La Posidonia oceanica è una fanerogama marina. È una specie endemica del mar Mediterraneo in cui costituisce una comunità climax, comunità in cui è espresso il massimo livello di sviluppo e complessità che un ecosistema può raggiungere.
IN BREVE
Indice
LE FANEROGAME MARINE
Le fanerogame sono piante superiori (angiosperme) che formano praterie stabilendosi in habitat a fondi mobili lungo le coste, le baie e gli estuari. Le fanerogame marine si sono evolute da piante superiori terrestri che hanno conquistato l’ambiente marino circa 120 milioni di anni fa. I primi fossili di Posidonia risalgono all’epoca del Cretaceo. Le fanerogame sono piante che hanno colonizzato l’ecosistema marino in seguito ad adattamenti di acclimatazione alle acque salmastre e poi alla completa immersione nelle acque marine. Ci sono varie tesi che dimostrano la migrazione all’ambiente marino delle piante terrestri; la tesi più attendibile è quella di Den Hartog secondo cui alcune piante terrestri si sono evolute con alte capacità di immersioni in acque salate. Dopo lo sviluppo dell’impollinazione queste piante, dopo lo sviluppo dell’idrofilia e l’abbandono dell’anemofilia (impollinazione per mezzo del vento), si sono completamente adattate alla vita in ambiente acquatico.
Distribuzione
Al mondo esistono 58 specie di fanerogame marine; più della metà di quest’ultime occupano le coste dell’Australia. Le 58 specie esistenti appartengono a 13 generi diversi, il 55% delle specie è costituito dai generi Halophila, Zostera e Posidonia. I generi si distinguono soprattutto per il tipo di habitat e clima che occupano: Amphibolis, Zostera, Pseudalthenia, Phyllospadix, Heterozostera e Posidonia occupano i mari temperati; Cymodocea, Enhalus, Halophila, Thalassia, Halodule, Syringodium e Thalassodendron occupano i mari tropicali. Le praterie di fanerogame sono caratterizzate dalla presenza di un’unica specie (monospecifiche) o di più specie (plurispecifiche). Le praterie possono estendersi nella zona intertidiale (tratto di costa tra il più alto e il più basso livello di marea) ma si sviluppano principalmente da 0 fino a 40 metri di profondità. Nelle zone particolarmente luminose possono raggiungere anche i 60 metri di profondità. I fattori che influenzano la distribuzione delle fanerogame sono la luminosità, la salinità, l’esposizione all’aria, struttura dei fondali, quantità di nutrienti e di inquinanti che ne contrastano la crescita. In generale, le fanerogame marine occupano tutte le aree costiere del mondo, eccetto le coste antartiche.
Caratteristiche morfologiche
Le fanerogame marine presentano le stesse caratteristiche di una pianta terrestre; si può differenziare la pianta in radici, fusto (chiamato rizoma) e foglie. Essendo piante acquatiche hanno sviluppato adattamenti all’ambiente marino: traggono nutrienti dal mezzo salino in cui vivono, hanno forti sistemi di ancoraggio per contrastare il moto delle onde, presentano un sistema di impollinazione idrofilo (svolgono l’intero ciclo vitale in mare), competono con gli altri produttori primari marini (le alghe). Le fanerogame hanno la capacità di moltiplicarsi per riproduzione sessuata attraverso la fecondazione di fiori, la maturazione di frutti e la produzione di semi.
LA POSIDONIA OCEANICA
Il genere Posidonia comprende 9 diverse specie. La Posidonia oceanica è una specie endemica del mar Mediterraneo, le altre specie occupano le coste australiane. La distribuzione mondiale della Posidonia suggerisce che le specie derivano tutte da un unico antenato comune. Questa pianta marina occupa ambienti con oscillazioni termiche più o meno comprese tra 11°C e 29°C, salinità elevate, una forte luminosità ambientale (trasparenza delle acque) ed una buona ossigenazione delle acque litorali costituendone così un prezioso bioindicatore. La presenza di una prateria di Posidonia oceanica è indice di buone condizioni chimico-fisiche e biotiche delle acque costiere.
Negli ultimi anni il forte impatto antropico e l’inquinamento hanno causato un intorpidimento delle acque marine e la conseguente minore penetrazione della luce solare. Le praterie di Posidonia sono sempre più regredite perché fortemente minacciate da attività antropiche come: ancoraggi; pesca a strascico;il sovrappascolo di ricci e pesci erbivori determinato dall’eccesiva attività di pesca dei lori predatori; la competizione con alghe tropicali (come la Caulerpa taxifolia e la Caulerpa racemosa) accidentalmente immesse in Mediterraneo che presentano una crescita rapidissima e stanno man mano soppiantando la Posidonia oceanica.
Caratteristiche morfologiche
La Posidonia oceanica, come tutte le fanerogame marine, ha un apparato radicale, un fusto (rizoma) e le foglie. I rizomi sono fusti modificati che possono crescere in orizzontale (rizomi plagiotropi) oppure in verticale (rizomi ortotropi). Da ciascun rizoma si diparte un fascio fogliare composto da 5-10 foglie larghe 7-11mm e lunghe 40-120 cm. All’interno dello stesso fascio le foglie si organizzano in una tipica disposizione a ventaglio in cui le foglie più lunghe e vecchie sono quelle esterne mentre quelle più corte e giovani sono interne. Le foglie hanno un accrescimento che procede dal basso verso l’alto e dall’interno verso l’esterno. Le foglie di P. oceanica hanno una base e un lembo fotosintetizzante separati da una linea denominata ligula; in corrispondenza della ligula, durante il periodo autunnale, le foglie si staccano. La quantità di foglie può essere tale da essere spiaggiata formando banchine di foglie chiamate banquettes. La banquette crea un habitat unico colonizzato da molte specie di invertebrati, in particolare crostacei.
