I nudibranchi sono molluschi gasteropodi dell’ordine Opisthobranchia. I nudibranchi sono caratterizzati da varie e affascinanti colorazioni e dall’evoluzione di particolari sistemi di difesa in seguito alla perdita della conchiglia durante lo stadio adulto.
IN BREVE
I nudibranchi: generalità
I nudibranchi appartengono al phylum Mollusca e all’ordine Opisthobranchia. Gli opistobranchi (da opisten = posteriore e branchion = branchie) sono ermafroditi e presentano un’unica gonade detta ovariotestis: la fecondazione è interna e avviene tra individui che possono assumere all’occasione il ruolo di femmina o maschio. Dalle uova schiudono larve provviste di conchiglia (veliger) che passano dalla vita planctonica alla vita adulta bentonica. Nella forma adulta la conchiglia regredisce o scompare completamente, i nudibranchi ne sono completamente privi. In assenza di conchiglia i meccanismi di difesa si basano sul mimetismo e la colorazione vivace. Colori e disegni vistosi sono segnali di pericolo per i possibili predatori. I nudibranchi, non potendo proteggersi con la conchiglia, hanno sviluppato particolari meccanismi di difesa: alcune specie si cibano di idrozoi e trasferiscono i cnidoblasti attivi delle loro prede sulle proprie appendici corporee divenendo a loro volta urticanti oppure utilizzano le spicole calcaree o silicee delle spugne di cui si cibano per rendersi particolarmente indigeste.
Distribuzione e habitat
I nudibranchi popolano tutti i mari e oceani del pianeta, dai mari più freddi ai mari temperati e tropicali. Vivono in acque salate ma alcune specie sono presenti anche in acque salamastre. Nessun nudibranco vive in acque dolci. I nudibranchi tollerano qualsiasi profondità ma la maggior parte delle specie vive in acque calde e poco profonde. I nudibranchi sono animali bentonici, vivono a stretto contatto con il fondo o fissati ad un substrato solido. Fanno eccezione i nudibranchi appartenenti al genere Glaucus, i quali galleggiano subito al di sotto della superficie marina e i nudibranchi pelagici Cephalopyge trematoides, i quali nuotano in colonne d’acqua, e Phylliroe bucephalum.
Caratteristiche dei nudibranchi
Il termine nudibranchia deriva dal latino nudus e dal greco brankhia e significa “con le branchie nude”. I nudibranchi sono dotati di corpo a simmetria bilaterale, morbido e flessibile e lo stato adulto è privo di conchiglia, la quale viene persa durante la fase larvale. Quando il dorso è sprovvisto di conchiglia prende il nome di noto o notum. Ai lati del corpo molte specie presentano dei parapodi con funzione natatoria (nelle specie pelagiche). I molluschi gasteropodi sono dotati di una cavità palleale all’interno della quale sono presenti branchie chiamate ctenidi. I nudibranchi sono sprovvisti di tali strutture poiché la respirazione è cutanea. Per aumentare l’efficienza della respirazione molte specie hanno sviluppato sul dorso delle strutture dette cerata (ceras al plurale) per aumentare la superficie corporea. Queste sono utili non solo per la respirazione ma hanno anche scopo difensivo, negli Eolidi i ceras sono muniti di cnidosacchi, organi di raccolta delle nematocisti di cnidari di cui i nudibranchi si nutrono. In altre specie a respirazione branchiale le branchie secondarie circondano l’ano. Nei diversi ordini le branchie cambiano struttura e posizione. Il sistema circolatorio è piuttosto semplice, ed è costituito da un cuore con un solo atrio che pompa il sangue lungo un aorta dorsale.
Sono dotati di una bocca posta anteriormente mentre l’ano può essere in posizione postero-dorsale o laterale. La bocca, come in tutti i molluschi, è munita di una radula, un nastro chitinoso ricoperto da varie file di dentelli duri e ricurvi che poggia su una base cartilaginea. La morfologia della radula è strettamente dipendente dal tipo di alimentazione e dal tipo di preda, i nudibranchi possono essere: zoofagi, si nutrono di animali o dei loro prodotti; monofagi, si nutrono di una sola tipologia di preda (per questo motivo alcuni nudibranchi sono legati a ben definiti microambienti da cui non si allontanano mai). Sono abili nell’ingerire i Celenterati, come meccanismo di difesa alternativo alla conchiglia inglobano le cellule urticanti delle meduse (cnidoblasti) e le trasferiscono intatte sulla superficie del loro copro nelle cnidosacche, dove saranno utilizzate come arma difensiva. Glaucus atlanticus si nutre di Physalia physalis, altre specie si nutrono di spugne e sono gli unici animali a non essere danneggiati dall’ingestione delle spicole dei poriferi.
Caratteristica comune a tutti i nudibranchi è la presenza di due antenne sulla porzione antero-dorsale del corpo. Queste strutture sono chiamate rinofori (che significa portatore di naso), non sono organi olfattori ma vengono utilizzati per raccogliere informazioni sull’ambiente circostante attraverso il contatto diretto con esso (funzione tattile) e per percepire i movimenti dell’acqua. I nudibranchi, come tutti gli opistobranchi, sono ermafroditi, portano le due aperture genitali sul lato destro del corpo. Le uova vengono poi rilasciate da ciascun individuo avvolte in un nastro di muco che viene fatto aderire al fondale o alla preda di cui si nutrono abitualmente creando un caratteristico disegno a spirale. Dall’aspetto dell’ovatura è possibile risalire alla specie che l’ha deposta poiché forma e colore sono specie-specifici. Le capsule ovigere e il cordone ovarico è tipico di ogni sottordine di Nudibranchi, ed è mediamente costituito da 5-20 uova.
Le principali specie di nudibranchi del Mar Mediterraneo
Nel Mediterraneo sono presenti oltre 230 specie di nudibranchi, raggruppate in quattro sottordini con aspetti morfologici diversi: Doridina (oltre 120 specie), Aeolidiina (circa 70 specie) Dendronotina (circa 30 specie), Arminina (10 specie). Di queste, circa 60 specie sono endemiche, si possono trovare cioè solo nel Mar Mediterraneo. La Peltodoris atromaculata, comunemente “vacchetta di mare”, si incontra spesso sulla spugna Petrosia ficiformis di cui si ciba. Flabellina e Cratena, specie comunissime lungo le nostre scogliere a pochi metri di profondità, si nutrono di idrozoi. L’ arminino ianolo (appartenente alla famiglia degli arminini) è l’unico rappresentante del suo genere nel Mar Mediterraneo, si ciba prevalentemente di briozoi. Le sue ovature sono di colore rosa, in cordoni a forma di festoni.
Curiosità
Due generi di nudibranchi descritti da Haneda nel 1985, Plocamopherus e Kalinga, sono provvisti di bioluminescenza. I molluschi opistobranchi sono molto studiati perché sono produttori di molti metaboliti secondari e sostanze repellenti usate a scopo difensivo che interessano molto la ricerca biomedica. Dalla specie Hexabranchus sanguineus nei primi anni ’80 è stata estratta una molecola denominata ulapualide A, in grado di inibire la crescita della Candida albicans e la proliferazione di cellule leucemiche.
Fonte
- Nudibranchi del Mediterraneo
Reserchgate