Lo scorso anno la Nasa aveva promosso la “Space Poop Challenge”, una sfida posta al pubblico con lo scopo di risolvere un urgente problema degli astronauti: come fare la cacca nello spazio. Per quando questo quesito possa sembrare banale e forse anche suscitare ilarità, ha a che fare con un problema serio che talvolta può essere d’intralcio alla normale vita degli astronauti in orbita.
In particolare l’obiettivo della sfida consisteva nel trovare una soluzione in grado di raccogliere e tenere lontani dal corpo degli astronauti feci, urine e fluidi mestruali per ben 144 ore. Fino ad oggi gli astronauti, durante le loro missioni, per la raccolta dei loro rifiuti corporei utilizzavano dei semplici pannolini per adulti. Una soluzione forse un po’ rudimentale, e dunque la Nasa ripropone la domanda: come fare la cacca nello spazio? Milioni di utenti hanno risposto a questa particolare domanda con idee super innovative. Tuttavia delle tante proposte solo tre si sono affermate come vincitrici dividendosi l’ambito premio di 30000 $ messo in palio per la “Space Poop Challenge”.
I vincitori della sfida sono stati annunciati qualche giorno fa. Al primo posto si è classificato il team di Thatcher Cardon, medico, chirurgo di volo e pilota militare, la cui idea è stata premiata con ben 15000 $. Il progetto ideato dal team, per trovare una soluzione ai problemi legati al come fare la cacca nello spazio, prevede una tuta con uno sportello per lo smaltimento dei rifiuti organici che eventualmente si troveranno a produrre gli astronauti. In particolare questo futuristico sistema di smaltimento prevede una sacca d’aria all’altezza del cavallo della tuta, un sistema espandibile in grado di raccogliere gli eventuali fluidi corporei.

Al secondo posto, aggiudicandosi ben 10000 $, si è classificato un team di texani: un dentista, un dottore e un professore di ingegneria. La loro idea consiste in una sorta di cintura che, utilizzando un getto d’aria è in grado di espellere i vari rifiuti emessi dai corpi al di fuori della tuta spaziale. La terza e ultima idea che si è aggiudicata 5000 $, è di un gruppo capitanato da Hugo Shelley un designer inglese. “Biancheria a gravità zero”, questo il nome della loro idea per far fronte al problema del come fare la cacca nello spazio. Consiste in un catetere progettato per resistere in condizioni in cui la gravità è assente, e può raccogliere i vari scarti prodotti, comprimerli e disinfettarli. Un problema, tre soluzioni innovative: finalmente gli astronauti potranno far fronte ai loro bisogni fisiologici senza alcun intralcio.
Fonti: NASA