Il macaone è un insetto lepidottero, o più comunemente una ‘’farfalla’’. La sua colorazione sgargiante le permette di essere riconosciuta come una delle farfalle più belle presenti anche in Italia. Lo stesso bruco che ne costituisce lo stadio larvale ha una livrea intensamente colorata.
IN BREVE
Il macaone, il cui nome specifico è Papilio machaon, è un lepidottero appartenente alla famiglia Papilionidae. Fu Linneo ad attribuire a questa farfalla il nome di macaone, termine che nella Grecia antica rappresentava un personaggio mitologico, il figlio di Asclepio ed Epione, fratello di Podalirio. Macaone era uno dei pretendenti di Elena e morì nella guerra di Troia. Questa farfalla si ritrova un po’ in tutto il mondo, in particolare nei prati e nelle paludi europee, nelle aree asiatiche più temperate, in Giappone, nelle regioni artiche o subartiche di Canada e Stati Uniti e anche in Gran Bretagna, sebbene qui sia piuttosto raro. In Italia il macaone è stato ritrovato nel bergamasco, nel leccese, nel parco regionale dell’Aveto e sull’appennino tosco-emiliano anche oltre i 1400 m.
Crescita e sviluppo: il bruco
Il macaone depone le sue uova su una pianta, detta nutrice, sulla quale si svilupperanno le stesse. Le uova sono molto piccole e dalla colorazione aranciata. Subito prima della fuoriuscita della larva le uova diventano nere. Per uscire dall’uovo, il macaone cresciuto usa il suo apparato boccale per degradare e ingerire la parete dell’uovo, prima fonte di nutrimento ricca di grassi e proteine. Il bruco che fuoriesce dall’involucro dell’uovo è molto scuro, quasi nero, lungo pochi millimetri e presenta delle piccole spine sul dorso. Cresce sulla pianta nutrice nutrendosene e affronta solitamente 4 mute prima di assumere la sua colorazione azzurra-verde che sul dorso presenta anelli neri punteggiati di arancione. Già in questo stadio i colori del macaone sono assolutamente unici e sgargianti, l’opposto di quanto accade per le farfalle trasparenti Greta oto. Dopo aver raggiunto la maturità, fino a un massimo 6 cm di lunghezza, si impupa nella crisalide.
La crisalide: la metamorfosi del macaone
La pupa, che nello specifico ambito dei lepidotteri prende il nome di crisalide è uno stadio che si manifesta nel corso dello sviluppo post-embrionale degli insetti olometaboli precedendo lo stadio di adulto. Questi comprendono tutti gli insetti in cui la larva che schiude dall’uovo è molto diversa dall’adulto e strutturalmente molto più semplice. La pupa si presenta abbastanza simile all’adulto perché vi si riconoscono gli elementi morfologici tipici dell’adulto: è suddivisa in capo, torace e addome, possiede le antenne, l’apparato boccale, le zampe e le ali. Per impuparsi, il bruco smette di nutrirsi e comincia a secernere un liquido semitrasparente di colore verde. Trovato il punto più adatto per impuparsi, il bruco tesse un reticolo di seta a livello dell’estremità inferiore del corpo assieme a una sorta di cintura che permette di sostenerne anche la parte superiore. Il macaone, infine, effettua l’ultima muta e si trasforma in crisalide. Questa è verde-bruna all’inizio ma ben presto si fa trasparente e lascia trasparire le ali della farfalla. La metamorfosi, nella sua durata, varia a seconda della stagione, e può impiegare dai 10 giorni ai diversi mesi. La farfalla adulta possiederà una apertura alare massima di 8 cm. I bruchi si nutrono di Apiaceae, una famiglia di piante dicotiledoni fra cui il finocchio e la carota, ma anche di prezzemolo o ruta. Possiedono un paio di ghiandole a forma di corno a comporre un organo chiamato osmeterium, che può essere estroflesso ed emettere un odore repellente provocato dall’acido butirrico che viene secreto e che vuole tenere lontani i predatori. In questo modo la preda non viene vista come troppo ‘’invitante’’.
Il comportamento
Gli adulti, oltre a possedere una apertura alare relativamente ampia e colori sgargianti che ne dipingono le ali, mostrano un comportamento piuttosto interessante. Il maschio tende a difendere attivamente il proprio territorio. Inoltre, il macaone come molte altre farfalle presenta il comportamento del butterfly hilltopping, per cui cerca di volare sopra il punto più alto del terreno in cui si trova. Si tratta di un comportamento di localizzazione del compagno facilmente osservabile in molti insetti tra cui farfalle, libellule, bombi, vespe, scarabei e mosche . Gli studi hanno dimostrato che anche lievi differenze di elevazione su un terreno pianeggiante possono innescare un comportamento simile, così come una improvvisa fioritura di fiori dalle modeste dimensioni o la presenza di alberi a fusto molto alto. L’effetto che consegue è la concentrazione presso la sommità di alcune colline di questi insetti, il che rende questi luoghi a priorità di conservazione.
Fonte
- Evolution of the Papilio machaon species group in western Canada (Lepidoptera: Papilionidae)
ResearchGate