Perché i capelli diventano bianchi? Tutti noi ci siamo posti questa domanda e, come sempre, la scienza ci fornisce la risposta.
IN BREVE
Indice
STRUTTURA E COMPOSIZIONE DEL CAPELLO
Il pelo non è altro che una struttura a forma di bastoncino che esce fuori dall’epidermide, alloggiato nel follicolo pilifero: particolare struttura inclinata di 75° rispetto alla linea della superficie cutanea. Gli elementi che costituiscono il capello sono acqua, lipidi, minerali, pigmenti e cheratina, una proteina localizzata nello strato esterno del capello composta da diciotto amminoacidi. Quest’ultima può essere deformata con il vapore acqueo (la messa in piega).
Facendo una sezione longitudinale possiamo distinguere tre parti:
- Fusto: parte esterna con forma tubolare, formata da cheratina, è flessibile e resistente. La parte terminale è più sottile e viene definita apice;
- Radice: non visibile, inserita all’interno del follicolo, è localizzata nel derma tra l’attacco inferiore del muscolo erettore del pelo e l’ostio del follicolo (il foro da cui fuoriesce il pelo e il sebo);
- Bulbo: rappresenta la parte più interna che si trova nella zona più profonda del follicolo. Qui, vi è la matrice del pelo costituita da cheratinociti che si riproducono velocemente per mitosi, provvedendo così alla formazione/crescita del pelo.
In sezione trasversale, invece, troviamo:
- Cuticola: lo strato più esterno;
- Corteccia: lo strato intermedio contenente melanina;
- Midollo: lo strato centrale.
PERCHÉ I CAPELLI DIVENTANO BIANCHI?
Il fenomeno che sta alla base dell’interrogativo “perché i capelli diventano bianchi?” si chiama canizie (dal latino canus che vuol dire “grigio”) e, sostanzialmente, è causata da una minore produzione di pigmento che, inevitabilmente, porterà i nostri capelli ad essere bianchi. Oltre a questo, un altro interrogativo frequente è: “Perché invecchiando i capelli diventano bianchi?”. Con l’avanzare dell’età, si assiste ad una progressiva diminuzione di melanina da parte di cellule specializzate chiamate melanociti, localizzate nell’epidermide e nei follicoli piliferi. I melanociti producono strutture particolari chiamate melanosomi che contengono la melanina. La forma ramificata dei melanociti favorisce ai melanosomi di passare alle cellule del bulbo pilifero e allo strato corticale del pelo. La canizie, come dicevamo poco prima, non è altro che l’effetto di una produzione ridotta di melanina dovuta o alla diminuzione di sintesi del pigmento o ad una diminuzione del numero dei melanociti stessi. Di base, sappiamo che la eumelanina è responsabile dello spettro di colori che va dal castano al nero, a differenza della feomelanina che produce sfumature che vanno dal biondo al rosso. Nei capelli scuri, i granuli di melanina sono molto più compatti rispetto a quelli dei capelli chiari che risultano essere più piccoli. Solitamente, il fenomeno della canizie inizia intorno ai 30 anni per gli uomini e intorno ai 35 anni per le donne.
Un altro interrogativo frequente è: “Perché i capelli bianchi diventano gialli?”. I motivi per cui i capelli bianchi tendono ad ingiallire sono per lo più ambientali: smog, fumo, raggi UV e un trattamento di decolorazione mal eseguito. Questi fattori consentono ai pigmenti gialli di arrivare in superficie, facendo apparire il capello più scuro e spento.
Molte volte, le cause della canizie vengono associate a malattie croniche come l’anemia perniciosa (forma anemica rara causata dalla carenza di vitamina B12) o ad alcuni disturbi della tiroide. Altre volte, invece si associa ad alcune condizioni anormali della pelle. Questo fenomeno, come ben sappiamo, colpisce entrambi i sessi con l’unica differenza che la canizie nelle donne si diffonde in modo uniforme sul cuoio capelluto, mentre negli uomini parte inizialmente dalle tempie. Generalmente, i peli del tronco e della barba lunga o corta che sia, vengono colpiti in un secondo momento, a differenza dei peli pubici e ascellari che cominciano a cedere al colore bianco in età molto tarda.
Perché i capelli diventano bianchi da giovani?
Le cause del perché i capelli diventano bianchi da giovani sono diverse, ma alcuni studi dimostrano che la maggior parte delle volte dipenda da fattori genetici: le persone che si ritrovano ad avere i capelli bianchi in età prematura posseggono all’interno del loro DNA il gene IRF4. La scoperta della University College London ha pubblicato sulla rivista Nature Communications di aver identificato il gene responsabile della canizie. Le funzioni di questo gene regolano la forma, il colore e lo spessore di capelli, barba e sopracciglia.
“I geni collegati alla calvizie e al colore dei capelli li conosciamo già, ma questa è la prima volta che viene identificato il gene dei capelli grigi nell’uomo, insieme ad altri geni che controllano forma e densità dei capelli” – Kaustubh Adhikari, autore dello studio.
Un’altra causa, sempre correlata ad una predisposizione genetica, potrebbe essere lo stress ossidativo dei melanociti. Alcuni studi tricologici hanno riscontrato alti livelli di perossido di idrogeno (sostanza di scarto dell’attacco dei radicali liberi) nei follicoli piliferi dei capelli grigi precoci. Non a caso, infatti, il perossido d’idrogeno non è altro che l’acqua ossigenata utilizzata per schiarire i capelli. I capelli di soggetti che presentano canizie precoce, quindi, non sono in grado di difendersi dagli stress ossidativi causati dall’ambiente come: smog, fumo, inquinamento e stress. Come scritto prima, l’anemia perniciosa rientra tra le cause di canizie precoce come anche alcune forme di ipotiroidismo e la vitiligine.
