L’ecoansia è un insieme di emozioni e sentimenti che le persone possono manifestare nei confronti della crisi climatica che stiamo vivendo e generando come società, per questo assume un significato molto importante a livello non solo individuale ma anche collettivo, infatti è stato individuato come fenomeno nascente seppur non si inserisca in un vero e proprio quadro patologico.
IN BREVE
Cos’è l’ecoansia?
L’ecoansia è una risposta psicologica ed emotiva alla crisi ambientale che sta caratterizzando i nostri ecosistemi negli ultimi anni. Pur non venendo inclusa tra i disturbi mentali nel DSM-5 è un fenomeno che richiede attenzione dato che si sta manifestando nella nostra società in particolare tra i giovani che mostrano una consapevolezza e una sensibilità verso l’ambiente nuove e soprattutto concreta. Infatti, molte sono state le proteste nel corso degli anni da parte di attivisti e ambientalisti per porre uno sguardo critico e pratico sul cambiamento climatico, tema quindi sempre più urgente da trattare.
Il dizionario Treccani definisce l’ecoansia come “la profonda sensazione di disagio e di paura che si prova al pensiero ricorrente di possibili disastri legati al riscaldamento globale e ai suoi effetti ambientali”. Questo termine è stato accolto dall’American Psychological Association (maggiore associazione di psicologi negli USA) nel 2021 che la descrive in modo scientifico come “una premura verso il cambiamento climatico unita alla preoccupazione per il futuro”. Questo permette già di comprendere come alla base di questo stato d’ansia vi sia una sana preoccupazione per l’equilibrio del nostro pianeta che però viene minata dall’incertezza verso le conseguenze incontrollabili, specialmente dal singolo, del cambiamento climatico. Gli studi condotti recentemente sono incentrati sul comprendere quali emozioni caratterizzano il nostro rapporto con l’ambiente e i suoi mutamenti ecologici negativi.
Prima di affrontare quanto sappiamo dell’ecoansia è utile fare chiarezza sui termini crisi climatica, crisi o emergenza ecologica e crisi ambientale. Sono tutti concetti correlati che in modo impreciso spesso nei media vengono usati in modo interscambiabile ma hanno significati diversi:
- per crisi ambientale si intende un termine più generico per indicare problemi gravi che compromettono l’ambiente e la qualità della vita (inquinamento, perdita di biodiversità, deforestazione, ecc.);
- per crisi climatica ci si riferisce ai cambiamenti del clima globale prodotti dalle attività umane (riscaldamento globale, scioglimento dei ghiacciai ed eventi metereologici estremi);
- con crisi ecologica invece, si tratta il tema più ampio del collasso degli ecosistemi per rottura degli equilibri naturali (estinzioni di specie, distruzione di habitat, ecc).
Cause e sintomi dell’ecoansia
L’ecoansia può manifestarsi in varie forme di ansia che possono cambiare nel tempo e sovrapporsi mostrando un andamento sia lineare sia ciclico. Molte indagini sulle discipline ambientali correlano l’ansia climatica in primis alla preoccupazione, tuttavia quest’ultima non basta a includere l’intero spettro di emozioni e sentimenti sperimentati. Infatti, nell’ecoansia si ritrovano un forte senso di impotenza e disperazione proprio perché alla base c’è un’attenzione positiva, una tensione alla cura e alla compassione verso l’ambiente. In alcuni casi, questo insieme di emozioni si rende manifesto come la principale angoscia dell’esistenza della persona oppure, in altri, come aspetto di fondo che influenza gli altri ambiti della vita.
Inoltre, l’ecoansia è correlata non solo a questi stati di disagio ma anche a condizioni quali la depressione, infatti, gli studiosi Grupe e Nitschke sottolineano come ecoansia ed ecodepressione possano intersecarsi basandosi entrambe sulla mancanza di certezze verso il futuro. In particolare, in una revisione sistematica del 2024 sulla relazione tra cambiamento climatico e salute mentale che associa ecoansia, disagio psicologico e sintomi di gravi disturbi affettivi, vengono mostrate correlazioni positive tra sintomi di depressione, di ansia e di stress; al contrario, contrastanti sono stati i risultati che riguardano i sintomi da stress post-traumatico e da preoccupazione patologica.
