L’axolotl (Ambystoma mexicanum) è una salamandra unica nel suo genere per alcune caratteristiche, come la neotenia e la capacità di rigenerazione. Questi fattori, uniti al suo aspetto affascinante, ne hanno incrementato la popolarità tra gli appassionati di animali esotici, ed è oggi comunemente commercializzato. Paradossalmente però, l’unica popolazione selvatica rimanente è gravemente minacciata dalla distruzione dell’habitat, dall’inquinamento e dalla presenza di pesci introdotti, e oggi restano solo pochi individui.
IN BREVE
Indice
L’AXOLOTL
Ambystoma mexicanum è una specie di salamandra originaria del Messico. Questo affascinante anfibio è noto per la sua capacità di mantenere le sue caratteristiche larvali per tutta la vita, un processo noto come neotenia. La sua morfologia presenta alcune caratteristiche distintive. Il corpo dell’axolotl è allungato e piatto, con quattro arti corti e sottili. La cute dell’axolotl è liscia e di solito di colore marrone scuro, anche se possono esistere variazioni cromatiche, come l’axolotl rosa o albino. La caratteristica più distintiva è la presenza di branchie esterne che si estendono lateralmente dalle sue guance, e permettono la respirazione sott’acqua. Oggi la specie in natura è quasi estinta, mentre la vendita di axolotl è un’attività fiorente.
LA BIOLOGIA DELL’AXOLOTL
L’axolotl è un predatore opportunistico e si nutre di una varietà di prede. La sua dieta è composta principalmente da invertebrati acquatici come insetti, crostacei e molluschi. Inoltre, l’axolotl può cacciare piccoli pesci e altri anfibi acquatici presenti nel suo ambiente. Grazie alla sua capacità rigenerativa, l’axolotl può anche consumare parti del proprio corpo danneggiate o amputate. Per quanto riguarda la riproduzione, Ambystoma mexicanum è una specie ovipara. Durante la stagione riproduttiva, i maschi attirano le femmine con corteggiamenti specifici, sviluppando una cresta dorsale, e depositano i loro spermatofori sull’acqua. Le femmine raccolgono gli spermatofori con le loro cloache e depongono le uova sul fondo dell’acqua o su piante acquatiche. Le uova vengono fecondate esternamente e il processo di sviluppo richiede circa 2-3 settimane. Durante questo periodo, le uova subiscono una serie di trasformazioni e si schiudono in larve acquatiche, che mantengono questa forma per tutta la vita. Le larve emergono in un arco di tempo che va da pochi giorni a diverse settimane, a seconda della temperatura dell’acqua.
I superpoteri dell’axolotl: croce e delizia?
L’axolotl è noto per la sua sorprendente capacità rigenerativa. Questa specie ha la straordinaria capacità di rigenerare parti del suo corpo, come arti, coda, pelle e persino parti del sistema nervoso centrale. La capacità di rigenerazione degli axolotl è stata oggetto di numerosi studi scientifici e ha suscitato un grande interesse nella comunità scientifica, contribuendo a comprendere i meccanismi molecolari e cellulari coinvolti nella rigenerazione. Essi sono in grado di riparare e rigenerare i tessuti attraverso il processo chiamato epimorfosi, in cui le cellule rimanenti si riorganizzano e proliferano per ricostruire la parte mancante. Un’altra caratteristica interessante di questa specie, è la neotenia. Gli axolotl infatti sono neotenici, il che significa che mantengono le caratteristiche larvali anche quando raggiungono la maturità sessuale. A differenza di altre salamandre, gli axolotl non subiscono una metamorfosi completa in cui perdono le branchie esterne e sviluppano polmoni per la respirazione aerea. Questa caratteristica unica rende gli axolotl molto distinti da altre specie di anfibi e li rende oggetto di interesse per lo studio della neotenia e dello sviluppo. La neotenia evita la metamorfosi in salamandre completamente terrestri, consentendo loro di evitare la competizione e lo stress associati alla vita terrestre.
Filogenesi
Dal punto di vista filogenetico, Ambystoma mexicanum appartiene all’ordine degli urodeli e alla famiglia degli ambistomidi. All’interno di questa famiglia, gli axolotl sono strettamente imparentati con altre specie di ambistomidi, come Ambystoma tigrinum. Gli studi filogenetici hanno utilizzato dati molecolari e morfologici per ricostruire le relazioni evolutive tra le specie di salamandre, inclusi gli axolotl. Queste analisi hanno contribuito a comprendere le connessioni filogenetiche tra le diverse specie e a stabilire la posizione di Ambystoma mexicanum nell’albero evolutivo degli anfibi. I dati molecolari hanno evidenziato che gli ambistomidi, compresi gli axolotl, si sono separati dalle altre linee evolutive degli urodeli relativamente presto. Questo indica che questi animali hanno una storia evolutiva unica all’interno del gruppo degli anfibi.
