L’iniziativa Save the Planet 2021 nasce l’anno scorso con lo scopo di rendere consapevole la comunità dell’importanza che la raccolta differenziata ha per il nostro pianeta. L’evento, organizzato dalla community different, quest’anno è stato riproposto con grande successo in collaborazione con Worldrise ONLUS e 30×30 Italia. Si è tenuto in occasione del World CleanUp Day, il 18 settembre 2021 e ancora una volta ha portato a degli ottimi risultati!
IN BREVE
Indice
RITORNA SAVE THE PLANET 2021
Save the Planet 2021 è un’iniziativa sociale del progetto different, organizzata in collaborazione con Worldrise ONLUS e 30×30 Italia. Nasce nel 2020 con lo scopo di rendere consapevole la comunità dell’importanza che la raccolta differenziata e il riciclaggio dei rifiuti hanno per il bene del nostro pianeta. L’evento, come per l’edizione precedente, si è tenuto in occasione del World CleanUp Day, sabato 18 settembre 2021, un’intera giornata dedicata alla raccolta dei rifiuti; un’iniziativa sociale globale che periodicamente riunisce milioni di persone in 180 paesi del mondo per la pulizia di luoghi di ogni tipo (spiagge, parchi, strade, fiumi). L’obiettivo è quello di riunire l’intera comunità, sensibilizzarla ed ottenere un importante cambiamento per raggiungere il traguardo finale: un pianeta pulito e sano.
Collaborazione, impegno e divertimento
Quando una community è spinta dall’interesse collettivo non solo ottiene grandi risultati, ma si diverte anche nel farlo. I nostri migliori amici sono quelli con cui cresciamo, con cui condividiamo il piacere delle più belle esperienze di vita, ma anche la tristezza di quelle brutte. È grazie alla sinergia e all’intesa reciproca che ci si ritrova a raggiungere gli obiettivi uno dopo l’altro senza peso e fatica. L’iniziativa Save the Planet 2021 è perfettamente descritta da questa filosofia. Se il problema comune è quello dell’inquinamento, purtroppo sempre più attuale, non c’è modo migliore per risolverlo che unendo vecchi amici e nuovi amici sparsi nella nostra bella penisola (e non solo), accomunati dallo stesso desiderio: il benessere del pianeta.
Di giorno in giorno dovremmo essere grati alla natura che ci fa vivere e sopravvivere sia dal punto di vista fisiologico, dandoci ossigeno e sostentamento energetico, sia da quello emotivo, regalandoci emozioni con le sue immense meraviglie. La lotta all’inquinamento dovrebbe essere una priorità di tutti, l’ecologismo non dovrebbe essere una semplice moda ma uno stile di vita che ciascuno dovrebbe far proprio, per sé stesso e per gli altri.
La nuova edizione di Save the Planet
Nell’edizione 2020 la nostra iniziativa è riuscita ad unire cittadini, associazioni e realtà locali in una giornata di completa dedizione al benessere del nostro pianeta. Quest’anno la storia si è ripetuta con grande successo e gioia per organizzatori e partecipanti. 1107 volontari, ben 755 in più rispetto all’anno scorso, hanno riempito con più di 6000 kg di rifiuti centinaia di sacchi, ripulendo spiagge, parchi, strade e non solo. Come per l’edizione precedente, tutti i rifiuti sono stati differenziati, recuperati e riciclati se possibile, infine gettati negli appositi punti per la raccolta differenziata in accordo con il comune. «L’ambiente è dove tutti noi ci incontriamo; dove tutti abbiamo un interesse comune; è l’unica cosa che tutti noi condividiamo» (Lady Bird Johnson), non vale forse la pena impegnarsi e collaborare per l’unica cosa che ad oggi ci consente di sopravvivere?
SAVE THE PLANET 2021: COM’È ANDATA?
Il 18 settembre grandi gruppi e piccoli gruppi si sono riuniti ed impegnati per il nostro bene e per quello del pianeta, vediamo com’è andata.
Chiunque poteva partecipare all’iniziativa, difatti il lavoro è stato svolto da associazioni come Sardegna BIO, Ecoclean, Vivi Flumen A.S.D. e tante altre, ma anche da singoli cittadini particolarmente coinvolti. È il caso di Vincenzo La Fortezza di Ruvo di Puglia (Bari): lui, la fidanzata e qualche amico hanno ripulito una superficie dalle dimensioni di 10×20 m; hanno raccolto 15 kg di rifiuti vari e 20 kg di bottiglie in vetro.
