiggere questi terribili demoni si può comunque chiedere aiuto alla figura del professore (per lo meno quando si è ancora alunni) il quale attraverso la sua competenza e esperienza, oltre che agli studi universitari e non, è in grado di destreggiarsi in internet consigliando ai suoi alunni cosa leggere e cosa no. Ma nel momento in cui lo studente si trova a casa dopo le lezioni oppure è periodo di vacanza, e gli sorgesse un dubbio al quale un libro di testo non saprebbe rispondere, come potrebbe placare la sua curiosità senza incappare nei “pericoli” nascosti di internet? Proprio per risolvere questo problema e per creare una connessione diretta tra studente e professore, due docenti del distretto scolastico di Chicago, ossia Nic Borg e Jeff O’Hara, hanno ben pensato di creare Edmodo.
Edmodo è uno strumento tanto semplice quanto rivoluzionario nel mondo dell’istruzione, si tratta essenzialmente di un social network che funge pure da piattaforma e-learning, nel quale possono iscriversi insegnanti, alunni (provenienti da scuole di primo e secondo grado) e anche genitori, attraverso il quale si può ricreare una classe online attiva 24 ore su 24. È immediato l’elemento innovativo di questo modo di “fare scuola”: innanzitutto professori e studenti hanno sempre un canale comunicativo molto intuitivo e veloce che li congiunge, in modo da poter domandare e eventualmente ottenere risposte in pochi minuti (dipende dalla disponibilità del prof), in secondo luogo il docente di scuola primaria o secondaria che sia può ogni volta che vuole integrare materiale aggiuntivo alle lezioni tenute magari la mattina stessa per migliorare l’apprendimento in generale, possono infatti essere condivise immagini, articoli,grafici e molto altro e infine le persone possono costantemente confrontarsi tra loro anche al di fuori degli istituti. Quest’ultimo aspetto non è da sottovalutare, infatti gli alunni possono entrare in contatto tra loro in maniera rapida e generare gruppi di studio virtuali per aiutarsi l’un l’altro e velocizzare l’apprendimento, inoltre anche i docenti possono consultarsi a vicenda per discutere della modalità d’insegnamento, delle prove scritte, degli orali e magari arrivare a migliorare col tempo il sistema scolastico di una nazione.
Il social learning Edmodo è molto intuitivo e interattivo, assomiglia sotto certi aspetti alla creatura di Mark Zuckemberg, ossia Facebook, è infatti basato su un sistema di amicizie e ognuno ha la propria bacheca personale sulla quale è possibile condividere quello che si vuole rimanendo però in ambito istruttivo. Una funzione fondamentale è quella di poter creare dei gruppi, in particolare un docente può aprirne uno, che può essere chiuso o meno, e invitare tutti i suoi studenti ricreando in questo modo la propria classe online. Possono addirittura parteciparvi i genitori (iscritti come tali), i quali possono vigilare attentamente sui contenuti condivisi dal docente in questione e, cosa più interessante, avere l’opportunità di tornare a sedersi sui banchi di scuola (questa volta virtuali) e imparare nozioni nuove o rinfrescare quelle già acquisite in passato insieme ai propri figli, attraverso il materiale condiviso.
Edmodo è sotto tanti punti di vista un’idea molto semplice, ed è proprio questa importante caratteristica che ha fatto e fa innamorare professori e studenti di tutto il mondo a questa piattaforma e-learning, portandolo ad avere un tasso di crescita elevatissimo, infatti nel 2010 si contavano circa un milione di iscritti, mentre ad oggi ce ne sono più di 85 milioni con 400.000 scuole coinvolte sparse in 190 nazioni diverse. La traduzione del social in Italiano è avvenuta solo nell’agosto del 2015 e da allora anche le classi del nostro paese sono potute diventare digitali e dunque più smart potendo usufruire delle 600 milioni di risorse approvate e condivise dagli insegnanti. Inoltre grazie all’apposita app scaricabile su sistemi Android, IOS e Windows è possibile portare sempre con se il social network nel proprio smartphone ed avere dunque la risposta ai propri dilemmi a portata di mano ovunque.
Questo social network è un mattone fondamentale per la costruzione di un nuovo metodo di insegnamento, dove alunni e docenti sono direttamente collegati tra loro in maniera rapida. Il materiale scolastico può essere condiviso istantaneamente e non saranno più necessarie fotocopie, disegnini mal riusciti sulla lavagna e forse addirittura i libri di testo, andando ad abbattere costi, consumi e l’inquinamento che ne deriva. Le potenzialità di Edmodo sono vastissime e magari sarà il punto di partenza per il futuro, dato che esso a sua volta parte proprio dalle scuole, dove ora gli alunni verranno anche abituati a destreggiarsi abilmente in internet.
Fonte
- Edmodo
Sito ufficiale