La metathesiofobia, o più comunemente chiamata dagli esperti “paura del nuovo”, indica un estremo terrore per i cambiamenti. Questa diffusa fobia spinge i metathesiofobici ad evitare categoricamente tutto ciò che possa rappresentare una scelta o un cambiamento nella vita quotidiana.
IN BREVE
COS’È LA METATHESIOFOBIA?
Il termine metathesiofobia denota nel campo psicologico la trasformazione da paura del cambiamento a vera e propria fobia. Essa si manifesta con la percezione di un forte stato di stress quando un individuo deve far fronte ai cambiamenti della vita quotidiana. Un soggetto con questa fobia prova un grande senso di inadeguatezza dovuto alla paura del nuovo, che lo porta ad autoconvincersi anche insensatamente che le novità sono sbagliate e che tutto dovrebbe rimanere identico ed invariato. Questa fobia è strettamente correlata alla paura dell’ignoto che agisce bloccando ogni istinto di trasformazione. Nonostante sia particolarmente diffusa e riconosciuta in ambito psicologico, non vi è una adeguata divulgazione della stessa. Questa particolare paura, in ambito medico, non è riconosciuta nel manuale diagnostico come un disturbo mentale.
COS’È IL CAMBIAMENTO?
La definizione di cambiamento nella sua forma più originale ci può aiutare a comprendere le cause di questa paura. Il termine cambiamento indica un mutamento, una trasformazione che prima o poi prenderà parte della vita di ognuno di noi sotto forma di scelta o decisione. Cosa porta determinati soggetti a soffrirne più facilmente rispetto ad altri? L’elemento principale che stiamo cercando è riposto nel livello di autostima che risiede in ogni singolo soggetto.
CAUSE SCATENANTI
Uno dei primi elementi che influisce sull’origine di questa fobia è l’autostima. Con questo termine si indica l’agglomerato complessivo dei giudizi che abbiamo di noi stessi. Il livello di autostima di un individuo è fondamentale perchè determina la percezione che esso avrà della scelta incombente, e quindi, del risultato finale. Gli individui con una bassa autostima si percepiscono come scarsi nell’affrontare anche le scelte meno complicate, portandoli ad affrontare le sfide e le decisioni con pessimismo. La correlazione tra cambiamento e scelta è pressochè nulla, poichè da ogni scelta deriva un cambiamento, dunque, è il soggetto stesso così facendo ad auto-precludersi delle possibilità di miglioramento. Un’altra importante causa è il timore di dover “intraprendere una strada ignota” abbandonando quella che si riconosce come sicura per una nuova del quale si sa poco o niente, abbandonando così facendo quella che potrebbe essere considerata una parte del proprio ego.
SINTOMATOLOGIA
I principali sintomi di questa fobia si presentano attraverso differenti forme che rendono il metathesiofobico particolarmente ansioso nei riguardi delle condizioni di cambiamento della vita quotidiana. Gli stessi sono riconoscibili grazie al forte stato di ansia e stress causato al soggetto e che possiamo riconoscere come:
- ansia per l’ignoto: come riferito dagli psicologi, nonostante per questi soggetti il presente possa risultare insoddisfacente e mentalmente pesante, porsi degli obbiettivi al di fuori della propria confort zone capace di infonderci tranquillità e linearità, desterebbe in loro maggiore preoccupazione che restarvici. Ogni cambiamento potrebbe essere un potenziale problema da dover affrontare senza la sicurezza di riuscire a trovarvi una soluzione.
- ansia delle aspettative: Al giorno d’oggi, riuscire nei nostri obbiettivi è ritenuto quasi un dovere, tanto che, il parere di una persona a noi cara può farci rimuginare sulle nostre scelte per giorni. Siamo costantemente alla ricerca del parere altrui e intenti a non deludere le aspettative di chi ci circonda. Questo aspetto, per chi soffre di metathesiofobia è un barriera ritenuta invalicabile in quanto valutare la possibilità di deludere le persone care, pietrifica l’individuo tanto da bloccare sul nascere la voglia di provarci.
