Yōichirō Nambu (a sinistra), Holger Bech Nielsen (al centro) e Leonard Susskind (a destra) scoprirono, indipendentemente l’uno dagli altri, che le intuizioni di Gabriele Veneziano potevano essere descritte tramite le vibrazioni di stringhe monodimensionali. Sono per questo considerati, insieme al fisico italiano, i padri fondatori della teoria delle stringhe.