Oltre ai sintomi psicologici è possibile conteggiare nel quadro generale anche sintomi fisici quali l’insonnia e altre sensazioni negative scaturite da emozioni come la rabbia e la paura. Quindi, per riassumere le emozioni che più caratterizzano l’ecoansia sono:
- preoccupazione
- senso di impotenza
- senso di incertezza
- tristezza
- rabbia
- indignazione
- paura
- spaesamento
Oltre all’ecoansia sono state riscontrate altre forme di disagio correlate come:
- l’eco-paralisi derivata o dallo shock emotivo improvviso dato dalla problematica di portata troppo grande da sostenere per il singolo o dal dubbio cognitivo di avere troppe opzioni di scelta per l’azione;
- l’eco-colpa quando ci si rende conto di aver adottato dei comportamenti che violano gli standard personali o sociali;
- la solastalgia ossia la disperazione e l’angoscia per la consapevolezza che il luogo con cui c’è un legame affettivo si stia degradando in modo cronico senza alcun conforto.
- l’eco-lutto legato alle perdite soprattutto previste e dell’ambiente conosciuto come perdita di identità.
Tuttavia, sembra che la maggior parte delle manifestazioni di malessere legate alla crisi ambientale non sia patologica e per questo sono ancora in corso studi per approfondire il fenomeno.

Conseguenze: l’impatto del cambiamento climatico
Il cambiamento climatico genera conseguenze disastrose, in alcuni casi irreversibili, non solo nei confronti del pianeta ma anche in noi che lo abitiamo, con esiti a livello di salute fisica e mentale non trascurabili. L’ecoansia ne è un chiaro esempio e questo delinea un aspetto decisivo nel ripensare la nostra posizione rispetto alle scelte anche quotidiane che compiamo. In particolare, da uno studio su larga scala si è visto come l’84% tra bambini e giovani abbia sperimentato una preoccupazione almeno moderata circa il cambiamento climatico. Questo si ripercuote sulla percezione della qualità della vita nel futuro anche prossimo traducendosi sempre più spesso a livello sociale nella riluttanza a diventare genitori proprio a causa di un senso di forte incertezza.
Tra le conseguenze dell’ecoansia vi è dunque uno stress cronico di fondo che può causare due risposte comportamentali opposte: l’iperconvolgimento con azioni costanti che possono diventare esaurienti oppure il completo evitamento sottoforma di ritiro sociale e negazione perché il peso emotivo sembra insostenibile.
Intervento
Alcuni studiosi nel 2022 hanno proposto un questionario chiamato EAQ-22 composto da due fattori: la preoccupazione ecologica abituale e le conseguenze negative dell’eco-ansia. Inoltre, vi sono raccomandazioni che includono:
- la pratica dell’auto-riflessione sulle proprie emozioni e atteggiamenti acquisendo consapevolezza dell’emergere della paura, della vergogna e di altri stati di sofferenza;
- lo sviluppo di pratiche e modelli organizzativi per affrontare l’ecoansia;
- ridurre il doomscrolling per evitare il senso di sopraffazione dovuto a questa ricerca di informazioni negative legate a temi ambientali.

Tuttavia, la psicologa esperta del clima Susan Clayton afferma che l’ansia climatica non debba essere letta come un problema in sé bensì come un elemento significativo di interesse del singolo (e non solo, essendo un fenomeno più distribuito) verso il nostro pianeta.
Fonte
- “Eco-anxiety: What it is and why it matters.” Kurth C, Pihkala P. (2022).
Frontiers Psychology - “Eco-Anxiety and Environmental Education” Pihkala P. (2020).
MDPI - “Uncertainty and anticipation in anxiety: an integrated neurobiological and psychological perspective.” Grupe, D., Nitschke, J. (2013).
Nature Reviews Neuroscience - “The Impact of Climate Change on Mental Health: A Systematic Descriptive Review.” Cianconi P, Betrò S, Janiri L. (2020).
Frontiers Psychology - “Worry about the Future in the Climate Change Emergency: A Mediation Analysis of the Role of Eco-Anxiety and Emotion Regulation.” Orrù L, Taccini F, Mannarini S. (2024).
MDPI - “The relationship between climate change and mental health: a systematic review of the association between eco-anxiety, psychological distress, and symptoms of major affective disorders.” Cosh, S., Ryan, R., Fallander, K. et al. (2024).
BMC Psychiatry - “Identifying Types of Eco-Anxiety, Eco-Guilt, Eco-Grief, and Eco-Coping in a Climate-Sensitive Population: A Qualitative Study.” Ágoston C, Csaba B, Nagy B, Kőváry Z, Dúll A, Rácz J, Demetrovics Z. (2022).
International Journal of Environmental Research and Public Health - “Climate anxiety in children and young people and their beliefs about government responses to climate change: A global survey.” Hickman, C.; Marks, E.; Pihkala, P.; Clayton, S.; Lewandowski, R.E.; Mayall, E.E.; Wray, B.; Mellor, C.; van Susteren, L. (2021).
Lancet Planet. Health