Come loro, sempre in Puglia, a Locorotondo, Roberta Fumarola e il suo gruppetto hanno raccolto ben 100 kg di rifiuti in un bosco di 500 mq. Gianluca Carandino a Patti, in Sicilia, ha raccolto con il suo gruppo di volontari dell’associazione S.e.a. Lovers 30 sacchi da 30 kg su una superficie di 400/500 mq; Valentina Crucil ha operato con altri 7 volontari ed ha raccolto 20 kg di rifiuti lungo la spiaggia di Cesenatico; allo stesso modo Elisa Grano a Petilia Policastro (Calabria) con 7 volontari del Rotaract Club Petilia Policastro-Valle del Tacina ha raccolto circa 300 kg di spazzatura.
Gruppi ancor più piccoli hanno ottenuto risultati altrettanto importanti: Giorgia Salvucci nelle Marche in compagnia di una sola persona ha percorso 300 m di costa ed ha raccolto 3 kg di rifiuti, di questi più di 400 elementi erano mozziconi di sigaretta. Torniamo in Sicilia dove Marco Cipolla da solo alla spiaggia di Scala dei Turchi, Porto Empedocle (AG), ha riempito un’intera busta di rifiuti. «Non ho problemi ad agire solo» ha dichiarato, «ogni tanto faccio qualche ripulita, ma mai a livello ufficiale. Ora più che mai vorrei dare un contributo». Marco ci insegna che non importa la dimensione del team, è sufficiente contribuire nel proprio piccolo per fare la differenza. A volte pensiamo che da soli non possiamo fare la differenza, in realtà il nostro intervento, per quanto apparentemente piccolo, sommato a quello di tanti altri porta ad un risultato notevole, in questo caso ben 488 kg di spazzatura in meno sul nostro pianeta!
Un importantissimo lavoro di pulizia è stato svolto anche da piccoli team di volontari raggruppati dagli ambassador Nicola Corrado di Genova, Giuseppe Cavallo di Rufina (FI), Giuseppe Malfarà di Serra San Bruno (VV), Alvise Busato di Vicenza, Stefano Solazzi Contessa che ha ripulito le sponde dei fiumi Chiese e Oglio nei comuni di Asola (MN), Casalromano (MN), Canneto s/O (MN), Acquanegra s/C (MN), Piadena (CR) e Calvatone (CR), Fabio Rosato di Alberobello (BA), Madalina-Georgiana Hirnu di Sassuolo (MO), Federico Salvini di Montesarchio (BN), Lorenzo Neri di Trento, Gianluca Terranova di Torino, Claudio Vatteroni di Marina di Carrara (MS), Felichetta Nevola di Lampedusa (AG), Anna Popova di Latina, Sara Beneventi di Reggio Emilia, Alessandro Mario Scalella di Pozzuoli (NA) e Roberta Cannavale di Vico Equense (NA). L’azione di questi piccoli ma intraprendenti gruppi di volontari ha contribuito a rimuovere quintali di spazzatura da spiagge, parchi, strade e fiumi di tutt’Italia.
Cosa ci raccontano i volontari?
Vediamo com’è andata con i gruppi più grandi. Iniziamo con Francesco Dolfi di Sardegna Bio ed Ecoclean: tra Nuoro e Bosa (OR), su una superficie totale di 12 ettari, ha raccolto 15 metri cubi di rifiuti (45 buste da 25 litri). Per l’intervento lui ed il team hanno utilizzato 2 quadricicli di piccole dimensioni e 1 camion grande dei rifiuti.
Michele Miranda in Lombardia insieme a 18 volontari ha liberato Milano da 11 kg di rifiuti misti e 5 kg di plastica. Anche un gruppo di volontari di Worldrise Onlus, sotto la guida dell’ambassador Virginia Tardella, ha contribuito a ripulire il capoluogo lombardo. di Restando in Lombardia, Rebecca Cecchetto nel Parco Pineta di Lurago Marinone, in provincia di Como, ha raccolto circa 14 kg di spazzatura. A Nibionno (LC), Giorgia Ravaglioli ha riunito un gruppo di volontari per ripulire un bosco e la pista ciclabile a esso adiacente.
A Lugo (RA), Federico Benini e 13 volontari hanno ripulito una superficie di oltre 35 000 m2, per un totale di 40 kg di rifiuti e 119 mascherine raccolte (3 mascherine ogni 100 m2!). «A Lugo abbiamo scelto di concentrarci in particolare nelle zone verdi, nei loro dintorni e all’esterno delle attività che fanno cibo da asporto, ad esempio il McDonald» dice Federico, «quest’ultimo in particolare è purtroppo contraddistinto dal fatto che i clienti prendono cibo, portano fuori e lasciano il packaging per terra.»
