In questo articolo scopriremo le caratteristiche che rendono tanto celebre torre di Pisa: la torre pendente più famosa del mondo, non che il campanile della cattedrale di Santa Maria Assunta. Proveremo a capire il motivo per cui la torre di Pisa è storta, come mai non è ancora crollata e fino quando potrà reggere nonostante la sua pendenza.
IN BREVE
Indice
PERCHÉ LA TORRE DI PISA È STORTA?
Non appena qualcuno nomina “Piazza dei Miracoli”, cosa vi viene in mente? Sicuramente la torre di Pisa, uno degli elementi del patrimonio d’arte italiano. Almeno una volta, presi dalla curiosità, vi sarete chiesti se la torre sia mai stata perfettamente dritta. Volete sapere la risposta? La riposta è no. Al contrario di molte notizie false che circolano sul web tra cui anche alcune che affermano che la torre si sia diventata pendente solo nel 1900, in realtà la torre non è mai stata dritta. Già all’inizio dei lavori cominciò ad inclinarsi verso nord a causa delle condizioni instabili del terreno. Strano ma vero, il verso di inclinazione poi cambiò e la torre iniziò a pendere verso sud e continua a farlo tuttora. Ecco svelato il perché la torre di Pisa è storta.
LA STORIA DELLA TORRE DI PISA
La storia della torre di Pisa è stata travagliata sin dall’inizio. Il progetto originale si pensa sia stato di Diotisalvi, che nello stesso periodo stava costruendo anche il Battistero. La sua costruzione iniziò nel 1174 ad opera Bonanno Pisano e si concluse quasi 200 anni dopo, tra il 1360 e il 1370. In mezzo ci fu un periodo di sospensione di circa 98 anni, a causa delle guerre che dilaniavano la città. Alla ripresa dei lavori si cercò di ovviare all’iniziale pendenza verso sud, costruendo la pozione mancante con una pendenza verso nord. Il tentativo fu vano, infatti la torre continuò ad inclinarsi sempre di più verso sud. L’interruzione dei lavori, però, è stata benevola. Ha permesso il consolidamento del terreno al di sotto della costruzione. Diversamente, la torre sarebbe crollata. Vi immaginate Pisa senza la sua torre? Impossibile. Fortunatamente la torre è più solida di quando può sembrare e pare che abbia già resistito a più di 100 terremoti e agli effetti, di gran lunga più dannosi, della seconda guerra mondiale.
Nel corso dell’Ottocento furono fatte delle analisi del terreno che evidenziarono la presenza di una grande quantità di acqua sotterranea che rendeva il terreno troppo cedevole per sorreggere l’edificio. Così nel 1838 l’architetto Alessandro Gherardesca ebbe l’incarico di riportare alla luce quella parte dell’edificio che era sprofondata nel terreno. Cercarono quindi di aspirare l’acqua con delle pompe, ma ciò provocò il fenomeno della subsidenza: un abbassamento verticale della superficie terrestre che non fece altro che accentuare la pendenza della torre.
La torre di Pisa nel XX secolo
Il Ministro della Pubblica Istruzione istituì nel 1908 una “Commissione per lo studio delle condizioni della Torre di Pisa”. Nel 1935 Giovanni Girometti intervenne per isolare le fondamenta con alcune iniezioni di cemento, questo provvedimento però risultò dannoso, infatti la pendenza aumentò! Con il passare degli anni la pendenza aumentò ancor di più, tanto da far pensare al possibile crollo. Cosi nel luglio 1973 venne progettata un opera che prevedeva l’applicazione di un sistema reticolare tubolare con funzione di contrappeso. Fu proposto anche di modificare le proprietà meccaniche del terreno sottostante la torre e alle fondazioni del campanile, miscelando continuamente il terreno con una sospensione di cemento e di particolari sostanze chimiche inorganiche.
Poi nel 1993 la pendenza era arrivata a 4,5 gradi: la possibilità di crollo era reale. Durante alcuni lavori del 1990 furono addirittura posti dei contrappesi di piombo di quasi 900 kg che aiutarono a contrastare la pendenza del campanile e la riportarono alla pendenza che doveva avere 200 anni, in modo che i turisti potessero nuovamente visitarla.
Ma perché nonostante la torre si ancora inclinata non cade? Il motivo è che la verticale che percorre il suo baricentro finisce all’interno della base di sostegno. In questo modo il campanile resta comunque in equilibrio per il gioco di forze resta ancora favorevole per farlo stare in piedi. Se la linea che verticale che unisce il baricentro con il suolo, invece, fosse fuori dalla sua base, la torre cadrebbe.
LE CARATTERISTICHE STRUTTURALI
La torre di Pisa è alta circa 56 metri ed è formata da un cilindro esterno di pesanti blocchi di pietra, uno interno di pietra porosa più leggera con un riempimento di frammenti lapidei e malta. Complessivamente presenta 8 piani circondati da una loggetta con archi a tutto sesto, che riprendono il motivo della facciata della cattedrale. La torre infatti è il campanile della cattedrale di Santa Maria Assunta che si trova alle sue spalle ed essendo tale è provvisti di 7 campane. La più grande i queste è Assunta che pesa 3620 kg e le altre: Crocifisso, San Ranieri, Dal Pozzo, Pasquereccia, Terza, Vespruccio, le quali vengono ancora oggi utilizzate.
La sommità della torre è raggiungibile per mezzo di una scala che sale in senso orario. L’esterno della struttura è diviso in 8 segmenti: un solido basamento, sei balconate ornate con aperture ad arco e la cella campanaria che serviva anche come posizione di vedetta.
La torre poggia su un terreno molto stratificato. Fino a 10 metri di profondità troviamo stratificazioni miste di argilla comprimibile e sabbia. Tra i 10 e 21 metri di profondità abbiamo in successione argilla comprimibile, argilla dura, sabbia e di nuovo argilla. L’ultimo strato, di 20 metri, è di sabbia satura d’acqua.
L’inclinazione della torre
Dal 1990 ad oggi, si può riscontrare un progressivo raddrizzamento della torre che non intende fermarsi. Sono diverse le opere attuate per fare “guarire” la torre da questa pendenza. Si va da un sistema di contrappesi e microgallerie realizzate sotto il prato di piazza dei Miracoli fino alla strallatura, ovvero la creazione di un lavoro meccanico in contrapposizione a quello provocato dalla pendenza. Per monitorare lo stato della torre, nel 2001, si è deciso di eliminare i contrappesi, riempire i microcanali e installare una rete di sensori capaci di percepire ogni minimo movimento.
Dal 2001 a oggi, secondo gli esperti, la torre ha recuperato circa 4 cm di pendenza e le sue condizioni sono migliori rispetto alle previsioni fatte tra il 1993 e il 2001 del comitato internazionale coordinato da Michele Jamiolkowski, che ha anche progettato lavori di consolidamento.
Michele Jamiolkowski ritiene che ulteriori cambiamenti di pendenza possano essere una stabilizzazione più o meno temporanea. Si alterneranno periodi di impercettibile raddrizzamento e di ritorno alla pendenza, ma senza più il rischio di crollo per almeno trecento anni.
Fonte
- torredipisa.com
Sito ufficiale