Se andate a Jingzhou (una città-prefettura nella provincia dello Hubei), in Cina, sicuramente vi salterà all’occhio qualcosa di particolare, a meno che, purtroppo per voi abbiate seri problemi alla vista. Di cosa si tratta? Ve lo diciamo subito. Si tratta di una statua. Ma non una costruzione normale, di quelle che solitamente si vedono in giro. Quello che la differenzia dalle altre sono le dimensioni, a dir poco esagerate, ma non da Guinness World record. Ma andiamo con ordine.
L’autore di questa mastodontica costruzione è un certo Han Meilin. Così a primo impatto, magari il nome non vi dirà nulla, ma è colui che è noto per aver disegnato la mascotte delle Olimpiadi di Beijing del 2008. Una celebrità, in patria. Una fondazione prende addirittura il suo nome, mentre le sue opere sono esposte in diversi musei.

La sua creazione rappresenta lo storico generale “Guan Yu In” (dio della guera) vissuto nel III secolo A.C. durante il famoso “periodo dei tre regni”, che si è sviluppato tra la fondazione del regno Wei nel 220 e la conquista del regno Wu nel 280. Il combattente è stato protagonista di eroiche imprese. A seguito della sua morte è stato divinizzato e viene venerato ancora oggi.

La statua in suo onore esprime a pieno la potenza del personaggio. 48 metri di altezza complessiva, 10 metri di piedistallo ed un peso di circa 1320 tonnellate sono alcune delle caratteristiche principali di questa costruzione. Per non parlare delle 4000 lamine di bronzo che la ricoprono. All’interno della statua si può visitare il Guan Yu Museum, una struttura di circa 8000 mq.
La costruzione (più alta della Statua della Libertà) rappresenta il guerriero con, tra le mani, la leggendaria “Lama Crescente del Drago Verde“, la mitica arma che, secondo la leggenda, era appartenuta al guerriero Dio. Sebbene abbia un’aspetto minaccioso, il mastodontico monumento simboleggia fratellanza, intergrità, lealtà e giustizia, che sono i valori cardine dell’antica cultura cinese.
Fonte
- In Cina hanno eretto una gigantesca statua di bronzo al dio della guerra