Gli insetti periodici sono di estremo interesse nel comprendere il funzionamento di particolari nicchie ecologiche. Studi sistematici condotti sulle cicale del Nord America, le quali possiedono cicli di 13 e 17 anni, ha messo in luce la presenza di parassitosi mediate da funghi che, come già noto per le formiche, porterebbero alla manipolazione quasi totale dell’ospite. In sintesi, cicale zombie.
IN BREVE
Nel pallido chiarore lunare un corpo giaceva immobile, nascosto tra tumuli di umido terriccio e frammenti di fogliame secco di una coltre boschiva. La carcassa semovente, inerme era indebolita fino a divenire esanime negli ultimi istanti vitali, quand’anche l’ultimo riflesso pareva aver abbandonato i nervi degli occhi vitrei. Repentinamente, un movimento scheletrico, squadrato, quasi geometrico elevò la zampa anteriore sinistra dell’esapode deceduto. Brividi della testa e spostamenti dorso ventrali del carapace non tardarono a susseguirsi, e l’insetto prese ad errare nell’oscurità nuovamente, in preda ad un istinto non proprio.
Perdonate la presentazione da grafica hollywoodiana da film horror spicciolo. Tuttavia, non si allontana dalla realtà, in quanto la descrizione espone un fenomeno a tutti gli effetti presente in natura. Si tratta di un’infezione parassitaria mediata da funghi che colpisce soprattutto gli insetti, e porta al sorgere di vere e proprie formiche e cicale zombie!
CICALE
Chiunque abbia fatto un viaggio estivo verso le sponde meridionali, ha potuto assistere al gracido suono proveniente dalla copertura sempreverde dei pini marini. Bene, nello specifico, si tratta del “frinio”, un particolare suono prodotto dall’organo stridulatore dell’addome riconducibile agli esemplari maschili delle cicale di mare e non solo. L’intensità del frinire del maschio può essere, in alcuni casi, anche particolarmente elevata, arrivando in alcune specie di cicale australiane anche a 100 decibel. I maschi si distinguono così dalle femmine, le quali, producendo uno schiocco secco con le ali, possono essere facilmente individuate per iniziare l’accoppiamento. Tale qualità è un vantaggio per la riproduzione nelle popolazioni di cicale dato che è un parametro determinante per la scelta del partner da parte delle femmine. Inoltre, alcune specie appartenenti alla famiglia Cicadidae, ad esempio le Magicicada nord-americane, sono periodiche, compiendo un ciclo vitale ogni 13 e 17 anni.
CICALE E FORMICHE: VITTIME DI UN PARASSITA
È ormai popolare la notizia riguardante a fenomeni di parassitismo in natura che colpiscono ospiti anche molto distanti filogeneticamente tra loro, dagli insetti ai bovini. Un caso peculiare che accomuna cicale e formiche è proprio quello di alcune specie fungine della famiglia Ophiocordycipitaceae (fungo parassita formiche) e Massospora. Questi funghi sono responsabili di cambiamenti comportamentali osservati in molte specie di Emitteri. In particolare, questi funghi entomo-patogenici sono altamente efficienti nel diffondersi. Servendosi di quella che viene chiamata “trasmissione attiva dell’ospite” (AHT), il parassita, mentre sporula, non danneggia, anzi, in taluni casi favorisce le normali attività vitali dell’ospite. Così facendo, il fungo amplia enormemente l’areale di dispersione permettendo alle spore di raggiungere nuovi individui ospiti anche molto lontani.
Una volta assunto il controllo dell’ospite, che rimane in vita e libero di nutrirsi e respirare, il parassita conduce l’insetto in un luogo ove le condizioni di sopravvivenza sono più adatte.
MASSOSPORA CICADINA: IL PARASSITA PERIODICO
Questa tipologia di parassiti appartiene a vari generi fungini e inficia decine di specie entomologhe. Recentemente, è stata osservata una specie, Massospora cicadina, che pare colpire selettivamente le cicale periodiche del Nord America, le quali proprio quest’anno sincronizzeranno il ciclo vitale dopo 221 anni. Il meccanismo è davvero unico ed inusuale perché il ciclo sporigeno che segue il fungo per replicarsi si sincronizza con la periodicità dell’ospite!
L’infezione procede nel seguente modo: il fungo infetta le ninfe lasciando una spora quiescente durante la letargia. Durante il risveglio e l’uscita delle ninfe nello stadio pre-adulto, le cicale infette producono delle forme aploidi (non accoppiate) delle conidiospore, le forme riproduttive micotiche. Solo quando l’individuo diviene adulto, lasciata l’esuvia, potrà maturare il conidio in una forma diploide e rilasciarlo verticalmente, facendolo cadere dalla protuberanza addominale. Queste specie fungine sembrano non avere effetto sulle cicale italiane, o di mare, appartenenti al nostro habitat mediterraneo.
Fonte
- Joa˜ o P.M. Araujo, D.P. Hughes. (2019). Zombie-Ant Fungi Emerged from Non-manipulating, Beetle-Infecting Ancestors.
Current Biology Report - J.R. Cooley, D.C. Marshall, K.B.R. Hill (2018). A specialized fungal parasite (Massospora cicadina) hijacks the sexual signals of periodical cicadas (Hemiptera: Cicadidae: Magicicada).
Nature Scientific Reports - Boyce, G. R., Gluck-Thaler, E., Slot, J. C., Stajich, J. E., Davis, W. J., James, T. Y., Kasson, M. T. (2019). Psychoactive plant- and mushroom-associated alkaloids from two behavior modifying cicada pathogens.
Fungal Ecology