Medici e ricercatori concordano sul fatto che alimentazione e cancro siano strettamente correlati: molti dei tumori umani sono causati da fattori ambientali e dallo stile di vita che adottiamo. Vediamo quali sono i segreti dell’alimentazione perfetta per abbassare il rischio di tumori.
IN BREVE
Fattori di rischio per il cancro: facciamo chiarezza
Mantenere un corretto stile alimentare può abbassare certamente la possibilità di sviluppare un cancro, ma purtroppo esistono moltissimi fattori che possono comunque incrementare questo pericolo. La genetica ad esempio è uno dei maggiori fattori di rischio: tuttavia nel caso specifico dei tumori non si può parlare di vera e propria “ereditarietà” ma di “familiarità”. Questa è la condizione in cui si possiede una maggiore propensione a sviluppare la patologia nel caso in cui uno dei nostri parenti sia già stato aggredito da essa. Infatti il tumore in sé non è fisicamente trasmissibile “di madre in figlio”, ma potrebbe esistere una predisposizione genica a cui bisogna dare una certa importanza. Tra i fattori ambientali dobbiamo annoverare inquinamento atmosferico e agenti chimico-fisici. Le polveri sottili che respiriamo tutti i giorni hanno un effetto molto negativo sul nostro organismo: infatti un’eccessiva e cronica inalazione di queste particelle tenderebbe ad abbassare le difese immunitarie del nostro corpo predisponendoci ad una maggiore possibilità di sviluppare importanti patologie. Nei gas di scarico dei motori a combustione, nel fumo del legno bruciato ed in quello della sigaretta possiamo incontrare delle molecole volatili, chiamate idrocarburi aromatici policiclici (es. Naftalene), in grado di aggrapparsi alle particelle dell’aria che inaliamo respirando. Questi particolari composti, che si sviluppano in seguito ad una combustione incompleta di materiale organico o di oli combustibili, carbone e legno (soprattutto per le produzioni di energia a livello industriale), sono in grado di aumentare il rischio di tumore, non solo ai polmoni, ma anche a livello cutaneo e dell’apparato urinario.
Lo stile di vita
Per quanto riguarda lo stile di vita, invece, potremmo elencare un mare magnum di vizi ed abitudini potenzialmente pericolose che aumentano drasticamente il rischio d’insorgenza del cancro. Fumo ed alcool rappresentano insieme addirittura il 33% dei fattori di rischio di sviluppare tumori alla bocca, all’esofago, alla laringe, allo stomaco, al fegato, al colon e ai polmoni. Oppure, l’esposizione ai raggi UV, se eccessivamente prolungata, rappresenta un altro fattore di rischio importantissimo soprattutto per i tumori della pelle (melanomi). La relazione tra alimentazione e cancro è un tema di particolare importanza in ambito medico poiché le abitudini alimentari potrebbero giocare a favore o contro il rischio di sviluppare patologie. Oltre a provocare diabete ed ipercolesterolemia, uno scorretto stile alimentare ci avvicina a molti stati patologici cardiovascolari da non sottovalutare quali l’ipertensione e l’aterosclerosi, Tralasciando (ma non troppo) il fatto che già quelle appena nominate siano delle malattie molto importanti, dobbiamo anche sottolineare che stati patologici legati ad un errato regime alimentare possono provocare un innalzamento del rischio di cancro!
In base agli studi e alle ricerche effettuate e pubblicate da Richard Peto, epidemiologo e professore di Statistica Medica dell’Università di Oxford, nonché autore del libro “The causes of cancer”, si può affermare che circa il 35% dei tumori (un numero molto significativo) sia causato dal tipo di dieta ed dalle abitudini alimentari che adottiamo nel corso della nostra vita. Tuttavia l’alimentazione può, se imparassimo a mangiare bene, rivelarsi un’arma a nostro favore. Ma cosa significa mangiare “bene” e mangiare “male”?
Relazione tra alimentazione e cancro
Generalmente, a livello alimentare, l’innalzamento del rischio di tumori è correlato ad uno smisurato apporto calorico e ad un consumo eccessivo di grassi e proteine animali. Ad esempio i grassi saturi (lipidi con da acidi grassi senza doppi legami) sarebbero associati ai tumori del fegato, del pancreas, del colon-retto, della prostata e della mammella. In particolare per quest’ultimo, uno studio dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, coordinato dalla dottoressa Sabina Sieri, ricercatrice in Epidemiologia Nutrizionale, ha rivelato che il rischio di sviluppare tumori ormono-dipendenti della mammella risulti essere più elevato (di circa il 14%) nelle donne che adottano stili alimentari con un apporto significativo di grassi saturi.
Comunque grazie a degli studi più approfonditi da parte di alcuni medici ricercatori si è appurato che i grassi saturi di origine vegetale non competono per l’innalzamento del rischio di cancro, mentre quelli di origine animale sì. Ovviamente questo non sta a significare che sia giusto inserire nella dieta tonnellate di lipidi saturi vegetali oppure evitare completamente quelli di origine animale. Sarebbe giusto determinare le quantità di entrambi, in base al proprio fabbisogno, per contribuire alla prevenzione di tantissime patologie, cancro compreso.