- L’autocritica: Il primo vero ostacolo da superare si cela dietro l’idealizzazione di se stessi. Ricollegandoci all’autostima, l’autocritica è direttamente connessa all’idealizzazione che abbiamo di noi. Essere capaci di auto-criticarci ci permette di valutare le difficoltà capendo i nostri limiti e facendoci agire di conseguenza, ma per chi soffre di questa fobia la critica che rivolge a se stesso è tanto ampia da fermarlo ancor prima di provare a causa del timore di un fallimento.
- Paura del successo: Il metathesiofobico al contempo, ha il terrore di poter aver successo nei suoi obbiettivi, che porterebbero ad un possibile radicale cambiamento nella vita di tutti i giorni, nei rapporti interpersonali e nella rappresentazione che ha di se stesso, vedendosi cambiato, emergendo dalla massa e trasformandosi in una persona nuova che potrebbe compromettere i rapporti con le persone care.
COME POSSO SUPERARE LA METATHESIOFOBIA?
Non bisogna pensare di primo acchito di risolvere la propria situazione facendo uso di medicinali, bensì un regolare confronto con un esperto del settore può aiutare a superare le proprie ansie, confrontandosi con quest’ultimo senza timore di esporre i problemi riscontrati. I passi volti al miglioramento di questa fobia includono:
- La consapevolezza: “prendere coscienza” delle scelte che si devono fare e dei cambiamenti che potrebbero apportare alla vita quotidiana. Più sarà profonda la comprensione che si ha delle decisioni da prendere e dei suoi risultati e maggiore sarà il riscontro positivo. É importante riuscire a comprendere che le scelte prese in passato hanno giovato, consentendo di giungere al momento presente. Inoltre è sempre bene tenere a mente che non esistono scelte esclusivamente positive ma ognuna delle presenti condurrà anche a dei lati negativi, che però, potrebbero rivelarsi indispensabili per il nostro sviluppo, esattamente come quelle da noi prese in precedenza.
- Valuta i giudizi altrui: l’unica persona che può comprendere ogni lato delle proprie scelte è colui che le deve fare, ergo, dare troppo peso ad un giudizio esterno potrebbe intimorirci oltre limite, tuttavia, avere qualcuno che ci possa aprire gli occhi in caso di stallo può essere una spinta verso il compimento degli obbiettivi, senza però dimenticare che l’ultima parola spetta all’individuo interessato.
- Riporre fiducia nelle relazioni: le relazioni che affrontiamo giorno per giorno ci possono aiutare a confrontarci con persone che hanno un punto di vista esterno. É necessario sapere, se ci si sente isolati, che è bene portare avanti le relazioni già presenti quanto coltivarne delle nuove.
IL CAMBIAMENTO SECONDO ARISTOTELE
Uno dei più grandi filosofi e scienziati greci sosteneva che il movimento è la pura rappresentazione della vita e che non possa esserci uno sviluppo senza di esso. Qualunque corpo esistente è in continuo cambiamento senza alcuna esclusione. Per far sì che si abbia un adeguato sviluppo bisogna comprendere il cambiamento come parte naturale di noi stessi e di ciò che ci circonda. Non affrontare le sfide della vita con le scelte annesse significherebbe non muoversi, rimanere immobili, non mutare. Il non mutamento non può portare ad uno sviluppo, che tratti di un corpo celeste, un essere vivente o il pensiero stesso. Ogni individuo presto o tardi che sia si ritroverà ad affrontare una scelta e quindi un cambiamento, questa fase della vita è indiscutibile tanto quando indispensabile per lo sviluppo naturale delle cose e non permetterlo sarebbe non permettere alla vita stessa di procedere.
Fonte
- Sulla felicità in Aristotele
Università di macerata - In questo tempo sospeso è importante coltivare le relazioni
Unito news - La paura del cambiamento
Treccani