«Trend negativo affermato anche causa pandemia in quanto i locali sono costretti a ospitare solo all’esterno. Spesso questa situazione si verifica anche fuori da bar, dove il territorio circostante era pieno di bottiglie di vetro (10 kg raccolti solo di vetro). Tantissimi sono stati i complimenti degli abitanti in tutte le zone in cui siamo passati, a simboleggiare quanto significasse per loro il gesto che abbiamo portato». I ragazzi riferiscono di aver trovato rifiuti di ogni tipologia sparsi per la città, da pezzi di biciclette a bottiglie, a schede elettroniche, ma anche pile e batterie. A Ferrara i 17 volontari delle associazioni studentesche Link – Studenti universitari Ferrara, ADI e Out+!, raggruppati dall’ambassador Giuseppe Meli, hanno ripulito un chilometro quadro di aree verdi della città, raccogliendo 90 kg di rifiuti.
«I Monnezzari» di Parma capitanati da Gemma Adorni, insieme ai volontari di Ecoboosters di Lorenzo Camporesi, hanno rimesso a nuovo tutta l’area del centro commerciale Parma Retail (1,33 km2) per un totale di 153,5 kg di rifiuti raccolti. «Insieme ai ragazzi di “Ecoboosters” abbiamo scelto quella zona perché purtroppo, essendo usata come area di sosta dai camionisti, vi vengono abbandonati una gran quantità di rifiuti in brevissimo tempo. Abbiamo trovato una ventina di bottigliette di plastica piene di urina, sacchetti contenenti avanzi di cibo, uno pneumatico e due tende. Il raccolto più inaspettato è stato un sacco in juta contenente cloruro di calcio. Poi ovviamente sacchi e sacco di lattine, bottiglie di vetro e plastica.»
«I Monnezzari raccolgono rifiuti tutte le settimane quindi per noi il “World CleanUp Day” non rappresenta un giorno “speciale”, lo è tutte le settimane. Quello che vogliamo comunicare mediante questa attività è di lasciare da parte le lamentele, le critiche verso l’inciviltà di alcuni o l’inefficienza dell’ente che a livello locale si dovrebbe occupare di gestire i rifiuti, e dare il proprio contributo per cambiare le cose. Notare e denunciare l’abbandono di rifiuti è importantissimo, perché significa che almeno questi non vengono ignorati, ma non è solo con le parole che si risolvono questi problemi. I rifiuti non si raccolgono solo con le parole, bisogna sporcarsi le mani, rendersi disponibili in prima linea per un reale ed effettivo cambiamento, ed è questo che tutte le settimane facciamo».
Sofia Bravi di Cittadino Attivo APS da Bagnacavallo in Emilia-Romagna ci dice: «La zona della raccolta, un fossato lungo la strada provinciale, ci è stato segnalato come molto sporco da alcuni amici: inquinato in particolar modo da plastica e mozziconi di sigarette. Il problema, già sollevato a chi di competenza, è che il taglio d’erba periodico non prevede la raccolta dei rifiuti presenti…». Purtroppo non mancano i problemi a livello gestionale. Michela Maglione e Aurora Bozza da Matera (Basilicata) ci raccontano la loro esperienza: «Il comune non ci ha supportato purtroppo, abbiamo fatto quel che abbiamo potuto».
Manuel De Libero e Mirko Ludovisi da L’Aquila, dell’associazione Ju Parchetto Con Noi, hanno incontrato altri 47 volontari alle 10:30 del World CleanUp Day per eliminare tutti i rifiuti dal parco dell’ex ospedale psichiatrico Collemaggio. Insieme hanno raccolto 15 sacchi neri (capienza 25 kg) ed hanno sistemato circa 1 kmq di superficie. È stata questa la ventiduesima uscita della campagna ecologica dell’associazione Ju Parchetto con Noi, questa volta in adesione all’iniziativa nazionale di different: Save the Planet 2021. «Ancora una volta siamo intervenuti presso l’area verde dell’ex ospedale psichiatrico di Collemaggio, una zona che potenzialmente potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della nostra città ed invece vive nel degrado e nell’abbandono, con tanti rifiuti gettati a terra e assenza di secchi dell’immondizia».