Nitrosammine e Benzopirene
L’alimentazione può influenzare tantissimo sullo sviluppo di malattie tumorali, soprattutto se si inseriscono nella dieta cibi ricchi di sostanze dotate di attività cancerogena. Fra le più importanti troviamo le nitrossammine ed il benzopirene. Le prime, sono molecole che nascono dalla combinazione di nitriti e nitrati (sali di azoto) con ammine gastriche, che innalzano il rischio di tumore dello stomaco e dell’esofago. Questi sali vengono inseriti nelle carni in scatola o nei salumi, al fine di mantenere il classico colore rosso e per prevenire lo sviluppo del Botulino.
Il benzopirene, invece, fa parte di un’altra categoria di sostanze con attività cancerogena già citata nel precedente paragrafo, ovvero quella degli idrocarburi aromatici. Questa è una molecola altamente cancerogena per l’uomo che deriva dagli scarti della combustione dei motori diesel o dal fumo della sigaretta, ma anche dalla carbonizzazione delle carni cotte alla griglia o sulla brace. Ad oggi, per tumori specifici, come ad esempio le leucemie, non esiste una riconducibilità strettamente legata alla nutrizione.
Fattori alimentari anticancerogeni
Fortunatamente in natura esistono tantissime sostanze capaci di svolgere un’azione protettiva nei confronti della carcinogenesi, che funzionano come una sorta di vaccino contro tumori; esse vengono chiamate agenti anticancerogeni.
Questi si suddividono in:
- Sostanze che prevengono la formazione di carcinogeni attivi (vitamina A,E,C);
- Sostanze “bloccanti” che impediscono al carcinogeno di raggiungere i bersagli recettoriali dei tessuti;
- Agenti “soppressori” che sopprimono l’espressione tumorale in cellule con neoplasie in atto.
Le vitamine e i sali minerali in generale svolgono funzioni importantissime a livello di tutto l’organismo umano. Ad esempio la vitamina A stimola le difese immunitarie ed il controllo epiteliale, la C inibisce la formazione di nitrosammine, e la E svolge funge da antiossidante. È fondamentale perciò inserire nella dieta alimenti di origine vegetale come frutta e verdure (meglio se biologiche) per soddisfare il bisogno giornaliero di tutti quei micronutrienti. Oltre alle Vitamine e ai Sali minerali nella frutta e nelle verdure possiamo trovare un altro elemento molto importante per la salute: le fibre. Queste sono sostanze alimentari non digeribili dall’apparato digerente umano ma di fondamentale importanza fisiologica. Infatti rigonfiandosi e inzuppandosi d’acqua, favoriscono il transito intestinale e “puliscono” le pareti del tenue e del crasso. Possiamo ritrovarle nella frutta, nei legumi, nelle verdure, nelle radici, nei tuberi e negli alimenti integrali. Inoltre nella frutta e nella verdura possiamo incontrare altre molecole importantissime a livello di prevenzione contenute soprattutto nei cavoli. Queste svolgono un ruolo molto interessante nella difesa contro le malattie tumorali poiché posseggono diversi agenti anticancerogeni. La Cisteina, ad esempio, per la protezione cellulare e il Sulforafano, uncomposto capace di eliminare dal corpo sostanze cancerogene.
Le 7 regole di alimentazione per la prevenzione del cancro
Sta di fatto, comunque, che non esisterà mai una vera e propria linea alimentare per prevenire malattie pericolose. Ognuno di noi, infatti, deve moulare l’alimentazione in base al proprio fabbisogno. Tuttavia l’European Organization for Cooperation in Cancer Prevention studies ha pubblicato una serie di semplici regole generali da seguire in merito ad alimentazione e prevenzione del cancro. Fra queste troviamo:
- Ridurre l’apporto di grassi (in particolar modo di acidi grassi saturi);
- Consumare diete variate, contenenti diversi tipi di vegetali e frutta, specialmente ortaggi e/o tuberi, nonché agrumi, stabilendo un’adeguata introduzione di vitamine e minerali;
- Consumare cibi ricchi di carboidrati complessi (come ad esempio amido) e fibre alimentari;
- Mantenere un giusto peso corporeo;
- Mantenere un ridotto apporto di sale;
- Preferire i cibi freschi o modicamente trattati rispetto all’uso di cibi conservati, sottoposti a salatura o ad affumicatura;
- Bere alcol con moderazione.
Ovviamente mantenere una dieta equilibrata in base al proprio tipo di corpo è di fondamentale importanza, come lo è rivolgersi a dei professionisti. Le regole appena elencate, come nessun altro elenco, non forniscono abbastanza informazioni per “mettersi a dieta” senza consultare dietisti o nutrizionisti. È sconsigliatissimo, da parte degli esperti, iniziare delle diete in modo autonomo semplicemente perché non si posseggono le conoscenze necessarie. Inoltre, si rischierebbe di subentrare in una serie di disequilibri nutrizionali potenzialmente in grado di provocare malesseri psicologici e fisici.
Fonte
- Cos’è il cancro
AIRC - The causes of cancer
R. Doll – R. Peto - Alimentazione e Nutrizione Umana
A. Mariani Costantini – C. Cannella – G. Tommasi - Principi di chimica degli alimenti
P. Cappelli – V. Vannucchi