È ormai risaputo che i bombi possiedono piccoli cervelli, ma ciò non significa affatto che non sia inventive.
Partendo da queste considerazioni, Olli Loukola, un ecologo comportamentale all’Università Queen Mary di Londra, uno degli autori di questo lavoro, si è cominciato a chiedere se i bombi potessero imparare a fare qualcosa con un oggetto che non hanno mai incontrato nella loro storia evolutiva.
Così, in questo nuovo studio, Loukola e i suoi colleghi hanno sottoposto le api ad un training, in cui gli insetti dovevano spingere una piccola palla gialla verso un buco (il target specifico); in cambio si sarebbero meritate un pasto di acqua zuccherina. Prima di tutto gli scienziati hanno addestrato le api a capire che, al fine di ottenere il pasto zuccherino, dovevano portare la palla all’interno del buco. Una volta addestrate, i ricercatori hanno collocato tre palline gialle in una piccola arena e a relativa distanza dal buco (il target dello studio). Alcune api hanno osservato api precedentemente addestrate che spostavano le palline verso il buco dell’arena di e che, al termine dell’esperimento, si cibavano della ricompensa zuccherina.
Come esperimento di controllo, per capire se davvero le api imparavano a spostare l’oggetto osservando altre api, i ricercatori hanno spostato la pallina servendosi di un magnete posto al di sotto dell’arena. Si trattava di una pallina che non veniva spostata quindi da nessuna ape.
In tests separati, ogni ape è stata quindi messa alla prova: lo scopo era far muovere una delle tre palline all’interno del buco entro cinque minuti. Le dieci api che hanno osservato una sorella eseguire il test erano quelle che hanno avuto maggior successo, come è stato riportato in Science qualche giorno fa. Queste api hanno risolto il puzzle della pallina in molto meno tempo rispetto alle api che hanno osservato solo la pallina muoversi.
Tuttavia gli scienziati hanno notato che le dieci api che avevano portato la pallina nel buco, dopo un po’ di tempo cominciavano a camminare all’indietro tirandosi appresso la pallina. I ricercatori dello studio hanno affermato che si è trattato di qualcosa di veramente inatteso.
Gli insetti hanno dato sfoggio della loro inventiva in quanto hanno deciso loro stesse quale delle 3 palline muovere. Benché le api insetto dimostratrici avessero mosso le palline più lontane (in quanto le altre erano incollate in certe posizioni), la maggior parte delle osservatrici hanno scelto di muovere quelle più vicine al target. Quando i ricercatori hanno sostituito la pallina gialla spostata con una nera, comunque le api sono tornate indietro e hanno spinto nel centro dell’arena quella nuova, dimostrando di aver compreso il principale scopo dell’esperimento: muovere una qualsiasi pallina al centro e non spostare esclusivamente una pallina gialla.

“Queste api hanno risolto il problema più efficientemente e hanno dimostrato che possono generalizzare la soluzione a nuove situazioni” – ha affermato Anne Leonard, un’ecologa comportamentale dell’Università del Nevada a Reno, che non era stata coinvolta nello studio.
Un nuovo studio mostra che gli insetti possono innovare per risolvere problemi complessi, mettendo rapidamente a punto dei sistemi migliori pur di guadagnarsi ricompense zuccherine. Questa flessibilità mentale potrebbe aiutare le api a superare i cambiamenti ambientali di origine antropica.
Dhruba Naug, un ecologo comportamentale dell’Università Statale del Colorado in Fort Collins ha affermato che si tratta di uno “studio cool” e sia gli autori che le api meritano credito per la loro capacità di innovazione.
I bombi (insetti impollinatori appartenenti alla famiglia delle api) hanno già provato di essere animali straordinari. Possiedono infatti complesse abilità di navigazione, una cultura rudimentale e anche emozioni. Possono addirittura usare degli oggetti. Gli scienziati hanno mostrrato che gli insetti possono imparare a tirare una corda osservando un loro simile fare lo stesso, tutto pur di guadagnarsi un pasto zuccherino fornito dall’uomo. Benché i bombi siano insetti che non tirano corde nel loro ambiente naturale, fanno comunque qualcosa simile quando si posano su un fiore e spingono o tirano i petali dei fiori per arrivare al polline.
Secondo quanto ha affermato Daniel Papj, un biologo evoluzionista dell’Università dell’Arizona a Tucson, la flessibilità potrebbero aiutare i bombi e, più in generale le api, nell’ambiente naturale, che vede un declino molto ampio della popolazione. Tutto questo suggerisce che le api potrebbero essere in grado di rispondere rapidamente a nuovi problemi che si vengono a verificare nel loro ambiente, così come può accadere quando si hanno nuove piante che fioriscono e perdita di quelle più familiari.
Fonte
- Bumblebees show cognitive flexibility by improving on an observed complex behavior
Science