La riproduzione può essere sia per via sessuale che per via asessuale. La riproduzione asessuale è rappresentata da un processo detto stolonizzazione per cui da un rizoma orizzontale (plagiotropo) possono originarsi altri rizomi sia verticali (ortotropi) che orizzontali, portanti ciuffi. I ciuffi presentano le foglie più vecchie e lunghe verso l’esterno. La riproduzione vegetativa per frammentazione dei rizomi trasportati dal moto ondoso è il principale metodo di riproduzione della specie. La riproduzione sessuale, piuttosto rara e geograficamente localizzata nel bacino orientale del mar Mediterraneo, risulta favorita dalle elevate temperature della zona e porta alla formazione di frutti ovoidali commestibili, chiamati olive di mare, che presentano un pericarpo poroso e ricco di sostanze oleose che ne permettono il galleggiamento. Dall’apertura del pericarpo si ha la fuoriuscita del seme. L’infiorescenza avviene nel periodo autunnale dove sono visibili i fiorellini bianchi.
Una caratteristica della Posidonia oceanica è la formazione di matte, un blocco di sedimento creatosi da un compatto intreccio di rizomi e detriti vegetali. La matte è formata da rizomi, detriti, radici, sabbia e foglie in decomposizione. In seguito al seppellimento dei rizomi con l’accumulo di sedimento si crea una struttura “a terrazza” che prende il nome francese di matte. Tale processo permette lo sviluppo continuo del rizoma verticale (ortotropo) così da esporre la pianta alla luce mentre sono seppelliti per sedimentazione i rizomi basali. La matte inspessendosi porta la prateria ad innalzarsi sino, in alcuni casi, a farle raggiungere la superficie del mare. La velocità di crescita della matte dipende dall’accrescimento della pianta e dall’idrodinamismo. In aree molto riparate la matte può creare delle vere e proprie barriere naturali, mentre in aree molto esposte la matte viene continuamente erosa con conseguente morte della prateria. Considerando che 1 metro di matte ha bisogno di più di 100 anni per formarsi, si intuisce facilmente la gravità di ogni cm di prateria perso.
Biodiversità
La prateria di Posidonia oceanica, il posidonieto, è una delle biocenosi più caratteristiche presenti nel bacino del mar Mediterraneo. La biocenosi è un insieme di organismi vegetali e animali la cui struttura corrisponde alle condizioni medie ambientali ed i cui individui sono legati da rapporti reciproci. La Posidonia oceanica, così come le fanerogame marine in generale, sono sede di ricca biodiversità e hanno la capacità di creare veri e propri ecosistemi, motivo per cui è definita ecosystem engineer. Tra gli organismi che occupano questi sistemi possono distinguersi organismi detritivori che vivono al di sotto delle foglie in decomposizione; organismi filtratori come lo spirografo (Sabella spallanzanii) o pascolatori come i ricci di mare; fauna della matte composta sia da organismi sessili (idrozoi, briozoi, policheti) che vagili (molluschi, crostacei); organismi mobili e fissi che vivono tra i rizomi; organismi mobili e fissi che vivono in corrispondenza delle foglie.
Tra gli organismi nectonici è caratteristico il pesce ago, il pesce pavone (Thalassoma pavo), la donzella (Coris julis), la castagnola (Chromis chromis), la salpa (Salpa salpa), l’ombrina (Umbrina cirrosa). Tra le varie specie di animali ci sono anche cefalopodi, gasteropodi che si cibano della parte apicale delle foglie, spugne, crostacei e briozoi che crescono sulle foglie. Oltre alle specie che colonizzano le praterie, la Posidonia è un luogo ottimale per la crescita di giovanili per due principali ragioni: l’abbondanza di materia organica e la possibilità di riparo tra le foglie.
PERCHÉ SONO IMPORTANTI LE FANEROGAME?
Le fanerogame marine sono importanti dal punto di vista ecologico. Le praterie sono fonte di cibo e protezione per molte specie anche in via di estinzione (ad esempio le tartarughe); sono ricche di biodiversità; hanno un’elevata produzione primaria; forniscono le reti trofiche di carbonio, azoto e fosforo; stabilizzano i fondali e migliorano la qualità dell’acqua. Le piante acquatiche sono principalmente un’importante fonte di sostanze organiche e ossigeno. Le fanerogame marine sono considerate degli ecosystem engineers per la loro capacità di costruire ecosistemi ricchi di biodiversità.
L’importanza della Posidonia oceanica
Il posidonieto è definito comunità climax del mar Mediterraneo. Tale definizione indica il massimo livello di sviluppo e complessità che un ecosistema può raggiungere. Le praterie di Posidonia oceanica ospitano fino a 350 specie diverse tra pesci, cefalopodi, gasteropodi, echinodermi, bivalvi, tunicati. La Posidonia oceanica ha un ruolo di rilevante importanza in quanto: è la principale fonte di ossigeno in ambiente marino: sono prodotti circa 20 L di ossigeno al giorno ogni m² di prateria; produce biomassa; contrasta la forza delle correnti e delle onde prevenendo l’erosione costiera; le banchine di foglie, le banquettes, non sono sporcizia ma proteggono il litorale dalle mareggiate e dalla conseguente erosione; è fonte di cibo e rifugio per la fauna natante; è un luogo di riproduzione e di nursery per numerose specie di pesci. Inoltre la sua caratteristica di elevata produzione primaria rende l’ecosistema delle praterie di P. oceanica in grado di sequestrare grandi quantità di carbonio e quindi grandi quantità di anidride carbonica dall’atmosfera, riuscendo così ad ossigenare notevolmente le acque costiere.
Fonte
- Posidonia oceanica
ASPIM