Gli Stati Uniti sono conosciuti anche per le prestigiose università ivi stanziate: in molti hanno sentito parlare delle ricerche del MIT, di Princetone o della Columbia University.
Oggigiorno solo il 6% delle migliaia di richieste d’ammissione vengono accettate in una delle 5 migliori università americane: stiamo parlando del famoso test di Harvard (il quale non comprende solo quesiti di matematica e logica) che sceglie i pochi eletti che entreranno a far parte della Storia, come ad esempio il presidente uscente Barack Obama insieme alla moglie Michelle e molti altri ancora.
Cosa c’è di particolare nel test di Harvard? Anche se nel periodo ottocentesto, l’istruzione a livello accademico riguardava pochi e spiccati studenti, e quindi non erano tanti coloro che si cimentavano a tentare i test d’ingresso, la percentuale di ammessi rispetto alle richieste era più alta di adesso, ma c’è da dire che i test d’ammissione non erano affatto semplici dato che bisognava avere un’adeguata preparazione. È emblematica una pubblicità, riguardante la stessa università, che venne pubblicata su un numero del New York Times del 1870, in cui si faceva presente che dei 210 candidati ben 185 avevano superato l’Harvard supertest del 1869: rispetto agli altri anni risultò più semplice in quanto a difficoltà, questo per invogliare le giovani e avide menti a scegliere Harvard, ma questo solo perché all’epoca non c’erano problemi di sovraffollamento.
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Le competenze richieste per le matricole spaziavano in qualsiasi materia, infatti dovevano conoscere perfettamente il latino e il greco e saper scrivere utilizzando gli accenti giusti, bisognava districarsi attraverso le opere di Virgilio o di Cesare, ma anche avere conoscenze di geografia antica e moderna, storia, inglese e matematica. Infatti il test che noi abbiamo preso in questione contiene quesiti che chiedono specificatamente dove si trovino le sorgenti del Danubio, del Volga, del Gange e del Rio delle Amazzoni, oppure riguardano i personaggi storici o letterari come Coriolano, Scipione l’Africano, Senofonte, Leonida, Pausania, Lisandro, o domande specifiche riguardanti le famose città antiche: da Atene a Sparta. Ed ovviamente non possono non esserci quesiti matematici: domande sull’utilizzo di numeri primi, logaritmi, seni, coseni, secanti, raggi e poligoni.
Per capire la complessità del test di Harvard basti pensare che una potenziale domanda potrebbe essere di questo tipo: “Prove that the perpendicular from the centre of a circle upon a chord bisects the chord and ther are subtened by the chord”. Traduzione: ” Dimostrare che la perpendicolare ad una corda che passa per il centro di un cerchio biseca la corda ed è sottesa ad essa”. In rete potete trovare dei fac-simile dei test d’ingresso, come ad esempio su Business Insider, quindi vi è venuta la voglia di provarci?
Fateci sapere poi come è andata.