La filantropia e il mecenatismo sono concetti che interessano i mezzi e le finalità adottati per la promozione di attività culturali e sociali, volti sia al benessere del singolo individuo che a quello dell’intera società. Al giorno d’oggi, la filantropia e il mecenatismo stanno prendendo sempre più piede, e questo processo è dovuto in parte all’utilizzo sempre più frequente di internet su larga scala che fa in modo che le informazioni relative alle diverse iniziative si diffondano molto rapidamente.
IN BREVE
Indice
FILANTROPIA E MECENATISMO: COME FINANZIARE I PROPRI PROGETTI?
Volete finanziare i vostri progetti? Parlatene con un mecenate. Sembra uno slogan pubblicitario, ma la verità è che negli ultimi vent’anni il settore della filantropia ha conosciuto un trend di sviluppo a crescita costante, sia in termini di volumi d’investimento, sia di strategie e affinamento di competenze. Oggi il 36% delle donazioni a livello mondiale è di filantropi, come riporta il recente studio Wealth_X_UHNW_Philanthropy_2022, fonte autorevole di settore. E la sorpresa più grande la offre il mondo digitale, perché il potere comunicativo della rete elimina ogni ostacolo e barriera nel confronto fra progetti specifici, e nel collegamento tra filantropi e mecenati con organizzazioni sociali e culturali, in ogni angolo del pianeta.
Filantropia e mecenatismo: una relazione generosa
Ma perché la generosità di mecenati e filantropi ricopre un ruolo così significativo nelle sfide di società sempre più complesse? E quali sono i comportamenti più frequenti dei mecenati e filantropi? E soprattutto, come possono operatori culturali e sociali interagire in modo ottimale con loro?
A queste e a molte altre domande risponde in modo innovativo “La relazione generosa. Guida alla collaborazione con filantropi e mecenati” (Franco Angeli Editore 2021) il primo manuale completo dedicato all’interazione fra soggetti della società civile, scritto da Elisa Bortoluzzi Dubach – docente universitario in Italia e in Svizzera e consulente di relazioni pubbliche, sponsorizzazioni, fondazioni. Per mecenati, consiglieri di fondazione, amministratori delegati di aziende nazionali e internazionali, governi e amministrazioni pubbliche – e da Chiara Tinonin, consulente di fondazioni e organizzazioni no profit in ambito artistico e culturale. Il volume espone i risultati di varie discipline che hanno fatto della filantropia e del mecenatismo un oggetto di studio privilegiato: psicologia, neuroscienze, economia comportamentale. Il testo è scritto con intento divulgativo, per rendere semplice e accessibile un territorio che per molti è ancora inesplorato: la buona relazione con i mecenati. Il libro si articola in nove capitoli, più un’appendice dedicata ai trend di settore. E ogni capitolo offre numerose checklist per verificare la comprensione dei contenuti. Il volume si presenta dunque come uno strumento che guida il lettore passo per passo nell’operatività, offrendo un percorso di conoscenza, consapevolezza e apprendimento, con logica chiara e linguaggio assolutamente professionale, ma sempre molto piacevole. Concretamente, insegna a individuare il mecenate adatto per finanziare il proprio progetto, come entrare in contatto con lui, quanto sia importante una buona dialettica per intraprendere una relazione duratura…
La relazione generosa. Guida alla collaborazione con filantropi e mecenati
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In questo senso “La relazione generosa” è un invito ad allargare gli orizzonti e ad aprirsi a un nuovo modo di pensare il finanziamento privato dei progetti, con un’attenzione particolare alle criticità e alle problematiche connesse con questo fenomeno.
Il manuale è rivolto a tutti coloro che ambiscano o che abbiano necessità di collaborare con un mecenate, come le organizzazioni no profit, i specialisti di filantropia, della comunicazione e del marketing, gli enti culturali e sociali, ma anche alle persone curiose e a chiunque decida di approfondire queste tematiche sempre più attuali.
Chi sono i mecenati?