Perché i capelli diventano bianchi dopo un grosso spavento
In uno studio pubblicato su Nature, diversi ricercatori della Harvard University (USA), e dell’Università di San Paolo in Brasile, hanno dimostrato che, oltre alla genetica e al processo di invecchiamento, alla base del colore grigio dei capelli ci siano danni permanenti alla riserva di cellule responsabili della produzione dei pigmenti, causati da un forte stress. Provocando forte stress nelle cavie, i ricercatori hanno riscontrato un aumento esponenziali di peli bianchi sul manto degli animali. La causa consisteva in un esaurimento delle cellule staminali dei follicoli piliferi, bloccando così la produzione di melanina.
“Quando abbiamo cominciato lo studio, mi aspettavo che lo stress fosse negativo per l’organismo, ma l’impatto dannoso dello stress che abbiamo scoperto va ben oltre ciò che immaginavo. Dopo pochi giorni, tutte le cellule staminali rigeneranti il pigmento sono andate perse. Il danno è quindi permanente” – Ya-Chieh Hsu, autore dello studio.
Un’altra ipotesi iniziale, invece, stringeva il cerchio intorno al cortisolo (ormone dello stress) sempre per il discorso relativo ad un’alta esposizione di stress. Ma la cosa sorprendente fu che quando rimossero la ghiandola surrenale dai topi, in modo da non poter più produrre ormoni, sotto stress, i loro peli diventavano comunque grigi.
Un’altra idea dei ricercatori riguardava i nervi simpatici che raggiungono i follicoli piliferi. Un forte stress è in grado di azionare un meccanismo evolutivo chiamato “combatti o fuggi” attraverso il quale attiva il sistema nervoso simpatico, facendogli rilasciare neurotrasmettitori come la noradrenalina. Questa agisce sulle cellule staminali nei follicoli piliferi che, attivandosi, si trasformano in cellule produttrici di pigmento, esaurendo così le riserve necessarie.
L’autore, infatti afferma che “con questo studio sappiamo che i neuroni possono controllare le cellule staminali e la loro funzione e possono spiegare come interagiscono a livello cellulare e molecolare per collegare lo stress all’ingrigimento dei capelli”.
CAPELLI BIANCHI: QUALI SONO I RIMEDI?
Ovviamente, quando le cellule staminali dei follicoli piliferi si esauriscono non c’è modo per tornare indietro, ma la scienza sta lavorando anche su questo aspetto. Sempre i ricercatori delle due università dello studio sopra descritto, hanno scoperto che il processo innescato dalla risposta nervosa simpatica può essere bloccato in qualche modo. Gli scienziati hanno individuato una proteina (una chinasi ciclina-dipendente) in grado di svolgere un ruolo cruciale nel processo di incanutimento. Bloccando questa proteina, infatti, durante gli esperimenti, la canizie rallentava notevolmente. Ma siamo ancora in una fase sperimentale e quella appena descritta non è una cura ma, sicuramente, una buona base da cui partire. La canizie, quindi, è la diretta conseguenza della ridotta, se non assente, sintesi della melanina con conseguente depigmentazione dei capelli, che diventano bianchi. Esiste un modo per far tornare il colore ai capelli bianchi? Al momento, non esistono cure che facciano tornare i capelli al colore iniziale ma esistono delle accortezze per cui prevenire la canizie precoce è possibile.
Capelli bianchi e alimentazione
L’ alimentazione è parte integrante del nutrimento dei capelli ma la relazione tra alimentazione e capelli bianchi è, purtroppo, meno diretta. Una dieta equilibrata, e povera di grassi saturi, può essere sicuramente un aiuto per conferire robustezza e lucentezza ai capelli e anche a prevenirne la caduta. Un’alimentazione ricca di proteine, vitamine e minerali (oligoelementi), è fondamentale per la salute dei capelli. In particolare, la cheratina è costituita da cistina e lisina, due aminoacidi essenziali che dipendono interamente dalla dieta alimentare. Una sufficiente quantità di carne, pesce o fegato, è fondamentale non solo per favorire la ricrescita dei capelli, ma anche per sostenere l’attività dei melanociti che, come abbiamo già visto, producono i pigmenti colorati.
Le vitamine più importanti per i capelli sono:
- Vitamina A, che troviamo principalmente nel tuorlo d’uovo, nei pesci particolarmente grassi, nelle verdure a foglia verde e nel fegato;
- Vitamina E, presente negli oli vegetali e nei cereali integrali;
- Vitamina B2, abbondante nelle uova, nei latticini e nei broccoli;
- Vitamina B4, presente nel tuorlo d’uovo, nella carne, nei cereali, nelle patate e nei pomodori;
- Vitamina B5, presente nelle uova, nei broccoli, nelle arachidi, nei funghi e nel fegato.
I minerali più importanti, invece, sono:
- Ferro: utile all’ossigenazione di cute, cuoio capelluto e alla produzione di pigmenti che contrastano l’insorgenza di capelli bianchi.
- Rame: contribuisce alla sintesi della melanina prevenendo la canizie.
- Magnesio: importante per la ricrescita dei capelli.
- Zinco: favorisce l’attività delle cellule germinative della matrice;
- Zolfo: contrasta i capelli sottili e sfibrati.
In conclusione, quindi, una dieta ben bilanciata, oltre a prevenire la canizie, contribuisce notevolmente ad un miglioramento del cuoio capelluto e alla salute del capello.