Le tartarughe sono conosciute al mondo come animali particolarmente lenti, ma chissà se questa particolarità vale anche per Uga, una curiosa “tartaruga a rotelle”. Possiamo considerarla come una sorta di “tartaruga ninja”, un esemplare quasi futuristico. L’esemplare in questione ha circa 20 anni e la sua avventura ha avuto inizio quando ha perso le sue zampe posteriori in seguito al morso di un ratto.
La sua condizione risultava essere abbastanza vincolante: dopo l’amputazione dell’arto posteriore sinistro era difficile per la simpatica testuggine spostarsi con facilità. Il veterinario Nicola Di Girolamo, della Clinica per animali esotici di Roma, si è subito mobilitato per cercare una soluzione al problema e regalare alla tartaruga una vita normale. le sue ricerche lo hanno portato a chiedere la collaborazione di Massimo Mostosi, della Orange Pixel. Di Girolamo lo ha contattato con una particolare richiesta: la costruzione di una sorta di “sedia a rotelle” per tartarughe, interamente realizzata con una stampante 3D.
Prima che Uga potesse iniziare la sua vita da “tartaruga a rotelle“, è stato necessario prelevare un calco del suo carapace, che avrebbe reso possibile la realizzazione del particolare progetto. La richiesta del veterinario prevedeva qualcosa di facilmente rimovibile, con le ruote intercambiabili e che non vincolasse in alcun modo i movimenti dell’animale. Dopo aver realizzato il calco del guscio, quest’ultimo è stato scansionato sul pc e alla fine stampato. per permetterne l’applicazione, sul guscio sono stati incollati 5 “bottoni” con una colla epossidica biocomponente. Per consentirne la stabilità, alla struttura sono stati applicati dei magneti abbastanza potenti. Questi magneti permettono alla “sedia a rotelle” di rimanere ben ancorata al guscio, ma, allo stesso tempo, ne rendono la rimozione abbastanza semplice. Prima dell’effettiva applicazione delle rotelle, sono state necessarie circa 4-5 sedute per correggerne ogni difetto. Il risultato finale ha portato a qualcosa di veramente sorprendente, che ha ripagato i progettisti di ogni sforzo.
Uga però non è di certo il primo caso di “testuggine a rotelle” al mondo. Una storia simile ci porta in Inghilterra ed è la storia di Mrs T, una tartaruga 90enne che ha perso le zampe anteriori, anche lei, in seguito al morso di un ratto. La povera tartaruga sembrava essere spacciata. La sua padrona, Jude Ryder, dopo aver speso circa mille sterline in cure veterinarie, ha chiesto aiuto a suo figlio, un ingegnere meccanico. Dale, il figlio della signora Ryder, ha pensato di sostituire le zampe anteriori dell’animale con le ruote di un modellino di aeroplano. La curiosa invenzione ha di certo migliorato la vita della simpatica testuggine, che ora scorrazza libera ad una velocità probabilmente superiore rispetto a quella di una qualsiasi tartaruga.
Ancora una volta le moderne tecnologie ci sorprendono regalandoci invenzioni in grado di cambiare delle vite come quella di Uga di Mrs T e tante altre. Magari in futuro questa pratica potrebbe diffondersi maggiormente e regalare a un’altra sventurata testuggine senza arti la possibilità di diventare una tartaruga a rotelle.