Gli studi di settore riportano che essi operano nelle professioni più disparate (imprenditori, medici ecc.), che in Europa l’età media è fra i cinquanta i settant’anni e che agiscono per accadimenti personali, ragioni etiche, la passione per un tema o il desiderio di donare parte del loro denaro per il bene comune.
Come tutti sanno, il mecenatismo – che deve il suo nome a Gaio Clinio Mecenate, 70 a.C. – visse un grande splendore nel Rinascimento, quando principi e regnanti finanziarono letterati, musicisti, pittori che davano prestigio alle loro corti. Alcuni esempi di mecenatismo e filantropia possono essere ritrovati nella Chiesa romana che commissionò opere immortali, come la Cappella Sistina di Michelangelo. In seguito, servì a diffondere la fama di potenti casate, come i Medici a Firenze. Mentre oggi, accanto ai mecenati, operano le fondazioni, circa 152.000 in Europa, molte delle quali dedite alla cultura.
Mecenati e filantropi: due facce dello stesso fenomeno?
La parola “filantropia” deriva dal greco φιλία, philía, «amore» e ἄνθρωπος, ànthrōpos, «uomo». L’enciclopedia Treccani la definisce “Amore verso il prossimo, come disposizione d’animo e come sforzo operoso, di un individuo o anche di gruppi sociali, a promuovere la felicità e il benessere degli altri “. Per definire il “mecenatismo”, invece, ci vengono in aiuto Elisa Bortoluzzi Dubach e Chiara Tinonin, nel loro libro LA RELAZIONE GENEROSA. GUIDA ALLA RELAZIONE CON FILANTROPI E MECENATI (Franco Angeli 2021), quando sostengono che oggi la differenza fra mecenati e filantropi è del tutto obsoleta. Perché i filantropi si interessano tanto all’arte e alla cultura quanto a importanti cause sociali, come la lotta alla povertà o l’accesso alle cure mediche. E ci raccontano che molti comuni cittadini partecipano a iniziative filantropiche, donando fondi alle organizzazioni, mettendo a disposizione il loro tempo con il volontariato o attraverso il crowdfunding che proprio durante la pandemia ha portato significativi risultati, basti ricordare il finanziamento dell’Ospedale Fiera a Milano.
PERCHÉ INETRFACCIARSI CON FILANTROPI E MECENATI?
Gli studi di settore dimostrano che la filantropia è un fenomeno importante nel nostro Paese e infatti “L’esperienza filantropica dei Wealthy People in Italia” – ricerca pubblicata a gennaio del 2022 dalla Fondazione Italia Sociale, in collaborazione con Finer Finance Explorer – rivela che, a fronte di 300mila milionari, l’Italia si posiziona al nono posto su scala globale. E l’87 per cento degli High Net Worth in Italia dona abitualmente alle cause filantropiche. Purtroppo dovendosi scontrare con alcuni problemi come l’eccessivo flusso delle richieste (77%), la mancata valutazione di professionalità, solidità e credibilità delle non profit (69%) e la scarsa capacità di gestire i fallimenti dei progetti (36%).
Di fatto, la generosità di mecenati, filantropi, fondazioni e comuni cittadini crea oggi un fenomeno economicamente così complesso da non essere privo di conseguenze: la necessità di promulgare leggi che permettano di sfruttarne le potenzialità, proteggendo i cittadini da eventuali derive e aiutare le istituzioni pubbliche che non riescono a far fronte a tutte le richieste di risorse finanziarie da parte di migliaia di artisti, operatori della cultura, del sociale e delle scienze. Va dunque avviato un dibattito profondo, rigoroso e costruttivo. Come ci insegna il libro di Elisa Bortoluzzi Dubach e Chiara Tinonin, che è un ottimo primo passo nella direzione giusta.
Fonte
- Filantropia
Italia non profit - “La relazione generosa. Guida alla collaborazione con filantropi e mecenati” di Elisa Bortoluzzi Dubach e Chiara Tinonin
Letture.org - LA RELAZIONE GENEROSA Guida alla collaborazione con filantropi e mecenati
Franco Angeli