Per certi versi potremmo definire le tigri siberiane (o tigri dell’Amur) come i gatti più grandi del mondo. Si tratta di esemplari che vivono primariamente nelle foreste Russe di betulle, benché alcuni esemplari vivano anche in Cina ed in Corea del Nord. Si stima che circa 500 tigri siberiane vivano oggi allo stato brado, con dati che conferiscono a questo numero una certa stabilità.
Rispetto agli altri habitat tipici delle tigri, nelle foreste del nord Asia è presente una minor densità umana e, al tempo stesso, il più completo ecosistema. Le vaste distese boschive permettono inoltre alle tigri siberiane di poter disporre di molto più spazio per muoversi, anche per il fatto che l’industria del legname in Russia è molto meno sviluppata rispetto ad altri paesi. Le tigri siberiane sono conosciute come i più grandi gatti selvatici e sono rinomate per la loro forza e la loro potenza. In passato esistevano 8 sottospecie di tigri siberiane, ma si sono estinte durante il XX secolo. Durante gli scorsi cento anni, la caccia e la deforestazione hanno ridotto la popolazione delle tigri da centinaia di migliaia a circa 3000-5000 esemplari. Esse vengono primariamente cacciate come trofei, ma anche allo scopo di usarne alcune interiora da destinare alla medicina cinese. Oggi, tuttavia, sono stati presi dai governi seri provvedimenti nei confronti dei cacciatori di frodo, con molti programmi legislativi che vertono alla protezione di questi esemplari. Per questo motivo oggi la caccia di frodo si è di molto ridotta rispetto al passato, ma rappresenta ancora una seria minaccia per le tigri siberiane.
Le tigri hanno un comportamento generalmente solitario e manifestano aggressività verso i rivali al fine di tenerli alla larga dal proprio territorio. Sono cacciatori straordinari e viaggiano molti chilometri per scovare le loro prede, come alci e cinghiali selvatici. Le tigri siberiane, come quelle del Bengala, fanno sfoggio della loro livrea distintiva a camouflage per mimetizzarsi e balzare sulla preda al momento più opportuno. Non esistono due tigri con la stessa disposizione di bande e strisce. Quando una tigre è affamata può mangiare fino a 27 Kg in una sola notte, anche se, generalmente, esse mangiano molto meno.
A dispetto comunque della loro paurosa reputazione, la maggior parte delle tigri evitano gli umani. Solo alcune potrebbero trasformarsi in pericolose mangiatrici di uomini. Un aspetto curioso è che, generalmente, si tratta di animali spesso ammalati e incapaci di cacciare nel pieno delle loro capacità fisiche. Inoltre, cacciano spesso in habitat dove le loro prede tradizionali sono ridotte o scomparse. Le femmine di tigre generano solitamente 2-6 cuccioli, che crescono senza o con poco aiuto da parte dei maschi-padri. I cuccioli non possono cacciare finché non raggiungono l’età di diciotto mesi e rimangono con le loro madri fino a tre anni, quando si allontanano per trovare il loro proprio territorio.
Fonte: NATIONAL GEOGRAPHIC