Trovare parcheggio non è mai stato così semplice e veloce: grazie a The parKing, l’app in arrivo su Iphone e dispositivi Android che vi permetterà di risparmiare tempo e stress.
Vi siete mai ritrovati a girare disperatamente alla ricerca di un parcheggio, con l’ansia di dover fare in fretta per non arrivare in ritardo al lavoro o ad un appuntamento?
Dal 1 febbraio 2017, grazie all’app “The parKing”, potrete tirare un sospiro di sollievo e affidarvi agli altri utenti della community per assicurarvi di trovare sempre un posto dove lasciare la vostra auto. E se abitate a Torino o a Cuneo siete ancora più fortunati, perché sarete tra i primi a poter testare e usufruire del servizio.
“Social cooperation“: è questo il concetto su cui si basa l’applicazione. Due parole che esprimono un meccanismo di aiuto reciproco molto semplice, in cui ogni utente segnala alla community il luogo dove lascerà tra qualche minuto un posto libero per il parcheggio. I dati vengono elaborati da un algoritmo che comunica la vostra posizione a coloro che, nel raggio di 100 metri, stanno cercando parcheggio. A questi sarà possibile prenotare il posto che state lasciando, visualizzando non solo la posizione precisa ma anche i dettagli identificativi della vostra auto. Una volta confermato, il parcheggio sarà visibile esclusivamente a lui e tramite l’interazione automatica con un navigatore, si verrà indirizzati direttamente nella posizione esatta del parcheggio. A questo punto anche voi riceverete i dati del prenotante e vi basterà aspettarlo per un paio di minuti.
The parKing nasce perciò dalla fiducia degli sviluppatori rispetto all’altruismo degli utenti. Tuttavia, per incentivare la cooperazione, viene data la possibilità di valutare l’affidabilità della persona con cui si è effettuato lo scambio. Tali recensioni vengono utilizzate per stilare una classifica, così che in ogni città venga eletto il “Re del Parcheggio“. In base alla posizione in classifica si avrà accesso a diversi premi, che renderanno l’esperienza ancora più divertente e coinvolgente.
Per saperne di più, abbiamo intervistato gli ideatori dell’app.
Raccontateci qualcosa di voi: dove vivete, che percorso di studi avete eseguito e di che cosa vi occupate?
Siamo due architetti, padre e figlio, Lorenzo e Stefano Marino. Lavoriamo nello stesso studio di architettura a Cuneo; Lorenzo, 59 anni, vive a Cuneo; Stefano, 28 anni, a Torino. Non è un caso infatti che queste siano le due città in cui si è scelto di “spingere” maggiormente il progetto, almeno in queste fasi iniziali.
Com’è nata l’idea dell’app?
L’idea di base è nata a Lorenzo, in uno di quei classici pensieri a mente libera nel letto, a luci spente, prima di addormentarsi. Il giorno dopo ha raccontato l’idea a Stefano, e insieme ci si è messi a pensarci seriamente e a lavorare su tutti i dettagli che possono trasformare un’idea in un’applicazione. È stato un lavoro durato molti mesi è che è passato da boutade, o hobby, a impegno quotidiano vero e proprio. L’applicazione è stata poi sviluppata dalla “Mia s.r.l.” di Borgo San Dalmazzo (CN)
Pensate che l’idea di app come questa, basate sulla social cooperation, sia una scommessa o che possa effettivamente funzionare ed ispirare nuovi progetti? Perché?
È una scommessa in cui è doveroso credere: credere nella social cooperation vuol dire avere qualche speranza in più per il futuro, e questo non è poco. Certo, abbiamo dovuto pensare anche all’altro lato della medaglia: cioè a coloro che potrebbero essere mossi da altre motivazioni. Per questo è stata creata una classifica di “affidabilità”: ogni volta che un parcheggio va a buon fine, l’utente che ha parcheggiato dà un voto all’affidabilità di colui che gli ha lasciato il posteggio. In base ai voti verrà stilata una vera e propria classifica, che consentirà di dare all’app anche un’ottica di videogioco che non guasta mai. Ci saranno anche dei premi legati al posizionamento in classifica degli utenti.
La principale critica che potrebbe essere mossa contro l’app è che non si deve utilizzare lo smartphone mentre si è alla guida. Come avete pensato di evitare che l’uso dell’applicazione distragga il conducente?
L’applicazione funzionerà esattamente come un navigatore, infatti noi consigliamo l’utilizzo di un supporto per smartphone da automobile. Le operazioni “touch” sono davvero poche e limitate, le può quindi svolgere un passeggero o le si può compiere fermi al semaforo. Si deve solo toccare il pallino del parcheggio desiderato e confermare, a quel punto sarà il navigatore con le sue indicazioni vocali a consentire all’utente di giungere sul posto. Il meccanismo, quindi, non è altro che quello di un normale navigatore da automobile. Tutte le operazioni di votazione verranno fatte a macchina oramai parcheggiata.
Quali sono i vostri obiettivi futuri?
Abbiamo deciso di partire in piccolo: l’app sarà scaricabile in tutta Italia dal primo febbraio, ma i nostri iniziali sforzi di marketing si sono rivolti esclusivamente a Cuneo e Torino. Quindi, sperando che si possa avere successo, i piani per il futuro sono di far conoscere “the parKing” in tutta Italia e poi –perché no- anche all’estero, visto che il funzionamento sarebbe il medesimo in ogni parte del mondo.
Cosa vi sentite di dire ai ragazzi che hanno un’idea innovativa e vorrebbero svilupparla?
Il principale consiglio che ci sentiamo di dare è di buttare quest’idea nel calderone: le opinioni degli altri, anche quelle che si ritengono “stupide”, a volte contribuiscono a scoprire delle magagne che non si erano notate. Ogni progetto non deve rimanere segregato fino alla sua uscita, bisogna darlo in pasto agli squali e vedere che succede. Consigli su come procedere economicamente e burocraticamente, invece, sono più difficili da dare. Al giorno d’oggi ci sono tantissime strade e tutte possono essere corrette o sbagliate.
Fonte: The parKing app