Un grandissimo lavoro è stato fatto da Riccardo Moschetta e Ana Maria Dorlis Cipos di 3Place ad Andria (BT), in Puglia. Con il loro team di 185 persone hanno ripulito 350 metri di costa, riempiendo 95 sacchi di rifiuti, 85 dei quali contenevano plastica. in totale sono stati coinvolte altre 17 associazioni e gli alunni dell’Istituto Comprensivo Aristide Gabelli – Bari S.Spirito i quali riferiscono di aver raccolto circa 10.000 mozziconi di sigaretta, un numero che deve farci riflettere… «Erano due mesi che lavoravamo a questo evento, un’azione di cleanup che mettesse insieme varie realtà del territorio, spinte da un unico obiettivo: fare azione per sensibilizzare alla salvaguardia della nostra unica casa che è il Pianeta Terra. È stato bellissimo fare rete con altre realtà, conoscere altra gente, ripulire la costa dai rifiuti… ecco appunto: quanta monnezza c’era?! È triste, ogni volta che si fanno queste azioni, ritrovare in un luogo meraviglioso come quello della costa di Santo Spirito, centinaia e centinaia di pezzi di polistirolo, flaconi di plastica, pneumatici, qualche centinaio di reti di mitilicoltura, diecimila mozziconi di sigaretta (diecimila!!) e tanto altro…»
«Per non parlare dei rifiuti particolari come una busta di patatine con scadenza 1998 dal prezzo di 1000 lire, una tachipirina del 2010, un flacone di plastica del bagnoschiuma del 2014 e uno del 2010, una moneta da 2 franchi… come si può spiegare a questa gente che i rifiuti abbandonati nell’ambiente ci tornano indietro con gli interessi? Tornano indietro nella catena alimentare sino a finire nei nostri piatti! Serve un vero e proprio cambiamento culturale».
Francesco Leo da Acerno in Campania (del “Forum dei Giovani Acerno“) ci riferisce di aver riempito una trentina di buste con 50 kg di vetro, 40 kg di plastica, 90 kg di indifferenziato. A questo bisogna aggiungere dei rottami di una vecchia Fiat 124, un materasso matrimoniale, 2 pneumatici di trattore e 4 di automobile. «Eravamo 25 volontari divisi in vari gruppi, abbiamo ripulito diverse zone fuori dal centro abitato, in zone di montagna e non vi dico lo schifo che abbiamo trovato (pentole, materassi, moka, pneumatici, pentole, ferri vari ecc… ). In strada abbiamo ripulito per circa 6 km mentre in montagna una superficie di circa 200 metri quadri. Siamo consapevoli che questo è solo l’inizio e c’è ancora tanto da fare, ma siamo sulla buona strada».
A Caserta Raffaele Brillantino e altri 24 volontari hanno raccolto 110 kg di rifiuti: «Abbiamo ripulito due zone: una delle strade d’ingresso al nostro paese di residenza (Recale) e l’isolato della nostra parrocchia di appartenenza a Caserta + piazza Vanvitelli, uno dei luoghi più frequentati dai giovani. Abbiamo scelto quei luoghi per portare all’attenzione di chi ci ha visti la questione pulizia di una parte di paese che dovrebbe essere sempre libera da rifiuti. Purtroppo l’area l’abbiamo trovata peggio di come ci aspettavamo e abbiamo fatto del nostro meglio. Varie persone ci hanno fermato chiedendo info su chi fossimo e cosa stessimo facendo. Speriamo che le persone che ci hanno visto abbiano più rispetto del creato e dei loro spazi, e che, dalle prossime iniziative, possano unirsi a noi per poter pulire aree maggiori della città. I volontari principalmente erano soci dell’associazione CGS – Ubuntu e c’è stata la collaborazione anche dei ragazzi dell’Associazione Cattolica della parrocchia Sant’Antonio da Padova. La nostra associazione prevede attività socio-culturali rivolte ai giovani e abbiamo colto al volo l’iniziativa Save the Planet 2021 per attivarci e fare del bene. Il significato di “Ubuntu”, parola della lingua Bantu, è “io sono perché noi siamo” e quindi cerchiamo di fare attività che possano portare del bene alla collettività tutta e che possano anche farci crescere come cittadini del mondo, sia come singoli che come gruppo.».
Il team di Matteo Cenna ha invece operato a Carmagnola (TO) in Piemonte. Hanno contribuito 47 volontari, alcuni parte di un’associazione di persone con disabilità. Sono stati raccolti 66 sacchi (35 di materiale non recuperabile, 2 di carta, 20 di plastica e lattine, 9 di vetro), 4 copertoni (1 con cerchione), 2 computer, 2 televisori, 1 sacco di calce e cemento, 1 ventilatore, 1 sacco di apparecchi elettrici da cucina, 3 bottigliette piene di mozziconi. Rimanendo in Piemonte, i 25 volontari raggruppati dall’ambassador di Asti Matteo Grattapaglia hanno raccolto più di 140 kg di rifiuti.
