La Nebulosa Cono fa parte della più grande regione di formazione stellare nota con il nome NGC 2264. La particolare struttura della Nebulosa è tipica delle regioni in cui nascono nuove stelle che, attraverso intensi venti solari, modellano gas e polveri formando delle strutture simili a pilastri. Questa nebulosa, inoltre, sembra essere il puntale di un gigantesco Albero di Natale spaziale, formato da un ammasso di stelle all’interno della costellazione dell’Unicorno.
IN BREVE
Nebulosa Cono
A tutti noi sarà capitato almeno una volta nella vita di osservare le stelle e immaginare strani mondi e galassie nelle profondità dello spazio, seguite da domande esistenziali quali: “come si formano le stelle?”, “ci sono altre forme di vita fuori dalla Terra?” oppure “quanto siamo piccoli rispetto a tutto l’universo?”. Queste domande ci spingono ad osservare e studiare innumerevoli galassie e nebulose, sviluppando tecnologie avanzate in grado di guardare sempre più lontano.
Questa sensazione di curiosità e sopraffazione davanti ad una nebulosa molto più grande del sistema solare stesso, è stata sicuramente sperimentata da William Herschel quando, alla fine del XVIII secolo, scoprì un’enorme regione dello spazio in cui si formano le stelle. Questo gigantesco reparto neonatale spaziale, è conosciuto nell’ambito scientifico con il nome NGC2264, e al suo interno si trova una particolare nebulosa chiamata “Nebulosa Cono”, localizzata nella costellazione dell’Unicorno.
La Nebulosa Cono è lunga sette anni luce, esattamente 442688 volte la distanza tra la Terra e il Sole, ed è a 2500 anni luce di distanza dal nostro pianeta. Le caratteristiche della Nebulosa Cono sono molto simili a quelle di un’altra nebulosa nota con il nome di “Nebulosa Aquila” che contiene i famosissimi “Pilastri della Creazione”. Tra tutte le nebulose conosciute, quelle con una forma a pilastro sono estremamente importanti in quanto sono la sede della formazione di nuove stelle.
I nuovi astri appena nati emettono forti venti solari e radiazioni ultraviolette che spazzano via tutto il materiale nelle loro vicinanze, addensando polveri e gas in strutture simili a pilastri. Questo processo è responsabile della strana forma della Nebulosa Cono e di altre nebulose conosciute. Le radiazioni ultraviolette sono anche responsabili del bagliore rosso che si osserva tutto intorno alla nebulosa (come si può notare nell’immagine sopra: nebulosa 4k). Queste radiazioni interagiscono con l’idrogeno della nebulosa facendolo brillare e regalandoci degli spettacoli mozzafiato.
Nebulosa Cono Albero di Natale
A rendere speciale la Nebulosa Cono, tuttavia, contribuisce anche un ammasso stellare posto nelle sue vicinanze che assomiglia moltissimo ad un Albero di Natale. La Nebulosa Cono rappresenterebbe in quest’ottica un puntale capovolto dell’albero, indicando così la sommità dell’abete natalizio. Le stelle che compongono quest’illusione ottica sono in realtà molto giovani: la loro età varia da un milione a cinque milioni di anni (molto pochi per una stella). Anche le loro dimensioni sono variabili, è possibile trovare stelle più piccole del nostro Sole e stelle con una massa sette volte più grande di quella solare.
Osservando le stelle che compongono l’albero di Natale, si può notare che esse, proprio come le lucine che abbelliscono gli abeti, sembrano “lampeggiare”, comportamento tipico di tipi di stelle chiamate “variabili”. Queste variazioni di luminosità non sono sincrone come quelle di un vero albero di Natale e si osservano nello spettro dei raggi X. I cambi di luminosità, osservati da vari telescopi come Chandra, sono dovuti a diversi tipi di fenomeni, come i brillamenti solari.
Quest’ultimi, noti anche come eruzioni solari, sono dovuti a variazioni del campo magnetico della stella e avvengono anche sul nostro Sole ma in modo meno intenso rispetto ai brillamenti di alcune stelle localizzate vicino la Nebulosa Cono. Altri fenomeni che producono la variazione di luminosità delle stelle sono legati a punti caldi e regioni scure delle stelle, che si alternano man mano che la stella ruota, e alla variazione della quantità di gas che oscura le stelle.
L’illusione di osservare un Albero di Natale spaziale è rafforzata dal fatto che l’immagine (vedi nebulosa immagini dell’ammasso) della nebulosa rossa è stata ruotata leggermente in modo da far apparire “dritto” l’albero. Questo gruppo di stelle può essere osservato facilmente attraverso un telescopio amatoriale, ma per osservare la debole nebulosità che aumenta l’illusione natalizia è necessario un telescopio più potente. Localizzare la posizione nel cielo della Nebulosa Cono è abbastanza facile: dall’immagine in alto si può notare che essa (indicata dal cerchietto rosso) è localizzata tra la costellazione del Cane Minore e Orione, nella stessa zona dove è possibile osservare il gruppo di stelle variabili che compongono l’Albero di Natale.