DISTRIBUZIONE
Per quanto riguarda la distribuzione in natura, Ambystoma mexicanum è endemico dei laghi di Xochimilco e Chalco nella regione centrale del Messico. Questi laghi sono situati nella valle di Città del Messico. Tuttavia, a causa della distruzione dell’habitat e dell’inquinamento delle acque, l’ambiente naturale dell’axolotl si è notevolmente ridotto. Ciò ha portato a una distribuzione limitata e ad una diminuzione della popolazione in natura. Oggi la specie si trova solo nei canali di Xochimilco, nel lago Chalco e nel lago Chapultepec. La vendita dell’axolotl invece lo ha portato ad essere presente, in cattività, pressoché ovunque.
Status in natura
Attualmente, la IUCN Red List stima un numero in natura compreso tra 50 e 1000 esemplari, con un trend in diminuzione. Anche se è difficile stimare esatamente le dimensioni delle sottopopolazioni, le campagne di campionamento effettuate hanno sempre rilevato meno di 100 individui. In passato sono state effettuate campagne di reintroduzioni (con fino a 10.000 individui liberati). Modelli di nicchia ecologica hanno indicato che la distribuzione potenziale della specie a Xochimilco è limitata a 11 siti in 6 aree ridotte, isolate e sparse, situate principalmente in zone dominate dall’agricoltura tradizionale. Tuttavia, i campionamenti mensili a Xochimilco nel corso del 2017 non hanno registrato la specie. Nel 2019 la popolazione della specie è limitata a tre siti disgiunti; l’unico sito in cui sono state effettuate registrazioni negli ultimi sei anni è il lago Chapultepec, un lago artificiale rivestito in un parco cittadino dove gli individui sono stati rilasciati e sembrano riprodursi. Pertanto, si sospetta che la popolazione sia diminuita dell’80% o più nelle ultime tre generazioni (16,5 anni) dal 2003.
Le cause del declino
Le ragioni dietro al calo della popolazione selvatica di axolotl sono diverse: ad esempio Xochimilco è un complesso sistema idrico di canali artificiali, laghetti e zone umide temporanee tra aree rurali e urbane. Il disseccamento e l’inquinamento del sistema di canali e dei laghi a Xochimilco e Chalco, come risultato dell’urbanizzazione e dell’aumento dell’attività turistica, è la principale minaccia per la specie. In queste aree urbanizzate, l’accumulo di sostanze chimiche, come pesticidi, fertilizzanti e rifiuti industriali, può compromettere la qualità dell’acqua, causando eutrofizzazione (per approfondire leggi anche Eutrofizzazione: quando il troppo è un male), e danneggiare la salute degli axolotl. Anche il consumo tradizionale della specie da parte della popolazione locale era una minaccia in passato, ma si suppone che ora sia cessato. Infine, i pesci introdotti (tilapia e carpa), per supportare l’alimentazione della popolazione locale, sono aumentati fino a raggiungere un’abbondanza elevata e hanno anche avuto un impatto sulla specie attraverso la competizione e la predazione di larve e giovani individui.
La vendita dell’axolotl
La vendita dell’axolotl nel commercio internazionale di animali domestici sembra riguardare oggi solo animali allevati in cattività. Si stimano circa un milione di esemplari in commercio, un numero enorme soprattutto quando rapportato ai numeri della popolazione selvatica. Questa specie è diventata popolare come animale da compagnia in diversi paesi per le sue caratteristiche, come l’alto grado di neotenia che hanno suscitato l’interesse degli appassionati di animali esotici. Ciò ha portato a un aumento della vendita dell’axolotl come animale domestico. Anche nel mondo della ricerca la specie è molto studiata e diffusa nei laboratori, anche stavolta a causa dei suoi poteri legati principalmente alla rigenerazione. L’esportazione di axolotl catturati in natura è vietata e gli individui possono essere ottenuti legalmente solo da strutture certificate di allevamento in cattività. Il governo messicano ha adottato misure per controllare e monitorare il commercio legale dell’axolotl, con l’obiettivo di conservare le popolazioni selvatiche e promuovere programmi sostenibili di allevamento in cattività. Purtroppo, nonostante queste regolamentazioni, le attività di commercio illegale continuano a rappresentare una grave minaccia per la specie. La domanda di axolotl nei mercati internazionali ha portato al contrabbando e al traffico, aggravando ulteriormente la pressione sulle popolazioni selvatiche. La scala esatta del commercio illegale è difficile da stimare, ma rappresenta una seria preoccupazione per la conservazione della specie.
Fonte
- Recuero, E., Cruzado-Cortes, J., Parra-Olea, G., & Zamudio, K. R. (2010, August). Urban aquatic habitats and conservation of highly endangered species: the case of Ambystoma mexicanum (Caudata, Ambystomatidae).
Annales Zoologici Fennici - Zambrano, L., Valiente, E., & Vander Zanden, M. J. (2010). Food web overlap among native axolotl (Ambystoma mexicanum) and two exotic fishes: carp (Cyprinus carpio) and tilapia (Oreochromis niloticus) in Xochimilco, Mexico City.
Biologial Invasions - Carpenter, A. I., Andreone, F., Moore, R. D., & Griffiths, R. A. (2014). A review of the international trade in amphibians: the types, levels and dynamics of trade in CITES-listed species.
Oryx