Ancora una volta torniamo in Puglia, a Bisceglie, dove Valerio Bellarte e la sua squadra di 23 volontari hanno ripulito due spiagge (Salsello e Anfiteatro, per una lunghezza di 300 m circa). Riferiscono di aver raccolto 5,5 kg di plastica, 8,750 kg indifferenziata, 6 kg vetro, carta (non misurabile in quanto poca e leggera), per un totale di 20,25 kg. «Spiagge complessivamente più pulite rispetto al solito, stiamo già facendo la differenza» afferma Valerio. A Ostuni (BR) Giuseppe Camassa ha guidato 15 volontari sui colli del paese, dove hanno raccolto mezza tonnellata di rifiuti.
Restiamo in Puglia ma ci spostiamo a Mola di Bari. Qui Francesco Meduso ci racconta che il gruppo di azione era composto da 17 volontari ed ha raccolto circa 25 kg di rifiuti (circa 5000 mozziconi di sigarette), agendo su un tratto di costa di circa 7000mq. Tutti i partecipanti sono stati felici di spendersi in questa azione e pronti per altre occasioni del genere. «Il gruppo era composto da ragazzi dai 17 ai 30 anni non legati da una particolare associazione ma sicuramente uniti da quello che è l’ideale di fare qualcosa di concreto per questo pianeta. Alcuni hanno risposto positivamente al mio appello sui social, altri per passaparola di questi ultimi. Noi insieme abbiamo scelto “la spiaggia” come luogo perché, in vista della fine dell’estate, sapevamo purtroppo poteva essere un luogo che necessitava di un’azione del genere».
Sulla costa ionica del tacco d’Italia, a Taranto, i 30 volontari dell’associazione SiAmo Taranto di Francesca Boccardi hanno dimostrato che il cuore a fianco del nome della loro città stampato sulle magliette non è una mera decorazione, ma simbolo di un vero sentimento che questi cittadini provano nei confronti della propria terra. Mobili, tre bottiglie di plastica piene di cicche di sigaretta, abbastanza bottiglie di vetro da far straripare tre bidoni grandi, scarpe abbandonate, assi di legno e giochi gonfiabili da spiaggia abbandonati alla mercé del Sole e del vento compongono solo parte del “bottino” collezionato sulle meravigliose spiagge tarantine. Grazie all’intervento di questi 30 volontari, ora queste spiagge della Puglia occidentale sono degne di essere considerate un fiore all’occhiello del turismo della nostra penisola.
In Calabria, e in particolare a Corigliano – Rossano, in provincia di Cosenza, Domenica Rizzuti e un gruppo di 17 volontari dell’associazione CleanUpCoRo hanno ripulito una spiaggia dai numerosi rifiuti che la infestavano, che comprendevano un copertone, un barbecue arrugginito, ante di armadio e abbastanza oggetti più piccoli da riempire 4 buste da 25 litri di capienza.
Qualche centinaio di chilometri più a sud-ovest, a Gela, in provincia di Caltanissetta, 50 volontari dell’associazione Rete Canapa Sicilia di Francesco Turco hanno riempito 40 sacchi con una capienza di 50 litri ognuno con i rifiuti raccolti nel Parco Naturale di Montelungo. Come Francesco ha commentato: «Purtroppo la zona che abbiamo deciso di ripulire si è rivelata essere una vera e propria discarica all’aperto, per cui abbiamo avuto bisogno per forza di cose dell’aiuto del comune. Abbiamo riempito davvero un numero spropositato di sacchi fino all’orlo, ma abbiamo differenziato tutti i rifiuti e grazie al comune li abbiamo smaltiti in maniera corretta». Sempre in Sicilia Ornella Realmonte ha partecipato a Save the Planet 2021 insieme ai volontari dell’associazione Senza Fissa Dimora, con i quali ha ripulito le aree verdi comunali di Marineo (PA).
Se una sola giornata ha alleggerito il nostro pianeta di così tanti rifiuti, immaginiamo cosa saremmo in grado di fare se ogni giorno ci preoccupassimo di sgombrare personalmente o quantomeno segnalare i cumuli di spazzatura che soffocano la nostra Terra.
Chiunque voglia partecipare alle nostre iniziative è invitato a iscriversi alla nostra community cliccando qui!
Fonte
- Save the Planet 2021
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