L’argento colloidale è per definizione un colloide, vale a dire un sistema intermedio tra una soluzione ed una dispersione, costituito da particelle di dimensioni comprese tra 100 nm e 1 Âľm. Lâargento colloidale, viene impiegato in massima parte come disinfettante.
Lâimpiego dellâargento colloidale come disinfettante è dovuto al fatto che lo ione argento (Ag+) risulta tossico per i batteri, i funghi e le alghe. La tossicità è dovuta al fatto che lo ione argento danneggia irreparabilmente il meccanismo degli enzimi degli agenti patogeni. Tale tossicitĂ può essere aumentata applicando un campo elettrico.

Lâargento colloidale non presenta particolari controindicazioni nellâutilizzo vista la sua non elevata tossicitĂ sullâorganismo umano, come ad esempio lâutilizzo di garze o creme come rivestimento per le ferite. Secondo diversi studi, lâutilizzo di tale medicamento riduce i tempi di guarigione di ferite e ulcere e mostra un effetto positivo nel trattamento di ferite croniche infette.
Ovviamente un utilizzo persistente di argento colloidale ha delle controindicazioni piuttosto spiacevoli poichĂŠ esso tende ad accumularsi nellâorganismo causando lâargiria. Un accumulo di ioni argento in una determinata sezione del proprio derma, con lâesposizione alla luce solare tende a scurirsi, come accade per la maggior parte dei sali dâargento. Sfortunatamente questo processo è irreversibile, pertanto una volta comparsa la macchia sulla propria pelle questa è indelebile anche se sono allo studio alcuni metodi per lâeliminazione di tali macchie tramite laser. Vi sono tuttavia casi isolati che hanno espresso problemi piĂš gravi oltre allâargiria, quali conseguenze renali o epatiche, ma tali conseguenze sono frutto dellâingestione dellâargento colloidale.

Lâutilizzo dellâargento come disinfettante non si ferma qui, ma comprende anche lâutilizzo di bastoncini a base di nitrato dâargento per ferite di piccolo calibro (generalmente causate da un rasoio) oppure dei cristalli formati da nitrato dâargento fuso insieme ad altri sali come ad esempio KNO3 volti a formare una sorta di zeolite.

Inoltre lâargento viene utilizzato per la cosĂŹddetta inseminazione delle nuvole, sotto forma di ioduro di argento. Come è noto, le nuvole sono costituite in massima parte da vapore acqueo che quando raggiunge il livello di saturazione condensa dando origine alla pioggia. Tuttavia è anche possibile che sia presente dellâacqua sottoraffreddata allâinterno delle nuvole, vale a dire acqua liquida al di sotto del punto di solidificazione. In questo caso per favorire lo sviluppo delle precipitazioni si usa sparare dei cristalli di ioduro dâargento allâinterno delle nuvole. Lo ioduro dâargento puro ha una struttura molecolare molto simile al ghiaccio, e in presenza di acqua sottoraffreddata fornisce il germe per la nucleazione e quindi la formazione di cristalli di ghiaccio.
Fonte
- Pubmed homepage
Pubmed